giovedì 9 aprile 2015

Presentazione + Tabellino quindicesima giornata corse, San Siro, Milano.


NEL GIORNO DEL GRAND NATIONAL, TRAZIONE 4X4 CONTU-FAVERO PER ACCENDERE LE LUCI A SAN SIRO... 

Articolo a cura di un gentleman rider dal colpo d'occhio da dilettante di lusso.


Quattro ostacoli nelle prime quattro corse che si terranno sabato prossimo a San Siro, poi occhi ad Aintree dove si correrà la classica delle classiche dell'ostacolismo europeo, anche se i puristi strizzeranno la bocca guardando più a Cheltenham.
Articolo brevissimo ma omaggio a un allenatore che torna a saggiare le siepi dopo anni di astinenza. Lo facciamo con la tradizione ternaria che ha contraddistinto fin qui il blog e visto che abbiam parlato di "pesci", soprattutto in riferimento alle pastinache e ai marlyn, e di soggetti particolarmente "veloci" non possiamo che introdurlo con una triade, componenti nati nel '93 e tutti presenti in archivio, che ha in Fast as Shark il primo elemento di rifermento. Si tratta di un figlio di Astronef su cui la scuderia puntava a vincere presto, ma che non ottenne i risultati sperati anche a causa della brutta abitudine a sgabbiare in ritardo e su distanze limitate. Fu venduto dopo otto corse a una coppia di proprietari e chiuse la carriera a due anni con undici corse e nessuna vittoria. Il secondo prodotto è un soggetto che fu inossidabile, al contrario di quello appena introdotto, capace di disputare quasi cento corse, vincendone una dozzina, acquistato alla ANAC per soli 9 milioni. Sto parlando di Red Reef (roba da barriera corallina visto che è fratellastro, per linea paterna, di Coral Reef), venduto a tre anni dopo 16 corse per andare in categoria gentleman rider (all'epoca con due sole vittorie all'attivo ottenute in categoria di minima). Si ritaglierà un suo spazio vincendo anche qualche discendentino e giungendo secondo in una corsa tris. A proposito di tris, chiudiamo con l'elemento di spicco di quell'annata, un soggetto acquistato a Newmarket per una cifra modestissima, appena 7.650.000 di lire, ma capace di rivelarsi un gran campione in siepi, purtroppo estremamente sfortunato. Dopo discreta, ma non eccellente, carriera in piano (una vittoria in condizionata a Pisa in sedici corse) fu acquistato dalla scuderia D'Altemps (in pista sabato con Kamikaze de Teille) e disputò tre corse in siepi riservate ai tre anni. Vinse le prime due a Merano, e che corse... Pr. Prime Siepi (29.750.000 al primo) e Pr. Tagliabue (63.750.000 al primo), infortunandosi poi alla terza in carriera, il Pr. Berlingieri quando fu fermato per frattura al sesamoide sinistro. Conservo ancora l'articolo di quella triste corsa con la foto del vincitore Skyborg, soggetto che si dimostrerà di grande spessore, ma che era reputato assai inferiore a Missionary Man che disputò la corsa da favorito nettissimo. Seconda arrivò una rappresentante della Dormello Olgiata. Ho sempre l'articolo perché Missionary Man era un soggetto che seguivo fin dal debutto.
Nell'ultima corsa di quella infausta riunione, nel Pr. Mezzola, vinse un cavallo che è conosciuto dagli appassionati dei pali (non di Siena anche se a Siena ha corso la sua ultima "regolare") e che, se non erro, non ha avuto anch'egli grande fortuna. Colpi d'occhio da gentleman rider... Ma passiamo alle corse.

