venerdì 21 agosto 2015

Presentazione 32° Giornata, Maia, Merano.


E' TEMPO DI DEBUTTANTI E NEL MASSIMO CAIMI ARRIVA QUALCUNO TARGATO NORTH BAY

A cura di Matteo Mancini

LADY SAN ROSSORE 
qua seguita da Rebel Angel
tenta la nuova carriera in ostacoli.
(Foto Matteo Mancini) 

Trentaduesima giornata corse ostacalostiche che va in scena ancora a Merano. Quattro prove su sette per saltatori con una, categoria gentleman, che ha il sapore ostacolistico ma che si disputa in piano e che andremo ad analizzare nello specifico.
Si parte col premio dedicato a un "pazzo" vincitore del G.P. Merano dell'anno 1983. Edizione di altri tempi quell'anno con venti partenti cosa che non capitava dall'ultimo Merano disputato sotto l'egida di chi poi avrebbe portato l'Italia al fronte, quasi uno scherzo del destino, vista la pazzesca quota data dai bookmaker, la vittoria di Tabula Rasa col modesto artiere Lorenzetti in sella, per i colori di Carlini (anche se il cavallo l'aveva acquistato prima della corsa Ettore Tagliabue), non so se parente del Carlo gentleman che rivaleggiava col colonnello Argenton nella classifiche di specialità, in un periodo di dominio targato San Giorgio. Un'edizione pazzesca caratterizzata da una serie di cadute col favortio Don Pasquale steso da un cavallo che porta il nome di un'originaria scuderia allenata da Favero ovvero Monte Franco. Una giubba quella di Carlini che ricorda un po' quella Sagal, con lo stesso che a fine corsa non sa se ridere o se piangere perché ha ceduto il cavallo non credendolo all'altezza di un premio del genere. Dunque dal 1942 al 1983, oltre quarant'anni quasi a emulare il numero massimo attuale dei partenti del Grand National, vi fu l'edizione vinta da Guidsun, sei anni figlio di Midnight Sun (il sole della mezzanotte) di proprietà della signora Schnitzer e con trascorsi Wolfi. Cavallo assurdo, questo Guidsun, almeno dai ricordi che ci sono giunti a voce e che ci sono stati raccontati circa venti anni fa. Molto problematico nella monta, con Alberelli suo fedele compagno disarcianato in più di un'occasione, credo anche nel Grande Steeple Chase di Torino. Il cavallo era portato a scartare e richiedeva una grande attenzione da parte dell'interprete in particolare anche nel tenere le briglia in un certo modo piuttosto che in un altro. Dall'edizione di Guidsun solo due volte il G.P. Merano ha toccato la quota dei venti partenti andando a eguagliare il record del 1942, quelle due volte sono state le edizioni del 1989 con i successi di M.me Bertrand con Nice Smile e del 2002 con M.me Regele con Present Bleu. Dunque edizioni numerose sempre ad appannaggio delle signore.

Memoria onorata dalla società Merano e dai sei dichiarati partenti, discendente riservato ai fantini in steeple-chase per quattro anni e oltre sui 3.800 metri.
Si registra subito un record stagionale che porta la firma di Shame, ex Razza dell'Olmo, alla dodicesima uscita in Italia in ostacoli. Unico in doppia cifra.  Altra novità è costituita dal passaggio di proprietà del vincitore dell'ultimo Chivas Regal di Pisa ovvero Giant Hawk che Eros Ostanel ha ceduto a Paolo Favero in quella che sembra una campagna svendita per l'ex gentleman che ha pure montato R.J.'s Fighter. Cambia i colori anche Uni Light che diviene il terzo cavallo a difendere i colori di Lydia Olisova, giovane proprietaria al debutto in ostacoli.
Calamita l'attenzione Hurricane Mix, vincitore all'ultima uscita in categoria similare con bel vantaggio sugli altri. Il periziatore lo sovraccarica al peso, ma sembra avere ancora ampio margine su buona parte degli avversari. Il rivale numero uno è Alcydon Fan che non vince dallo scorso anno, quando andò ad aggiudicarsi proprio il Pr. Guidsum - Memorial Francesco Scaglione (allenatore che abbiam omaggiato in occasione della riunione di Treviso). Prodotto dell'allevamento di Giuliano Fanti, si tratta di un cavallo restio a battere gli avversari, evidenti quindi i limiti. Ha disputato tredici corse in ostacoli vincendo una volta, ma spesso presentato in categoria massima. Scende di livello ma appare molto vicino, nel rendimento, a quel Top Secret su cui Hurrican Mix ha avuto facile gioco. Dovrebbe esser il favorito del campo, Josef Vana jr in sella. Noi gli preferiamo il Saggiomo.
Completano il campo i quattro Favero che ci paiono su un gradino sotto, ma non battuti a priori. Giant Hawk dovrebbe esser il più qualitativo ma non è apparso in grande forma, qua potrebbe risorgere. Merguib riceve ancora la monta di Bartos ed è forse preferibile a Uni Light. Shame è lontanissimo dalla migliore forma e sarebbe, se disponesse di altra giubba, l'estremo outsider.

