domenica 5 aprile 2015

Tabellino Quattordicesima riunione in ostacoli, Sant'Artemio, Treviso.


I VINCITORI INVISIBILI DEI GRAN PREMI DI TREVISO: IL MARCHIO DI GIANT'S CAUSEWAY NELLA LISTED VENETA

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Nel giorno di Pasqua il Sant'Artemio ospita, credo nella sua ultima giornata di corse stagionali, i gran premi assegnati dall'UNIRE alla sua piazza.
Tre prove in ostacoli prima delle quali, visti certi nostri precedenti post (che nella fattispecie non vuol dire pali), parliamo di una corsa disputatasi sabato nella risaia di Firenze, roba che in pista pareva esserci Sampei. Vittoria abbastanza a sorpresa, in una semi-debuttanti, per un front runner dal nome poco adatto alle tempeste, ma forse anche questo è contestabile... data anche la vittoria, in apertura di riunione, del mezzosangue Buriana da Clodia. Soggetto iscritto anche nel Pr. Pisa poi non disputato e capace di infliggere dieci lunghezze alla seconda classificata, Iris Dea (che nulla ha a che fare con Mozart) della blasonata Nuova Sbarra, in pista anche un certo Spettacolo. Per la pronuncia corretta del diretto interessato, più che allo speaker del campo, rivolgersi ai CULTURE CLUB. Esito come quel premio di quella corsa dai noi pubblicata in fotografia in sede di presentazione della riunione di Milano di mercoledì scorso e di cui qui forniamo gli ultimi metri. Un premio quello che aveva a che fare con le FENICI ovvero PR. Firebird, un po' come la mamma di Big Mago il cui nome è Sweet Firebird... Il giallo-rosso Mordillo costretto alla resa nella morsa Marlyn con davanti a tutti Bob, per la giubba del Ciclone in quel di Firenze e in sella quel tale Campeis il cui anagramma diventa Sampei ma con una "C" di troppo, roba su cui concorda anche un tale Amoroso e il riferimento non va certo ai pali, e in terza un soggetto il cui allenatore ha a che fare con Best the Best, il quale a sua volta era di estrazione fumettista essendo legato ad Alan Ford e alla mamma di Bob. Antefatto un po' colorito ma comunque vincente per immegersi nell'atmosfera di Treviso, rimembrando una vecchia citazione da un film che, a suo modo, ha a che fare con Il Tempesta e pure con il preparatore di colui che si portò a casa il Firebird... "Un Marlyn o una pastinaca... Uno squalo non è sicuro!? E secondo te un Marlyn o una pastinaca ha spezzato questa lenza d'acciaio? Non venirmi a insegnare il mesterie. Una cosa questo la dimostra: dimostra che voi figli di papà non avete abbastanza modestia per ammettere quando sbagliate!"

PR. FIREBIRD, Firenze.
Terreno molto pesante.
PROSPETTIVA MARLYN su MORDILLO
e un COPPOLA in stile accoppiata TREVISAN-CESCON, anche se non primo
per gli amanti di un certo Matteo regista.
(Foto: Archivi di Famiglia)

Avevamo presentato la riunione di Treviso parlando di manuali ceki e della necessità di interpreti per comprendere certi testi. Come vedrete i soggetti provenienti dalla Rep.Ceka hanno fatto il bello e il cattivo tempo, addirittura andando a omaggiare, seppur solo per metà (un po' come la riproposizione della corsa in un certo sito di settore), un cavallo che si chiamava Furia Ceca. Entriamo subito nel vivo allora con la XII Edizione della Corsa Siepi di Treviso, condizionata sui 3500 metri in siepi.
Solo sei al via con la coppia Arjen e Rabbit Well a contendersi il ruolo del favorito, proprio come avevamo anticipato. Il secondo, allievo di Jozef Vana, è il nostro preferito in quanto, a nostro parere, più qualitativo. Avevamo sottolineato poi come fosse difficile puntare sugli altri, infatti il riscontro del totalizzatore e anche il responso della gara ci daranno ragione. Abbastanza appoggiata la scuderia D'Altemps, 4 a 1, con due soggetti riesumati dal passato, anche se Chic Anti Shock è stato un gran campione. A sette a uno Salar Fircroft, mai capace di lottare una vittoria fin qui. Addirittura 22 a 1 l'unico, a nostro avviso, da cui è possibile sperare qualcosa al di fuori dei canoni: Zeus.