Si inizia con la seconda prova stagionale sulle siepi riservata ai cavalli di tre anni. Pochi intimi al via, appena cinque di cui tre Favero. Si registra peraltro, se non vado errato, il terzo passaggio di mano in casa dell'allenatore di Sinigo (dopo Monjoliano e Imperioso) con il cambio di casacca di El Draque che passa dalla Magog al fucsia di casa (sarebbe il quarto con Racconigi che però non ha preso il via).
Mr Vittorio è la nostra scelta. L'allievo di Francesco Contu ha vinto al debutto, poi distanziato dai commissari, dopo accesa lotta con Multiplier. I due hanno inflitto un distacco agli inseguitori ragguardevole, addirittura dati come "lontani" nell'ordine di arrivo ufficiale. Tra di essi proprio El Draque (ceduto alla distanza dopo corsa di testa), che troverà sabato la monta di Jozef Bartos, e una tardiva Azamourday protagonista di un recupero prodigioso nelle ultime battute (cambio di monta anche per lei, per l'indisponibilità di Maceli sostituito da Davide Columbu).
Tutto sembrerebbe quindi lasciar presagire a una vittoria del figlio di Bushranger, ma attenzione alla debuttante Ho Yam Lay che, in un giorno da maestri, non deve esser certo esser confusa con quello, assai poco furioso, di Ku Fu agli ordini di un certo Nando. La baia dal mantello grigio/roano viene affidata a Vana Jr, che torna così a montare per Paolo Favero data l'assenza di cavalli del padre, e intraprenderà così una nuova carriera dopo alcune ottime uscite in piano. Vedremo alla fine che conti torneranno...
Ruolo da estremissimo outsider per il terzo componente del trio, il debuttante Kandhamal che arriva da un allevamento importante (Rosati Colarieti) ma che in sei corse in piano non ha racimolato neppure un piazzamento. Mastain in sella.

Pronostico Mancho: Mr Vittorio, Ho Yam Lay.

Discendente di basso profilo la seconda prova, riservata agli steepler di cinque anni e oltre, il Pr. Castellazzo sulla distanza dei 3.600 metri. Sei concorrenti dietro ai nastri di partenza col ruolo di favorito del campo, seppur tutt'altro che netto, riservato a Opaleo. La corsa si presenta infatti dall'esito assai incerto. Il citato Opaleo, rispetto alle precedenti uscite, risulta sfavorito nel confronto col peso col compagno di allenamento Kamikaze de Teille, il quale a sua volta non si è dimostrato a grande agio con la pista peraltro in categoria ancor più bassa di questa. Paolo Favero mescola le carte spostando Bartos su Opaleo e dirottando Pastuszka sul Kamikaze. E' trattato alla grandissima al peso King Hawk, il quale dopo aver ripreso confidenza con i salti può qui ambire alla vittoria. Eros Ostanel lo affida, assai curiosamente, a un gentleman globe trotter (conosciuto in una mezza dozzina di nazioni, tra cui la Francia, la Svezia, la Rep.Ceka, la Germania e la Svizzera) che ha montato una sola corsa in Italia, per giunta in piano, nel novembre del 2012: Christopher Roberts. Si tratta del settimo gentleman a confrontarsi con i fantini per un totale di trentuno elementi in classifica, una graduatoria molto internazionale per i nomi che ne sono interessati. Il cavallo non vince da quasi tre anni, ma la categoria in questione non è eccellente e probabilmente non ci sarà neppure grande ritmo, viste anche certe prove del potenziale front runner Katchaba. Il ceko è apparso in grande difficoltà alla lunga distanza nel primo approccio con San Siro e non sfoggia grande forma (maluccio pure a Treviso), motivo per cui lo reputiamo un outsider.
Non è battuto sulla carta neppure Inoogoo, deludente non poco nelle due prove italiane di Treviso, ma su prestazioni lusinghiere in Inghilterra tra cui una caduta (insieme a Chat Room montato dal golden jockey Tony McCoy, uno che a Merano sognano di vedere in pista), alla sua ultima uscita in madre patria, proprio a Aintree (senza biglietto da visita, come si suol dire). Quel giorno, compleanno di un certo William Butler Yeats (ricordate l'assonanza Rum Dum-Red Rum) personaggio qua più volte ricordato e conosciuto un po' in Irlanda (tra l'altro qualcuno, a Tirrenia, proprio quel giorno saltò un becher's brook volando giù dal terrazzo e nascondendosi sotto la siepe di casa, per fortuna senza conseguenze), vinse un certo Surf and Turf che ai frequentatori di San Rossore non potrà certo che riportare alla mente un certo Surf 'n Turf che partecipò a una batteria di qualifica, in siepi, con una portacolori della Razza Dormello Olgiata senza però mai correre in Italia, siamo agli albori ai tempi del trio Gabbrielli. Si trattava infatti di un soggetto di proprietà austriaca. Orbene, vista la categoria si potrebbe tentare un'accoppiata da altissima quota, per appassionati artistici, con King Hawk. Lo monta per la prima volta Sylvain Mastain, pericolosissimo anche per il basso peso (piuttosto poco condivisibile), e avrà l'onore di montare un soggetto su cui son saliti fior fiori di fantini tra cui James Reveley (vincitore del primo Merano a cui assistetti dal vivo con Chercheur d'Or) e soprattutto il "bimbo" Ryan Mania che vinse, al suo debutto assoluto nella classica, il Grand National con un cavallo a 66 a 1 chiamato Auroras Encore (due anni orsono) al punto da far gridare allo speaker del campo la fatidica frase: "Auroras Encore, shockin' the national". Un infortunio ne ha poi determinato la fine carriera, ma quel giorno persino la sua allenatrice sembrava non crederci, rapita da un'estasi di commozione, felicità e smarrimento: roba da ubriacati...infatti l'anno dopo al primo un soggetto dal nome riecheggiante un vino francese di una certa qualità...
Chiude il campo con gran quota, ma possibilità anche per lui di piazzamento, Smart Casual del duo Saggiomo-Romano. Cinque anni ancora maiden dopo trenta corse, tra Italia e Francia, al debutto sugli ostacoli alti. Difficile da giocare, ma la linea offerta da Well Dressed che ha battuto in siepi, unitamente al peso di minima (riceve nove chili da Opaleo), potrebbe invogliare alla scommessa.
Corsa dunque all'insegna dell'equilibrio dove nessuno parte battuto e che si presta a potenziali sorprese da alta quota.

