martedì 10 marzo 2015

Iscritti + Presentazione della NONA GIORNATA DI CORSE IN OSTACOLI, S.Artemio, Treviso.

ISCRITTI DAL S.ARTEMIO, PARADISO DEI GENTLEMAN E DELLE AMAZZONI, NONCHE' DEGLI OSTACOLISTI... Riunione del 14 marzo 2015.

A cura di Matteo Mancini

Una tripla di possibili protagonisti delle piane della riunione di sabato prossimo.
In primo piano il quasi Fidio BROCKTON;
Nel mezzo il "cinematografico" TROPPO FORTE;
Chiusura per gli amanti dei portieri calcistici con ABBIATI.
(Foto Matteo Mancini). 

Usciti gli iscritti di sabato prossimo al S. Artemio. Sei prove di cui tre in ostacoli e tre in piano per G.R. e Amazzoni. Due notizie prima facie: il cross rimane ancora una volta aperto ai fantini (quindi i GR resteranno, verosimilmente, al palo, quanto meno sui cavalli di punta); si registra poi la prima corsa aperta ai quattro anni e oltre, con le nuove "leve" che potranno così confrontarsi con gli anziani proprio sul percorso cross. Andiamo a vedere corse e iscritti principali.

Pr. ISTITUTO DEL NASTRO, 3.500 metri Steeple, per cinque anni e oltre. Presenza di nomi di rilievo tra le 49 adesioni iniziali. Su tutti CORNET OBOLENSKY, quarto del G.P.Merano e clamoroso secondo a Pisa con un tratto piano finale stile Tornado, ancora una volta contrapposto a DARAKTI. C'è anche, per la prima volta nel 2015, il secondo del G.P. Merano: FROLON. Figurano poi altri protagonisti della riunione estiva di Merano come SHAME (male a Pisa, ma in progresso), ALBINA, ALCYDON FAN e poi i crosser di qualità ST.PETERSBOURG, NILS e ARA GOLD. Curiosità per i rientranti di prestigio WAN (vincitore del Nazioni), TRIANGLE D'OR e TAXE COMPRISE, mai scesi in pista  nel 2014 ma con un curriculum alle spalle abbastanza prestigioso. Quindi i collaudati SALAR FIRCROFT, ARJEN, GIANT HAWK e MISSED APPROACH. Non mancano poi gli ospiti stranieri rappresentati da soggetti, più o meno misteriosi come STAR MAKER e TWIST DANCER. Bella rosa di iscritti per una corsa che potrebbe  riservare un interessantissimo campo partenti.

PR. TREVISO, reclamare (a 11 o 10 mila euro) sui 3.000 metri in siepi, per cinque anni e oltre. Qualità inferiore, ma non per questo meno interessante. Sono 47 i pretendenti alla vittoria. Tra i nomi, con sorpresa, leggiamo TULLIO OSTILLIO e ARJEN, che viste la prove di sabato scorso difficilmente saranno dichiarati partenti. Curioso, ma non più di tanto, vedere come cavalli piazzati in GR.1 poco più di un mese fa siano presenti in prove a reclamare (quando lo dissi nel precorsa del Gr.1 sembrava avessi detto una bestemmia). Figura poi ALBINA, che però credo tenterà la carriera sugli ostacoli alti e che se dovesse esser dichiarata partente qua avrebbe ruolo da favorita, poi BIG MAGO, vincitore a Pisa alla grande davanti a DROUNAIS (quarto in Gr.1) anch'esso iscritto, tra gli altri ACHEN, un tale INSUZU (che probabilmente è ISUZU scritto con refuso), SILENT FOOTSTEPS (che ha battuto in autunno il secondo del G.P. Merano), DEPECHE CODE, MISSED APPROACH, KAMIKAZE DE TEILLE e altri con alcuni ospiti stranieri quali PROUD BORIS, e gli sconosciuti PERGOTUZ, NOBLE THOUGHT e il Silver Cross figlio di Sampdoria LE DOMAINE.