Come è andata la corsa? Semplice, tutto facile per Arjen in testa fin dal via su Salar Fircroft e gli altri a inseguire. Il portacolori Magog, ennesima vittoria per Axel Ambruschitz, è stato agevolato dall'estromissione del controfavorito Rabbit Well che è partito quattrocento metri dopo gli avversari, quasi a voler emulare certi vezzi del grande Furia Ceca, lui che appunto veniva dalla Rep.Ceka mentre l'altro dalla Sicilia. Jozef Vana Jr non ha fermato il cavallo, ma ha continuato per tutto il tragitto arrivando comunque lontano dal quinto classificato che in Sicilia c'è pure lui stato.
Arjen ha così confermato quanto avevamo detto in sede di presentazione, vincendo agevolmente con un margine di sei lunghezze su Salar Fircroft giunto in lotta serrata con Wiston. Più indietro, non di molto, Zeus si è salvato in fotografia da Chic Anti Shock per una testa. Esito pertanto piuttosto deludente per un premio di questa caratura.

Eloquente, a sottolineare la prova di Rabbit Well, il commento in presa diretta dello speaker che forse non crede a certe prove mostruose: "Colpo di scena che ha cambiato le carte in tavola... insegue e salta con rabbia, lontanissimo con mezza curva di svantaggio, Rabbit Well che praticamente, a meno di una mostruosità, lascia la corsa..."

Andiamo alla terza prova. VI Steeple-Chase di Treviso, 3.500 metri per cavalli di cinque anni e oltre. Ritirato sul campo il nostro favorito, Fafintadenient, che per perdere gli avrebbero dovuto sparare, ma che evidentemente non era in ordine per prendere parte alla gara. Quote piuttosto equlibrate. La scuderia Favero favoritissima a 1,27 con tre elementi. Nel ruolo di antagonista dichiarata Albina, 4,83 al totalizzatore; ultimo cavallo del campo, ma non estremo outsider (quasi 6 a 1), il ceko Catch Life alla sua 16 corsa in carriera e fino a ora con all'attivo una sola vittoria in una pista di provincia dell'Est Europa, peraltro spesso in difficoltà nei cross.
A questo punto noi andiamo per Shame e Albina, ma attenzione a Union du Bosc.

"Rimangono cinque a lottare questo cross... steeple-chase, mi correggo" esordisce lo speaker in partenza e l'errore non è poi così fuori luogo, visto il campo degli effettivi partenti, sebbene si stia parlando di una Listed Race.
La corsa vede Union du Bosc e Sylvain Mastain ricalcare lo schema della loro ultima corsa. Buona andatura ma avversari che non permettono al binomio di isolarsi troppo in avanti, soprattutto grazie a Catch Life, primo inseguitore, e a Shame, sempre in agguato. Qualche difficoltà per Albina, un po' restia nell'impegnarsi e già costretta a sentire la frusta a traguardo lontano, con Merguib sempre ultimo.
Ottima interpretazione di Sylvain Mastain su Union du Bosc a ricreare quell'effetto elastico già posto in essere nella precedente uscita. Shame paga dazio prima ancora dell'ingresso in dirittura, mentre Pavel Kasny riesce a lanciare Catch Life all'inseugimento lungo, con Albina più indietro e Davide Columbu che spinge e manda per tutta la dirittura opposta a quella di arrivo. Arrivo testa a testa tra il leader e l'ospite ceko, con Catch Life che ha il guizzo decisivo negli ultimi dieci metri.