Pronostico Mancho: Inoogoo, King Hawk (andrò fuori dal seminato ma il primo se non si piazza.

.UNA FOTO PIU' UNICA CHE RARA...
SURF 'N TURF nell'unica apparizione italiana, 
batteria di qualifica in siepi a SAN ROSSORE, primi anni '90.
Dietro la leggenda DORMELLO OLGIATA.
(Foto Matteo Mancini).

Dall'azzurrino di Surf 'n Turf si arriva al Celeste Citterio, 3600 metri in siepi per cinque anni e oltre con i BIG in campo. Duello, sulla carta, Frolon vs Signor Tiziano che ripropone l'ormai storico confronto Favero vs Contu.
Frolon è rientrato bene, ma giudicato un po' ozioso dal suo entourage. Si è piazzato in seconda posizione proprio a Milano, vicinissimo al vincitore Kazoo, uno che a Merano ha castigato Signor Tiziano con un margine di cinque abbondante. Il cavallo di Contu è alla terza prova a Milano, è reduce da un'ottima riunione in quel di Pisa (dove è cresciuto enormemente rispetto alle prove estive) "macchiata" dall'opaca prestazione nel Gr.1, verosimilmente riconducibile a un acciacchetto fisico imprevisto. Ritorna qua su buoni livelli (Columbu a sostituire Maceli), ma la sensazione è che il portacolori di Favero sia dotato di maggiore classe.

Cercherà di inserirsi tra i due il cinque anni Morning Star, al debutto in siepi e rientrato in modo blando a Milano in una condizionata da 6.800 euro vinta da Pentagono. Figlio di Silvano, è un cavallo proveniente dalla Francia vincitore soprattutto in Germania in buona compagnia. Si tratta del quinto soggetto mandato in pista dal duo Taber-Aichner, che evidentemente ambiscono a formare la terza forza dell'ostacolismo in Italia dopo Favero e Vana sr. L'ex proprietario del mito del cross italiano di inizio nuovo secolo (Fatal Mac, unico ad aver preso parte a una delle massime competizioni di rilievo internazionale all'estero: il Velka di Pardubice ovvero il Grand National della Rep. Ceka), ha fatto importanti investimenti e sta prendendo parte a diverse corse preparatorie per le classiche di fine primavera. In sella il fantino di scuderia Emmanuel Reinhardt, uno che, dai debutti con Decybel II a Grosseto, ha fatto un certo balzo in avanti e ha l'occasione di crescere con questa "nuova" scuderia nata da una costola di Paolo Favero.