Da Sampdoria si passa al premio di una località perfettamente in linea col compagno di squadra di quel portiere, riserva di Mancini, ricordato in occasione della presentazione della prima riunione corse di Treviso. Dunque da BRUNNER a BRESSAN, col PR. MONTEBELLUNA, sempre in Cross Country, condizionata sui 3000 metri per quattro anni e oltre. 45 iscritti. Ricompaiono il grigio DOUX AMER di Bonacina e REGAIN MADRIK (la femmina, secondo alcuni commentatori di Merano, dalla coda grigia), quindi ALBINA e SHAME (che potrebbero tentare la preparazione al Duca d'Aosta, visto che sono stati presentati ripetutamente tra gli iscritti in cross), LIEBE BOY (bene in piano dove forse farebbe meglio a insistere), quindi i rodati PRIORY BAY, MISSED APPROACH, UVEA (probabile partente), UNION DU BOSC, GIANT HAWK, TWEETY KASH e ARCACHON, probabile destinato a una nuova carriera diversa dalle siepi. C'è anche il più qualitativo, per la specialità, ST. PETERSBOURG (altro probabile partente e candidato al Duca d'Aosta), quindi i rientranti SIR TALI (mai sceso in pista nel 2014, ma positivo in siepi nell'anno precedente) e l'eventuale debuttante in ostacoli ZAVAL. Tra i quattro anni figura l'ex Saggiomo SOPRAN SLAKER, che in questa disciplina potrebbe dire la sua.

Completano il programma tre prove per i GR e Amaz in piano su distanze comprese tra i 1650 metri e i 2.200 metri. La prima è una discreta, per la categoria, condizionata sui 2350 metri (PR.BUORO PEGORARO) dove figurano soggetti in forma (ERIC THE FIGHTER, LIU GIN, RONCALLI, ABBIATI, DROP THE GUN, CIANO, FRANTIC STORM, BRIETTA e i vincitori di sabato ITASIP e GLENRUN) e dove Eros Ostanel, come già nella prima giornata, iscrive mezzo campionario tra cui anche LITTLE BRUV (ottima a Pisa in siepi). C'è anche il Favero LORD OF THE NILE accompagnato dai siepisti SIZE e SIR ROSCO, quindi VILLEGLE, SMART CASUAL, VALDIVEZZE, SWANWICK SHORE, IL BANCHIERE, CARIOCA BLACK, MIOSOLE e a chiudere BROCKTON per un totale di 71 iscritti.

Nomi ricorrenti, a quelli indicati, nel PR. VILLORBA, ma distanza ridotta a 1.650 metri a reclamare. Tra i nomi diversi figura il positivo ALFONO, il velocista della Bordone AGENTE HUNT (mai apparso in GR e Amaz), il discreto terzo di sabato BAKELOR, l'oggetto misterioso verosimilmente estero CAPITAN AMERICA accompagnato da un altro non identificato come HERCULANU (il cui nome mi fa venire in mente un vecchio stallone zona Pompei) e dal mai apparso in Italia HAWK OF THE STARS. Tra gli altri il Foresio CIMA LONGCHAMP (buono stato di forma), ex gentleman ricordato in ordine all'avventura in cross di Steep Reef ma interprete altresì di R.J.'S Fighter nella seconda e ultima apparizione in quel di Treviso da parte del mercuriano. Ancora ZIKIPAKJ, FIRE OF DEBORA e TROPPO FORTE (altro soggetto che potrebbe essere protagonista) a formare una rosa di 84 elementi, la più numerosa tra le sei prove in programma.

Completa il campo degli iscritti il PR. PONZANO, handicap di minima ad invito sui 2.000 metri che prevede, più o meno, gli stessi soggetti indicati con qualche piccola variazione soprattutto sotto il profilo numerico (solo 59 iscritti). Tra i non ancora menzionati leggo ALOE, EANAS BAY, FAIRY GOLDEN e pochi altri.

In definitiva un programmino che potrebbe riservare un bel campo partenti. Aspettiamo giovedì/venerdì per la presentazione delle corse e chiudiamo con un personaggio da fumetti, visti i soggetti misteriosi del VILLORBA.

Dalla nazione di provenienza di R.J.'S FIGHTER e di FITAHL.
(Da internet, ma senza Math).

PRESENTAZIONE SECONDA GIORNATA CORSE DI TREVISO, LA NONA ITALIANA IN OSTACOLI.

A cura di Matteo Mancini.