Commento Matteo Mancini: Listed dal basso livello tecnico, soprattutto se la si giudica, come si deve fare, in base al responso dell'ordine di arrivo. Vince un cavallo di sette anni che, prima di oggi, aveva collezionato quindici corse in carriera vincendone solo una a Svetla Hora, in uno steeple-cross ultimato solo da quattro concorrenti, di cui l'ultimo era un tale Medium. Per il resto qualche piazzamento in steeple-cross, in piste secondarie quali Slosovice e Bratislava, e mai in condizione di andare al marcatore in piazze più importanti come Pardubice o la polacca Wroclaw, per un totale di vincite inferiore ai 5.000 euro. Davvero una miseria.
Che altro dire circa la qualità di questa corsa...? Giusto fare i complimenti all'equipe del vincitore (scuderia VIKTORIE-UH, proprietaria anche di quel grigio figlio di Stormy Jail), soprattutto per aver intrapreso il lungo viaggio ed essersi presentata in pista, impegno premiato dalla soddisfazione (credo incontenibile e inattesa) di aver vinto quella che è, a tutti gli effetti, una classica da riportare in neretto negli annali e nei cataloghi delle aste. Figlio di Rainbows for Life e nipote di Giant's Causeway (un nome che ha un po' a che fare con la nostra copertina), Catch Life è il primo cavallo nato in Rep.Ceka a vincere in Italia nel 2015, così come è la prima vittoria stagionale del fantino Pavel Kasny (alla quinta uscita) e dell'allenatrice Petra Marcova, la quale è la prima donna, tra gli allenatori, a conquistare una vittoria nel settore ostacolistico. Bruciata, in questo, Ilenia Nero che tante opportunità aveva avuto per conquistare questo primato, ma il terzo posto per lei, in fondo, ripara un po' i danni, soprattutto perché ben remunerato. Albina, a differenza di Drounais mercoledì, oggi non era in condizione di vincere; Columbu l'ha ben montata, ma quelli davanti ne avevan di più, essendosi confermati sui livelli delle prestazioni precedenti (Kamikaze de Teille era il metro di raffronto). E' dunque Petra Marcova l'eroina del primo quarto di stagione (unica ad aver vinto una classica dopo il poker messo in atto da Favero), anche se tale termine sarebbe più congeniale per Ara Gold di scena poco dopo.
A proposito di grigi, buona corsa per Union du Bosc, davvero sfortunato e in eccellente forma (anche lui, a parte la vittoria di qualche settimana fa, non vinceva da oltre un anno). Male Shame, che fa addirittura peggio di Pisa. Merguib non pervenuto.

Eccoci al Pr.Amedeo Duca d'Aosta, 4.750 metri in cross-country e 28 ostacoli da affrontare. E' la corsa più lunga fin qui disputata, la più importante per i crosser. Sette al via, anche se a contare a nostro avviso sono in quattro. Favorita netta ancora una volta la scuderia Favero. Nils su tutti (vincitore dell'ultima edizione), ma attenzione anche ad Ara Gold che ha vinto premi importanti in categoria e che cerca un'importante tripletta dopo Nazioni e Tagliabue di Grosseto (completa il trio il meno qualitativo Monjoliano). Ruolo di controfavorito per il ceko Priory Bay (2.55), il sottoscritto dichiara di tenere d'occhio Star Maker che in Francia non ha fatto male e soprattutto paga 16 a 1. Qualcuno continua a scomettere su Romano e Tweety Kash, che fin qui è andata malissimo (8 a 1). Quota astronomica per Villegle. Dedichiamo alla corsa la cronaca, anche perché il video pubblicato su ippica.biz è sprovvisto di commento audio, sostituito dalla musica.