Su un altro piano gli altri tre. Principe del Mare avrebbe la classe dalla sua, ma è rientrato dopo un anno in perfetta tranquillità. Cercherà di venire avanti un altro po' in attesa della corsa giusta, qua la compagnia, per vincere, non è della più semplice. Sale di livello Taquari, bene a Treviso ma qua in categoria, a mio avviso, per lui proibitiva. Estremissimo outsider Red Pilgrim, mai in corsa al debutto nel Corona Ferrea.

Pronostico Mancho: Frolon, Signor Tiziano, Morning Star.

Si chiude la giornata con la prova forse più interessante del programma. Pr. Pirelli, 3.600 metri per quattro anni in siepi. Bella corsa che passa da tre linee ben distinte. Da una parte abbiamo la linea dei Gran Premi di Pisa (a mio avviso la più attendibile), dall'altra quella del Corona Ferrea (a mio avviso la meno attendibile) e infine quella delle nuove proposte.
Favorito numero uno del campo è "l'alto maestro" High Master, vincitore a Pisa del Criterium d'Inverno (Gr.2) sul compagno di colori Solar Focus, anch'egli presente. Dopo il debutto in steeple a Treviso, prova di allenamento per High Master ma utile per misurarne il valore con la quarta linea, ovvero quella dei gran premi dei tre anni estivi (rappresentata dall'eccelso Imperioso a cui concedeva cinque chili), il portacolori di Paolo Favero torna a misurarsi in siepi concedendo sempre chili agli avversari (dai due ai quattro). E' proprio Solar Focus il più pericoloso avversario, sempre per Favero. Quest'ultimo ha già corso a Milano vincendo alla grande contro un arrembante e piuttosto sorprendente Grand Link (anche lui della partita). Tra i due di scuderia, Jozef Bartos preferisce il primo, mentre su Solar Focus torna Jozef Vana jr. Andiamo anche noi, pur per simpatia visto che gli abbiamo dedicato una scheda, per High Master, anche se il peso sembrerebbe favorire l'avversario (High Master però a Treviso è andato più forte di quanto sembrerebbe).

Grand Link guadagna due chili su Solar Focus, ma a nostro avviso sono ancora pochi per poter ambire alla vittoria. Certo è che, sulla carta, è il rivale più pericoloso per la coppia Favero, perché l'ultima volta è andato molto forte. Avrà anche lui Columbu in sella al posto di Maceli.

Tra i restanti sei grande curiosità per Cabrera Noire, sesto soggetto mandato in pista dal duo Taber-Aichner, che arriva dalla Francia dove ha già corso in siepi.  E' su una linea sconosciuta, piuttosto valida in piano in reclamare (è la categoria da cui arriva anche Vert Azur che poi ha fatto il Pr. Pisa senza sfigurare), discreta al debutto in siepi (seconda a Cagnes sur Mer) e poi non confermata in altre tre uscite in livello medio alto. Possiamo provare a subirla, poiché la sensazione è che la prova di debutto in Francia non sia troppo attendibile (girandola di cadute  e un vincitore che ha seminato gli avversari per la pista, vincendo per dispersione), è comunque un oggetto misterioso.