Prima di passare alla presentazione corse, stamattina la dichiarazione dei partenti, tengo a precisare alcuni aspetti legati al resoconto della scorsa settimana. In particolare voglio soffermarmi su L'Ame du Desert, cavallo che, nell'ordine di arrivo pubblicato nel dopo corsa della siepi riservata ai cavalli di cinque anni e oltre (vittoria di Arjen su Tullio Ostillio), era stato dato come ritirato (ha invece fermato, dunque un ritiro di stampo motoristico). Mi piace qua soffermarmi sulla genealogia di questo soggetto semisconosciuto, proveniente dalla Ungheria (proprietà Grey Racing), allenato da Ivan Katrinec (su ippica.biz risulta altro allenatore ceko). Non a caso avevamo parlato dell'ultimo vincitore della Gran Corsa Siepi di Roma, cioè Cross Fade, rappresentato al Sant'Artemio da un fratello al debutto in Italia (Swanwick Shore, della Magog). Ebbene al Sant'Artemio si è consumato un altro grande omaggio alle classiche delle Capannelle. L'Ame du Desert, come avevamo indicato, è un figlio di GIANNA NANNINI, non quella che cantava Meravigliosa Creatura ("Torbido e Tempesta io cavalcherò") bensì la madre, salvo omonomie, di un ostacolista di grande talento legato ai thrilling e anche ai campioni del calcio: Rivaldo. Forse non tutti ricorderanno le sorti di questo castrone baio nato da Bateau Rouge (non l'omonimo che correva a Roma in siepi con grandi risultati e che chiuse la carriera nella 39' Edizione della Gran Corsa Siepi di Merano, ma altro soggetto), ma sono davvero singolari tanto da meritare di esser citate in un volume di aneddotica ippica. Ricordo un suo rientro in quel di Pisa, quota superiore ai 30 al totalizzatore nonostante il campo ridotto dei partenti. Fu presentato sotto altro nome, un nome di fantasia così come la genealogia ufficiale dichiarata ("Origine sconosciuta"), caso piuttosto singolare per l'epoca (era appena il 2004). Manco si fosse in un palio di Siena. Ricordo che si disse che si trattava di un soggetto scorto in alcune prove cross-country, categoria F.I.S.E. e dunque nei concorsi ippici e che, essendo un purosangue, Luca Aliprandi aveva deciso di provare anche in pista. Una bella favola, anche perché dopo due rientri incolore a Merano, questo soggetto di sei anni intraprese la carriera in steeple proprio a Pisa, piazzandosi alle spalle del Sagal Plinsky (che poi morì in pista a Milano), col mitico Carlo Mirandola in sella (uno che ne sapeva sempre una più del diavolo), fino a vincere, quattro mesi dopo, il XXVII ST.CHASE DELLE CAPANNELLE, davanti al c.d. "Grande Re", Grand Roi. Incredibile... Impresa da leggenda... Favola... No, semplicemente era un altro cavallo, appunto Rivaldo, che per un accordo preso col vecchio proprietario, se non ricordo male, non avrebbe più dovuto correre. La verità venne a galla, solo che ormai andava così bene che... continuò a macinare successi ritornando al suo vecchio nome. Quello con cui corse queste sette prove, facendo sognare giornalisti e spettatori dalla vena romantica, fu Grufoso.  Ma siamo proprio sicuri che la Gianna Nannini in questione sia proprio la stessa...? Bella domanda... da Fotoromanza.
Passiamo ora al campo partenti del 14 marzo, prima però, essendo stata la scorsa pubblicazione di presentazione corse da me presentata in occasione del compleanno di un calciatore storico del Treviso Calcio ed essendosi tenuta la prima giornata di corse in occasione del dì da tutti ricordato, oltre per esser stato il 19° anniversario dell'ultima corsa del "Tempesta" (con in sella il gentleman Bruno Forotti), come il famoso giorno della marcia di Martin L. King in Alabama, è d'obbligo passare da un pallone d'oro (Rivaldo, ex Barcellona) a un altro premio di carattere internazionale concesso, per il fair play, dalla FIFA a Treviso (Presidente di allora Barce') e al suo calciatore Omolade, per la pittoresca iniziativa che vedete qui sotto immortalata in foto, un momento entrato nella storia della città e del calcio internazionale. Grande gesto e giusto tributo che, con piacere, mi sento di ricordare qua. Il portiere di quella squadra, se non ricordo male, era DEI.

Giugno 2011, i giocatori del Treviso scendono in campo (campionato
di serie B) col volto dipinto di nero per rispondere ai fischi al
loro compagno di squadra Omolade che, ironia della sorte, segnerà il suo unico
gol con la maglia trevigiana proprio in questa partita.
Treviso in campo con maglie stile RAZZA LA TESA.
In tribuna lo striscione: I NOSTRI COLORI: SOLO BIANCO-CELESTE!
(Foto estrapolata da internet).