La Cronaca: Tweety Kash a ritmo blandissimo va al comando, l'accompagna fino al quarto ostacolo, la staccionata, Ara Gold che poi la sfila andando a cadenzare a ritmo più sollecito. Dietro ai due la coppia Monjoliano e Priory Bay, seguiti da Nils, quindi Star Maker e Villegle, tutti l'uno in scia all'altro.
Al siepone tra siepi, Ara Gold salta con un paio di lunghezze su Tweety Kash che ne ha altrettante sul gruppo ora capitanato da Priory Bay. Va via di buona lena ora il grigio e alla gabbia di siepi ha già scavato un discreto vantaggio che Raf Romano va a ricucire disegnando un abile traiettoria per immettersi al salto del limite di proprietà. Priory Bay sempre in terza, davanti ai due restanti fucsia, quindi Star Maker e Villegle.
Dopo le macerie e la marrana si entra nel tracciato tradizionale dello steeple chase. Perde qualcosa il battistrada, ora inseguito da Monjoliano e più all'interno da Priory Bay. E' scivolata in quarta Tweety, con a contatto gli altri tre. Fuhrmann procede a elastico, ma il gruppetto è di nuovo compatto quando si viene ad affrontare il passaggio davanti alle tribune, per il salto della riviera e della fence.
Dopo arginello e muro, si ripiega in direzione della marrana con attraversamento della pista in trotto e ingresso nel percorso cross. Ara Gold sempre davanti dopo il doppio travone, ma adesso ha Priory Bay in perfetta scia, non cambiano le posizioni di rincalzo. All'oxer ha una grave incertezza Priory Bay che rischia seriamente la caduta. Ne approfitta il battistrada che guadagna metri sul duo Monjoliano e Nils, passato in posizione di avanguardia davanti al ceko coperto anche da Villegle, seguono Tweety Kash e Star Maker sempre all'estrema attesa con Matusky in sella. Dopo la gabbia di sieponi e soprattutto dopo la buca, i tre fucsia davanti accellerano in modo evidente. Va largo Ara Gold, infilato sia da Nils che da Monjoliano che lanciano la volata lunga. Provano a resistere Tweety Kash e Priory Bay in perfetta linea con l'ex battistrada. Dopo l'attraversamento della pista del trotto e il salto del siepone sbarrato, Ara Gold ricuce lo strappo prodotto da Jozef Bartos e va in scia a Nils. Sono ancora della partita Monjoliano e Tweety Kash, mentre Priory Bay segue più guardingo, con vicino Villegle e Star Maker. Tre siepi per andare a casa con il trio fucsia a menare la danza e la sola Tweety Kash che da l'impressione di essere l'unica che potrebbe rovinare la festa Favero. Nils all'apice della curva conclusiva cambia passo e in poche falcate prende il largo dalla compagnia che resta a lottare. Ara Gold e Monjoliano saltano appaiati l'ultima siepe, col grigio che ha ancora energie cui attingere. Vicini anche Tweety Kash all'interno e Priory Bay e Villegle sullo steccato opposto con Star Maker ultimo che guadagna qualcosa nel tratto piano, ma non a sufficienza per cambiare posizione. Tripletta Favero, la quarta dall'inizio della stagione, con l'ex pisano Nils che eguaglia il record di Sol Invictus di tre vittorie in altrettante uscite. Settima vittoria per Jozef Bartos che, dopo Pisa, si aggiudica anche la classifica dei fantini dell'ippodromo Treviso, portando a 18 il numero delle sue vittorie stagionali in quaranta corse (con un vantaggio di dieci sul primo degli inseguitori, Jozef Vana Jr). Per Paolo Favero è la 30° vittoria, tante quante le pubblicazioni di questo blog da inizio anno e tante quanto il massimo voto universitario che si potrebbe dare a uno studente universitario.
Da segnalare inoltre che, grazie alla vittoria di Arjen, lo stallone Samum diviene con Khaleif e King Charlemagne quello col maggior numero di vittorie (TRE), ma da ritenere in prima posizione per effetto di tre ulteriori piazzamenti ottenuti dai suoi tre figli scesi in pista (gli altri due sono i compagni di allevamento Arcachon e Liebe Boy), Questo lo score di Samum: 11 corse, 3 figli, 3 vittorie, 3 piazzamenti.

Eccellente piazzamento all'ultima dell'ex siepista Carioca Black, terzo su undici con quota piazzata non troppo elevata per chi, come lui, era 12 a 1.


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