Unique et Rare è l'altro soggetto che potrebbe scompigliare le carte, essendo al debutto in siepi. Lo presenta Gian Luca Verricelli che torna agli ostacoli dopo lunga pausa (a parte la fulminea parentesi Magnasco). Gli abbiamo già dedicato un omaggio, a lui che era il fantino di punta del padre Gianfranco, allenatore che non disdegnava nel mandare qualche suo allievo a saltare e con pregevoli risultati come quel Missionary Man di cui abbiamo parlato in apertura e che è stato, a tutti gli effetti, un potenziale campione mancato solo per sfortuna.
Per Gian Luca Verricelli è l'undicesima uscita in siepi, dopo il debutto con Salar Jamal nel 2009, ed è ancora maiden peraltro con risultati tutt'altro che esaltanti in questa categoria. Il proprietario del cavallo, Pietro Di Nola, è alla prima nella disciplina, dopo quasi dieci anni di carriera, con debutto dei colori, un po' profetico, in quel di Merano. Dunque già per questo vanno all'allenatore gli auguri e i complimenti della redazione, tra l'altro anche perché vedremo cosa combinerà Davide Satalia il quale, dopo Andrea Doria, trova una seconda monta nella stagione.
Un accenno però anche al cavallo, poiché si tratta di un soggetto con una discendenza non di secondo piano (si potrebbe forse definire da prime siepi? la domanda non può che aver responso positivo). E' infatti il fratellastro per linea materna, visto che avevamo citato Vert Azur, di un vincitore del Pr.Pisa, proprio quello ricordato da Giuseppe Moscuzza in occasione del video che lodava il duo Master e Gabbrielli, con quel primo piano su Air Crew della Razza dell'Olmo, vincitore appunto della 120° edizione del Pisa, ma anche del 102° Criterium Labronico (L), Rumon (L), Criterium di Pisa (L), nonché piazzato in altre classiche quale il Pr. Primi Passi (Gr.3), Parioli (Gr.3), De Montel (L) e Partenopeo (L). Dunque un fratellastro illustre, visto che Unique et Rare e Air Crew sono legati dal più forte dei legami di parentela, anche se il fratello pieno di Air Crew era Air of Peace poi finito nelle mani di Romano dopo deludente carriera milanese, anche se non si sta parlando di Raffaele bensì di chi ha mandato in pista come ultimo cavallo Autre Magie, soggetto che richiama il secondo piazzato nel Derby di Roma dello scorso anno, classica per eccellenza in cui Air Crew chiuse settimo. Al di là della discendenza, Unique et Rare si è dimostrato un soggetto abbastanza costante in piano, certo non è un campione come il fratellastro però ha vinto ed è in discreta forma. Potrebbe essere la sorpresa della corsa, con un Satalia che immaginiamo agguerrito e in vena di ripetere certi successi avuti in piano elogiati da Moscuzza stesso, vedremo... Del resto, nella corsa dell"alto maestro" non potrà certo sfigurare chi ha in Maestrodivita un suo allievo prediletto, uno che  ha a che fare con Imperioso e anche col vincitore del Corona Ferrea di quest'anno!

Ed eccoci alla seconda linea.... Ci riprova Thibodeau di Michelino Bebbu, alla seconda in ostacoli in tutta la carriera, e fa bene perché nel Corona Ferrea è stato sfortunato (caduto quando stava entrando in lotta per una piazza). C'è anche Swanwick Shore, altro fratellastro illustre, che ha però deluso al debutto e che viene affidato a Dominik Pastuszka e ceduto dalla Magog a Paolo Favero (quarto cambio di colori), col "rianimatore" Sylvain Mastain che andrà su Sir Rosco (anche questo deludente nel Corona). Completa il campo Mont Fort alla prima con i nuovi colori di Eros Ostanel, dopo i trascorsi Siba. Anche per quest'ultimo l'impegno è arduo, visto il responso del confronto diretto con Solar Focus e Grand Link.

Pronostico Mancho: High Master, Solar Focus, Grand Link.

Sorpresa: Unique et Rare.

PRIMA ANCORA DEL KAMIKAZE E UN PO' DOPO GLI IRISH RING...
Articolo con a sinistra un entourage vittorioso, probabilmente, 
per l'incredibile infortunio patito dal favorito netto della corsa e
che sarebbe stato verosimilmente in questo articolo
MISSIONARY MAN.
Edizione più UNICA ke RARA.
(Dagli archivi Mancho, pagina Trotto 'n Sportman)

46 commenti:

  1. Caro Matteo leggendo il tuo articolo ricco di notizie tanto che fai rivivere le gare anche per chi non era all'ippodromo o in sala corse, come al solito contornato da notizie "d'epoca" hai fatto un riferimento ad uno dei più bravi fantini in ostacoli che risponde al nome di Orlando Pacifici, io ricordo quei tempi dove gareggiavano anche altri bravissimi come Alessandro Mattei, Coccia, Morazzoni, i fratelli Santoni (un po' birichini) Oppo, Colleo, Alberelli ecc. ma come non citare Gladio Romano Cirini oggi bravo allenatore....