Si parte proprio con la dedica calcistica, PR. MONTEBELLUNA, città natale dell'interno Mauro Bressan (acquisto del Foggia ereditato da Zdenek Zeman, nel 1994), ma anche sponsor anni '90 del Treviso dei sogni, quando sulle maglie campeggiava la scritta FAVERO-MONTEBELLUNA. Sono proprio undici i dichiarati partenti, tanti quanti coloro che scesero in campo nella famosa sfida col Genoa. Speriamo non ci siano ritiri, data l'assenza di riserve cui attingere, si potrebbe finire come nel calcio storico (non quello fiorentino, bensì quello di un tempo) quando gli infortunati venivano messi di punta e puntualmente finivano col segnare.
Prima di passare all'analisi della corsa, però, vediamo una panoramica generale del campo. Si aprono le danze alle ore 15, sei prove complessive di cui 3 in ostacoli e 3 in piano per G.R. e Amazzoni. Tra gli ostacolisti desta grande sorpresa l'assenza di Eros Ostanel, allenatore in seconda posizione nella classifica degli specialisti. Il giallo-rosso aveva iscritto vari allievi nelle piane, ma ha preferito restare alla finestra. Mancano ancora Ilenia Nero, presente in modo massiccio nelle iscrizioni ma evidentemente disposta a giocarsi il tutto per tutto a Merano, e Francesco Contu, che in verità avrebbe un allievo che però figura a nome Domenico Viti. Passa la mano Giuseppe Satalia, imitato da altri con campionari quantitativamente ridotti. Ai quattro assenti, col Viti a mezzo, rispondono quattro new entry: la rediviva e appassionatissima Stella Giordano, gli ex fantini ammirati proprio sulle siepi italiane, anni orsono, Alex Taber e Ludvik Haris (che ricordo in sella a un Angie fratello pieno di Fuochi, vincitore di un main event in Sardegna per la Razza Jonica) e il meno noto Jaroslav Hannacek che però ci tiene a esser presente in tutte e tre le prove (un bravo dalla redazione, visto il viaggio che ha dovuto sobbarcarsi).

E veniamo allora alla prima corsa, cross country sui 3.000 metri, per cavalli anziani. Si rivedono, finalmente, i gentleman e amazzoni dopo un turno di pausa. Sono ben sei contro cinque fantini, in uno scontro dalle sembianze di Davide contro Golia, e il riferimento non è certo legato al mal di gola (non vorremmo esser additati per pubblicità occulta).
Corsa molto interessante dove mancherebbe un favorito netto se Favero non monopolizzasse la rosa dei potenziali vincitori presentando tre tra i migliori del lotto. L'esito del totalizzatore, per le quote vincenti, sarà dunque scontato. Il trio fucsia a fare da favorito, con quota però penso superiore al due. La nostra prima scelta, non sarà quella del totalizzatore, va su Uvea su cui torna a saltare Riki Belluco, dopo la vittoria di Pisa, in quello che è, credo, il suo primo confronto con i fantini. Più che un'analisi oggettiva, la nostra è una sensazione. L'ex D'Altemps ha fatto per ben due volte il bilancino a Pisa, per trainare al successo Missed Approach. Si è rivelata decisamente in palla e disciplinata nelle sue corse di testa, agli ordini di Pavel Peprna. Sabato penso, vista la monta, potrà correre per la vittoria. Per Riki Belluco, in caso di vittoria, si profilerebbe l'ingresso nella classifica riservata ai professionisti, elenco in cui furoreggia Jozef Bartos, le sue vittorie sono tante quanto il campo partenti. L'asso ceko sarà in sella a Monjoliano, rivale di tutto riguardo soprattutto alla luce dell'ottima prova di sabato scorso, in cui sembrerebbe aver dato forti segnali di risveglio. Il figlio di Bernebeau (nome d'obbligo per incorniciare il trainer di Barcelona) è trattato molto bene dalla scala dei pesi, addirittura riceve chili da Priory Bay che ha battuto alla pari sabato. Francamente resto ancora perplesso, poiché il riferimento offerto da Nils è stato tutt'altro che veritiero (l'ex pisano ha vinto senza mai muovere deciso), comunque è la base quasi certa per fare gioco.
Non sottovaluterei, anzi lo reputo potenzialmente di grande pericolo, la terza scelta in casa Favero: Well Dressed. Il tedesco, dopo due rientri in siepi a Pisa, torna al cross, disciplina in cui nel Pr. Raffaele Ammirato, a Merano, aveva lasciato intravedere una certa attitudine, battendo di misura Tweety Kash del Raf nazionale, ma finendo a nove lunghezze da Monte Pelmo. E' sulla linea di Uvea che nel rapporto offerto nello scontro diretto, pur parametrato al peso, è da ritenersi preferibile, mentre si rivela di gran lunga superiore a Tweety Kash che ha già battuto concedendole chili (tre e mezzo) e da cui sabato otterrà addirittura sei chili a favore.

Tweety Kash ha corso non bene sabato scorso (avrà ancora Raf Romano in cabina di regia), così come non ha impressionato a Pisa, avrebbe i mezzi per giocarsi la vittoria, ma il peso che le è stato dato è ai limiti dell'assurdo e la relega su un secondo piano. Sono addirittura settantasette i chili che la figlia di Bonbon Rose dovrà sopportare, troppi per giocarla in accoppiata (e forse anche in trio). Meglio allora sperare in un miglioramento deciso di Priory Bay, anch'esso trattato male dal periziatore,  e, perché no, Doux Amer. Il grigio è al rientro da novembre e avrà in sella, l'altro gentleman ad aver vinto a Pisa, Luca Bonacina. Si tratta di un soggetto spesso protagonista in queste prove, non sarebbe lontato da Uvea e potrebbe ambire a una terza moneta (non credo possa fare di più). Dovrebbe avere una certa quota, da inserire in accoppiata o trio.

Difficilissima per gli altri cinque che avranno come obiettivo il quinto posto, posizione utile per aver la soddisfazione di artigliare l'ultimo premio messo in palio dagli organizzatori. Il più qualitativo di questi è Wild Boy di Daniel Pesce che si assume, come al solito, l'onere di montarlo. A differenza degli altri è un elemento capace di stare sui primi e di mostrarsi protagonista quanto meno per la prima metà della competizione. Il suo interprete è spesso caduto di sella, quando non l'ha fatto è andato al marcatore (non è poco per un cavallo che è stato lontano dalle competizione per tre anni). Il tracciato in cross di Treviso non è molto semplice e potrebbe determinare qualche difficoltà di troppo per Pesce che non vi ha mai corso, ma se non si tenta mai... Outsider. Più o meno sullo stesso livello è Tiparlo, figlio di una specialista delle siepi (Tija) e prodotto di una scuderia storica per il ramo ostacolistico (Il Paralupo). Più regolare di Wild Boy, ma meno qualitativo. Avrà in sella Patelli, poco brillante a Pisa su Monjoliano. E' un estremo outsider. Farà coppia con New Girl, altro elemento da quota stellare e difficile da riscuotere, sull'ex Scala ci sarà Lancini a difendere i colori dei Locatelli.

Decimo elemento è il vecchio Quiquoqua dello storico, per le prove cross, Bernardo Ranieri ritornato in sella (in corsa) dopo undici anni di assenza. Il baio potrà così conquistare un record stagionale difficilmente battibile: quello del cavallo più anziano a scendere in pista. Era già stato dichiarato partente a Pisa, poi ritirato, domani sarà a difendere i colori di Tonelli e a dimostrare l'infinita passione del suo interprete. Proverbiale centro a uno.

Chiusura con un oggetto misterioso degno della massima considerazione: Irish Heroes. Si tratta di un grigio, figlio di Dr Fong, allevato in Irlanda dalla 6 C Racing, e presentato dallo slovacco Jaroslav Hannacek, allenatore conosciuto per cavalli come Luminator, Proud Boris, Ramblin ScoutGiant Generation e che vinse le sue prime tre corse a Treviso con  Moning Let nel 2005 e Mideros e Golden nel 2007. Il cavallo non ha mai corso nel 2014, rientra da una vittoria ottenuta a Bratislava nel 2013, in steeple chase, a grande distacco. Quando correva in siepi era considerato, a ragione, inferiore a Proud Boris, tra i due uno scarto quantificabile (dicendolo in modo grezzo) sull'ordine delle sette lunghezze. Difficilmente giocabile, ma curiosità, in sella Matusky al debutto stagionale in Italia.

Pronostico Mancho: Uvea, Monjoliano, Well Dressed (Favero potrebbe collezionare la sua terza tripletta stagionale).

Da provare piazzato, se ha quota: Doux Amer.