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  2. Beh, il COCCIA aveva la giubba a strisce verticali giallo-blu, lo ricordo vagamente ma quando iniziai a seguire le corse lui c'era ancora. Ricordo che avevo disegnato anche un cavallino con i colori di quella giubba, mi sfugge il nome del soggetto ma se lo vedo lo ricordo.

    PACIFICI è citato nell'articolo del tabellino e vedrai che è nominato "GRANDE MAESTRO". E' un fantino che in Italia viene ancora copiato.

    Mattei siamo ancora più indietro, lo conosco dagli albi d'oro e da qualche articolo, ma sui libri non si trova, perché i libri non ci sono.

    Morazzoni storico allenatore dell'ALLEGRIA più volte citata sul forum di chorse, dal sottoscritto, specie con chi diceva che l'Allegria in fondo non aveva grandi campioni... Ne cito qua tre dalla genealogia da TOP OF THE TOP: Lord MADONNA (ex Lady M e gran cavallo sia in piano che in siepi), JUNGLE DANCER e AMAZING FEAT (questo sfortunato sui salti, ma era una belva).

    COLLEO alla mia epoca faceva già l'allenatore aveva il blocco Andy Capp che ricordo bene anche in piano con un cavallo che ho seguito fin dal debutto e, ancor prima dalle aste ANAC: CORAL REEF, credo di aver almeno sei o sette ritagli di giornale che lo riguardano ed esultai non poco quando chiuse terzo il DERBY di ROMA con LATORRE.

    Santoni ricordo il fantino che è citato nell'articolo successivo a questo e che puoi trovare citato in un'intervista di Vizzardelli.

    ALBERELLI vinse il merano con un cavallo pazzo GUIDSUM, che aveva una caratteristica: mai poggiargli le mani sul collo, perché si vai in terra...

    GLADIO ROMANO CIRINI è un mio mito di infanzia... Mi dispiace di non avere una foto di OPTIONAL che seguivo in ogni corsa senza averne la scheda perché aveva debuttato troppo presto (per me).

    Insomma, dai... non sono poi impreparato... cmq qua nei ricordi mancano MERCURI, SAGGIOMO, BASEGGIO, VENDITTI, e poi i più moderni Cadeddu, i Moretti (uno faceva anche i pali e combinà un pezzo a Roma che sembrava Defoe di Platoon in mezzo alla pista), Carletto Mirandola (il più geniale), non cito i JACK perché sono già nell'articolo e bada... ci sono tutti e due!

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    1. e il fantino d'ostacoli francese LE CLERCH con la moglie bona

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    2. Me lo ricordo, LE CLEAC'H. la moglie non la conosco, mai vista. Fece anche l'allenatore in piano.

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    3. esatto , ormai ex moglie

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  3. Non va poi dimenticato ANTONIO CECIARELLI, fantino storico della CIEFFEDI e del Brogi, in ostacoli. A Roma infatti gli avevano dedicato un importante premio.

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  4. A parlarti di fantini in ostacoli...ti ho stimolato in modo impressionante...ciao! robycecc

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    1. anche tu sei de l'ippica de l'ostacoli ?

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    2. Io sono un semplice appassionato che vedeva le corse in ostacoli in casa del 1991 con un'antenna che intercettava il segnale della vicina agenzia ippica.

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    3. a le corse a Milano ,Torino , Merano non ci andavi ?

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    4. e alle corse a COSMA E DAMIANO, ANGUILLARA E CAPALBIO, lei non ci andava?

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    5. no,sono del nord . a Capalbio una volta per vedere una mia amica chi montava .

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    6. di sicuro non era uno stallone...