Dal Genoa, affrontato a Treviso in un giorno infausto per la squadra locale, ma comunque in grado di entrare nella storia calcistica, si passa alla rivale storica dei grifoni, ovvero colei con la quale va in scena il famoso Derby della Lanterna, del resto l'avevamo già menzionata in occasione della presentazione degli iscritti quando avevamo parlato del Silver Cross, Le Domaine. Col numero uno del PR. TREVISO, prova sui 3.000 metri in siepi per cavalli anziani, figura un nome dal sapore storico e quanto mai a tema: Andrea Doria, centesimo cavallo a scendere in pista nella stagione (salvo ritiri). La memoria corre subito indietro nel tempo (aria di fine medioevo), al grande ammiraglio genovese sempre in prima linea nelle battaglie navali contro i corsari barbareschi. Si ricorda ancora un successo clamoroso all'Isola di Pianosa e poi altri grandi successi, i litigi col ministro Montmorency (uno che si fece conoscere anche a Merano cadendo prima dell'Ocean) che lo portarono ad assumere il comando delle flotte pontificie e altro ancora... fino alla sepoltura nella Chiesa di San Matteo, ma soprattutto questo nome fa tornare alla mente l'incrociatore omonimo, vanto della marina militare italiana, entrato in servizio nel 1964, quando a Pisa trionfava il Diamante Tifone montato da Panici nel main event dell'ippica locale. Tutto questo potrebbe venire a galla dalla mente di uno storico o di un acculturato di carattere generale, ma non qua... Il nome Andrea Doria, come direbbe il classico Pierino interpretato da Alvaro Vitali (che come vedrete è a tema), è la prima delle due società che dettero origine alla Sampdoria (la ricordiamo madre di Le Domaine) il 12 agosto del 1946, difficile capire chi sia stata la madre e lo stallone tra l'Andrea Doria e la Sampierdarenese, chissà... Quà però interessano i cavalli e allora ecco che a Treviso, con i colori del Venezia-Mestre (altra fusione) della scuderia Giacobbe (di cui ricordo con estremo piacere un mezzosangue figlio di Jerez storico secondo in un derby pazzesco di Roma su cui si potrebbe scrivere un libro e che lasciò la redazione milanese dello Sportman a bocca aperta dato che pensavano a certe "Armi segrete dei milanesi"), squadra rivale per eccellenza dei locali, si presenta Andrea Doria che dopo questa premessa dovrebbe essere un maschio e invece è femmina (vedete che le cose semplici non passano da queste parti... voi credete...) con in sella Davide Satalia, che per la prima volta nella stagione non monta i cavalli del colonnello. Si tratta di un discreto elemento che ha corso solo tre volte nel 2014, è reduce da un secondo posto (a giugno) davanti a Empolino e soprattutto a Barnabo. Torna a Treviso dove aveva preso parte al Premio Gran Risa senza entusiasmare. Paga un grosso distacco da Depeche Code, motivo per cui Vana sr le preferisce Big Mago, che a Pisa è andato forte e che dunque ottiene la nostra massima attenzione, anche per motivi di simpatia. Si tratta di un altro ex pisano, proprio come Nils. E' lui il cavallo che avrà il nostro tifo anche se il rivale numero uno per lasciar cantare le sirene sarà ancora Favero e il suo Shame. Il cavallo torna dagli steeple alle siepi (manca da aprile) dopo due prove deludenti a Pisa, visto che è un vincitore del Richard (Gr.3), ma in crescendo. Avrà Bartos in sella e la qualità per essere il favorito della corsa, nulla a che vedere con Arcachon (in progresso) e Nicketommaso (benino a Pisa e preferibile ad Arcachon per lo stato di forma) anche loro in pista, rispettivamente con Pastuszka e Mastain, di cui in passato si è dimostrato di ben altra pasta. Non lo do come primo favorito, perché non ha entusiasmato, ma la qualità è tutta dalla sua.

Attenzione invece, come terzo elemento, a Depeche Code. Ha corso alla grande a Pisa, al rientro, finendo non lontanissimo da Big Mago, a cui concedeva chili (questa volta sono alla pari). Lo stato di forma dovrebbe esser in crescendo da allora. Può correre molto bene. Proud Boris torna in Italia dopo oltre un anno, ma non è un rientrante. Ha corso regolarmente tra Polonia e Slovacchia, mietendo successi e piazzamenti (3 e 3 lo score su sei uscite). E' un vincitore classico, nel 2012 si portò a casa la Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) e fu una grossa sorpresa (poi non più ripetuta). Da allora lo smalto si è appannato, del resto ha 11 anni, ma qua è sottocategoria. Clientaccio presentato da Hannacek, da non escludere in accoppiata. Avrà in sella Matusky.

Noble Thought arriva dall'Ungheria dove si è piazzato in piano nel 2012, senza mai correre in siepi. Non si piazza da quasi tre anni. E' al debutto nella specialità. Estremo outsider, affidato a Kasny. E' compagno di colori di L'Ame du Desert. Altro cavallo con ruolo da estremo outsider è Villegle che ha deluso a Pisa.

Pronostico Mancho: Big Mago, Shame, Depeche Code.


Ultima prova in ostacoli è la quarta corsa, il clou della giornata. Pr. Istituto del Nastro Azzurro. Otto al via in steeple-chase. Bel campo di partenti, con quattro ospiti stranieri al debutto stagionale.
Vado per il quasi D'Annunziano, da noi ricordato nel precedente articolo, Alcydon Fan, giusto nome per chi come me è stato fan di Zorkos (cavallo ricordato in ordine a una corsa da noi menzionata relativa a Steep Reef). Si tratta infatti di un prodotto dell'allevamento di Giuliano Fanti (il proprietario di Zorkos), figlio di Alpha Media e di Johnny Red Kerr (che diviene lo stallone fin qui più rappresentato in ostacoli, con ben tre soggetti, gli altri due sono Sopran Pokeer e Sopran Slaker). Si tratta di un cavallo allenato da Vana sr e in comproprietà con Renato Cova (coppia già vista a Pisa con Enzio e che tamponò Sopran Best alla fence). Si è ben comportato sugli ostacoli alti nella scorsa stagione di Merano. E' arrivato ad appena due lunghezze da Il Superstite e, anche per questo, merita la primaria attenzione. L'unico neo potrebbe arrivare dalla scorrevolezza della pista, molto più simile a una siepi che a uno steeple. In un periodo di Pr. Pisa poi mi preme sottolineare che arriva dallo stesso allevamento di Cassiano Fan, uno che potrebbe avere chance di vittoria nella classica toscana per i colori di quel Villa che con Dylan Mouth ha messo le mani sull'ultimo derby di Roma.

I rivali numero uno provengono ancora dal plotone di Paolo Favero. Su tutti Opaleo, il più carico al peso ma con Bartos in sella. Sulla stessa linea però è anche Kamikaze de Teille, rinato a Pisa. Leggermente inferiore Union du Bosc su cui va la terza monta della scuderia. Dei quattro stranieri, prova gli ostacoli alti il tedesco Olesko che porterà in pista la giubba di Josef Aichner, cannibale qualche anno fa nei cross con Fatal Mac (il più grande cavallo dell'ultimo decennio nella disciplina, trasformato da Paolo Favero che lo ricevette dopo la scomparsa di Francesco Scaglione) al punto da tentare le insidie del Velka di Pardubice. Il tedesco, presentato da Alex Taber (debutto stagionale in Italia per lui), non ha brillato in siepi dove ha iniziato la nuova carriera proprio in territorio tedesco. Sorpresa affidata a Emmanuel Reinhardt.

Preferirei invece puntare su Star Maker che arriva dagli steeple francesi. Spesso piazzato in piste secondarie, soprattutto a Cagnes sur Mer, a sufficienza per inserirlo in una trio. Ludvik Haris lo aveva dichiarato partente nel Gr.1 di Pisa, poi l'ha ritirato. Avrà in sella Jan Kratochvil, sempre alla ricerca della prima vittoria.

Arriva invece dalla Polonia Jihlava, cavallo di importazione irlandese. Ha corso con Sopran Best a Wroclaw battendolo di misura l'ultima volta (in precedenza l'ha disperso per la pista). Appetibile se ha alta quota, magari piazzato, desta perplessità il fatto che il periziatore locale lo reputasse di due chili inferiore rispetto all'allievo della Rogowska (e anche di All About Cossio, altra vecchia conoscenza).

Meno appetibile Catch Life che arriva dalla Slovacchia dove non ha quasi mai brillato (per altro correndo in cross) e che avrà probabilmente il ruolo dell'estremo outsider, per il trainer della signora Marcova.

Bella corsa resa incerta da un poker di stranieri non da sottovalutare, specie Star Maker e Jihlava, se si fosse stati a Merano avrei detto deciso Alcydon Fan che ha dimostrato di avere maggiore qualità sui salti alti, ma a Treviso tira aria di siepi.

Pronostico Mancho: Alcydon Fan, Star Maker, Opaleo.

Da provare piazzato se ad altissima quota: Jihlava.

PR. JUWELIER CESKA.
In sella al figlio di REFUSE TO BEND, la sig.ra DELLA PIETRA
si appresta a sfidare RAIMONDI.
(Foto di Matteo Mancini).

Sette parole per le restati tre prove in piano, a partire dalla terza. Pr. Pegoraro, rivincita del duello Raimondi-Ciano, questa volta sui 2.350 metri. Due superstiti: Bakelor e il figlio illustre Swanwick Shore. Soprattutto però siamo alle prese con una prova dal forte gusto bumper, non so se ricorderete queste prove sperimentali che si tentarono di introdurre quasi una ventina di anni fa (il successo fu scarso). Esibizioni in piano collocate a metà strada tra le siepi e appunto le corse in piano. Si trattava, in altri termini, di corse riservate a soggetti che dovevano dimostrare di essere in preparazioni per le siepi, ma che non vi avevano ancora corso o lo avevano fatto in modo ridotto. Ebbene la terza prova di sabato a Treviso può essere definita una bumper atipica, direi quasi ribaltata nella sua concezione di base. Cinque al via con ben quattro provenienti dalle siepi.
Elisa Fogar, amazzone storica che ricordiamo anche a Novi Ligure persino in ostacoli, con il suo Bakelor scende in pista con i favori del pronostico (del totalizzatore). Il cavallo è rientrato bene sabato, allunga la distanza ma ha la stamina per non soffrirne. Contro ci sono, udite udite, tre Favero. Swanwick Shore è il rivale numero uno, nonché mio favorito. E' rientrato sabato fecendo la guerra a Ciano per la conquista della testa, calando in modo secco alla distanza. Bakelor lo ha battuto bene, ma tra due giorni credo che sarà un'altra storia. A difendere i colori Magog ancora Riki Belluco.
Completano il campo Miosole, fratellastro per linea paterna di Sol Invictus, che ha corso bene sabato finendo sesto dopo aver fatto da figurante in ostacoli. L'allievo di Stella Giordano avrà quota alta e il ruolo di estremo outsider, difficile che arrivi tra i primi due. Correrà per il quarto posto.
Quindi una coppia fucsia al debutto in Italia e proveniente dalle aste di Tattersalls, peraltro pagati lo stesso prezzo, più o meno, di High Master: Red Pilgrim e Sir Rosco. Il primo, affidato a mister Twilight Zone Steinwandter, ha corso svariate volte in piste secondarie inglesi senza mai vincere. E' un cavallo di gran fondo che potrebbe correre bene. Sir Rosco ha corso sulle medesime piste, ma con risultati meno entuasiasmanti. Predilige anche lui la distanza, ha debuttato a Windsor a maggio in una corsa dal destino per lui segnato: primo Purple Spectrum, secondo Lamorak, terzo Grand Meister, quarto High Church... e lui? Settimo con un italiano in sella noto anche a Villa: Atzeni (secondo nel Derby di Roma vinto da Dylan Mouth, corsa con tre portabandiera giallo-blu). Sabato lo monterà la signorina Della Pietra.