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  5. il passaggio a Fantoni è conseguenziale... noto grigio poi passato a Vincis allevamento, mi pare, RAZZA DORMELLO OLGIATA, ora in mano a DISCEPOLO... Giurista81 da Pc non di casa... :D

    Naturalmente siepista pure lui...

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    1. chi e allenatore de la Dormello ormai ?

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    2. Basta cercare... ne hanno tre ufficiali

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    3. Abbia pazienza, mi ero scordato della Nero... volevo dire quattro ufficiali.

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    4. dai, hanno 4 allenatori ?

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    5. In realtà sono cinque... perché c'è pure la FRANCESCA SEPE, di cui ricordo una vittoria "occulta" in una siepi di Pisa con un tale Inferno che vinse ma non gli fu attribuito il premio perché erano suonate la sirene dei commissari per un cavallo in contromano...

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    6. Se non ricordo male, quell'Inferno, aveva in sella CARLO...

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    7. anche lui lavorava a Bolgheri

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    8. era con l'allenatrice

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    9. Discepolo e quello che era a Milano prima ?

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    10. è anche lui a Bolgheri, da quel che so

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    11. si lui c'e,speriamo che non ci sia ancora l'ex fantino francese

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  6. Con il massimo rispetto per l'amico Orlando, per me il migliore resta Tonino Colleo. Mi piacerebbe trovare articolo su Principe Paolo il Principe di Maia montato da Colleo

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    1. due modi di montare differenti , entrambi grandi fantini

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    2. hai mai chiesto a Cadeddu o anche a Klaudia? Io da ragazzina frequentavo Maia assieme alla mia amica del cuore Klaudia Freitag (oggi allenatrice) e abbiamo fatto le migliori esperienze proprio da Tonino ...anche per me the best... magari qualche articolo ce l'hanno

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  8. Beh, ha provato sul volume dei 100 anni di Maia...? Chi meglio di loro in quel libro per parlare di un gigante del settore? Io ho dato un'occhiata ma mi pare di non averlo visto, purtroppo (o per mia fortuna, in parte) non ho vissuto l'era di questo PRINCIPE PAOLO... Colleo me lo ricordo bene come allenatore, mi pare anche dell'ANDY CAPP

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  9. a Merano , San siro , Torino , non ci andavi mai a vedere le corse ?

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    1. A Merano ho assistito a tre meeting del Gran Premio, per un totale di quattro giornate di corse. Ho rifiutato di andare agli ultimi due perché non mi è piaciuto l'epilogo, a livello gestionale, del 2015. A Milano sono andato numerose volte alle Aste ANAC, da ragazzino, sia Selezionata che la Qualificata e la Generale. A Torino dovevo andare quando debuttò, con i colori che vede nella foto al Caprilli che è posta a inizio blog, un ex Al Maktoum che corse da puledro, preferito al betting contro GENEROUS in un Gruppo 3 ad Ascot. Siccome però all'epoca andavo ancora a scuola restai a casa... Era un cavallo di casa, quello.

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    2. dunque conosci quasi tutti fantini di quelle epoca

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    3. Vedo che i suoi interventi concidono per minutaggio con quelli di tale paolo, dunque siete la stessa persona...

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    4. si,pensavo che non si potessi scrivere più risposte con lo stesso nick

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  10. Sono stato ripetute volte in pista a Pisa e Livorno e, quando correvano i cavalli di casa, a Firenze e Grosseto. Piste in cui abbiamo centrato vittorie. Sono stato una volta anche alle Capannelle, sempre al seguito di un cavallo di casa.

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  11. A Livorno, un nostro puledro ottenne il terzo posto nel CRITERIUM LABRONICO, Listed Race, nei primi anni ottanta. Si parla di secoli fa.

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  13. Abbiamo avuto cavalli in pista oltre nel Criterium, anche nella Coppa del Mare e nel Premio Pisa, senza piazzamenti di rilievo. Oltre che nel Ponticelli a Grosseto.

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    1. dunque eri anche proprietario

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    2. che nome aveva la vostra scuderia ?

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    3. I colori erano di soci, di volta in volta differenti, altre volte erano i colori degli allenatori...

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    4. Ciao puoi togliere i miei posti per favore grazie

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