Alla quinta corsa, reclamare sui 1650 metri (Pr. Villorba), protagonista un ex Masiello: Brockton che figura a inizio articolo in primo piano. Numero due della scala, dietro a Bel Plaisir caduto sabato scorso. Cambia la giubba, il baio sempre affidato a Steinwandter, porterà in pista i colori di Rolando Facchini per il trainer di Codias, due nomi legati anche alle siepi. Il figlio di Tiger Hill paga una perizia a lui sfavorevole nei confronti soprattutto di Itasip (cavallo piazzato in mezzo ai due presenti nella foto che apre l'articolo nel giorno del G.P.Merano). Quest'ultimo gode di un peso favorevolissimo (assurdo, ma nelle reclamare può succedere, riceve chili da tutti) e ha già battuto Brockton concedendogli tre chili e mezzo (sabato ne riceverà quattro e mezzo). Per tale ragione il giallo-blu stellato sarà il cavallo da battere, inoltre ha vinto sabato dimostrando di essere anche in forma. Drop the Gun sarà il rivale numero uno, dura per tutti gli altri. Debutta in piano Size che ha deluso in siepi, il figlio di Primissima cambia giubba (da Favero alla Marbell) e avrà in sella Belluco, ma non vale più di una sorpresa che potrebbe tuttavia far saltare una trio quasi già scritta: in Inghilterra sapeva vincere, pur se in piste secondarie.

Ultima corsa, meno interessante per il blog data l'assenza di siepisti. Fanno eccezione Danger (non ha corso malissimo sabato e potrebbe valere un inserimento in trio) e Relco Nordic che apre la scala con 76 kg del Pr. Ponzano, handicap di minima a invito. Davvero troppi ed esagerati, tanto da metterlo in secondo piano su cavalli come l'ex dormelliano Carresana o Hallingsome. Sono questi due, rispettivamente affidati a Berton e a Fioretti, a costituire le nostre due prime scelte, legati a Step of Wind, che dopo un rientro in sordina potrebbe tornare al marcatore in modo, peraltro, da perfezionare l'ideale anello di collegamento tra lo Steep (Reef) e lo Step in mezzo allo Stormy Wind.

Chiusura dedicata a un portiere, ricordato nel precedente articolo, che faceva coppia con un Mancini omonimo di mio bis nonno (e che ha vissuto a Tirrenia a cento metri da casa mia), ideale motivo per passare a un mio parente molto più vicino nell'albero genealogico, proveniente da Empoli, e che a Treviso svolse il servizio di leva tanti anni fa, negli anni '60 per la precisione presso la R.A.L. dell'aereoporto SAN GIUSEPPE DI TREVISO. Un saluto anche a Zdenek Zeman che domenica rientra in panchina proprio in occasione della sfida con l'Empoli, avendo come punta quel Cop figlio di un attaccante croato che ha giocato nella squadra toscana, insegnando a un giovane primavera (tale Domenici, poi finito nel Tirrenia) un trucco sui rigori con cui mi divertiva sempre negli allenamenti ("Ma non potevi imparare da Ekstrom, Cop non giocava mai!!!" ricordo che gli dicevo). Dagli stabilimenti Pisorno di Tirrenia è tutto, linea al Sant'Artemio per lo spettacolo della pista.

Il secondo di FRANCESCO MANCINI.


 




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