Pronostico Mancho: Hurricane Mix, Alcydon Fan.

Ed eccoci al Cross per gentleman e amazzoni, Pr. Oreste de Strobel sui 2.800 metri. Prova più interessante e meno scontata del consueto per la categoria. Vediamo innanzi tutto le novità.
Debutta in Italia il gentleman Damien Artu, che il Colonnello Satalia preferisce agli allievi della scuola di formazione dallo stesso curata e che viene ingaggiato per montare Crissolo, alla seconda uscita sugli ostacoli per il debutto assoluto (sui salti) della sig.ra Gabriella Sala. Colori questi ultimi che sono alla loro settima uscita e che vantano come miglior piazzamento un secondo posto, nel Pr. Cima Muta, con Piccio Paccio, a Merano. Quindi soggetto, in questa categoria, che suscita senz'altro curiosità.
Ritorna poi in Italia, sugli ostacoli, il ceko Marcel Altenburger alla quinta uscita in assoluto in Italia. A differenza dello scorso anno, a chiamarlo in causa è Raf Romano e non Paolo Favero. Vanta come miglior piazzamento un quarto posto con Racconigi. Da non sottovalutare.
Torna a confrontarsi sugli ostacoli, dopo un anno, anche Giancarlo Paganessi, uno che in circa 170 corse disputate è riuscito a far gioire solo un ridotto, ma ridotto parecchio, numero di scommettitori che hanno potuto dire: "Ho preso il Paganessi piazzato!" Non solo non ha mai vinto in carriera, ma non è nemmeno mai arrivato secondo, giungendo qualche volta terzo in campi partenti di cinque o sei unità. Ci fa comunque piacere ricordarlo con un po' di righe a lui dedicate, perché ha mosso i suoi primi passi a Novi Ligure in sella a un ex Briantea che ricordo benissimo, cioè Lord Zino. Ed è stato proprio con questo cavallo, dallo stesso comprato per fare esperienza, che il Paganessi, in un campo di partenti di quindici unità, riuscì nel 2000 ad arrivare terzo, a Merano, da disperso in pista, in una prova dove solo la metà dei partenti riuscì a chiudere il percorso. In quella corsa c'era persino uno Svezio Dall'Antonia non ancora passato fantino. Curiosissimo poi il debutto avvenuto a Cesena, in quelle riunioni estive in notturna del 1998, dove i cross si facevano all'ìnterno della pista del trotto prima del sopraggiungere della sera. Personaggio dunque che diviene storico (non so in quanti altri abbian debuttato in sella nei cross di Cesena) pur non avendo mai vinto. Ricordo che vidi solo una di queste corse, perché mi incuriosivano e si segnalavano spesso per una serie di ritiri in massa sul campo, passando di sfuggita nella sala SNAI di Tirrenia al solo scopo di vedere come facessero a fare un cross a Cesena. Non era però la corsa del debutto del Paganessi, dove ritirato si legge ancora il nome di una belva dei cross che la redazione conosce molto bene: Dynamit. Paganessi chiuse ultimo con Lord Zino, ma ultimò il percorso.
Dopo gli ostacoli affrontati con Lord Zino, Paganessi acquistò un altro cavallo, presumibilmente dall'Antares, e cioè Lasco Brave Heart prendendo parte a cinque piane, tra Novi Ligure, Treviso e Merano, senza mai piazzarsi. Poi di nuovo ostacoli soprattutto a Novi Ligure e sempre con cavalli di proprietà fino al 2002, quindi solo piano complice la chiusura di Novi Ligure e la cancellazione delle corse per dilettanti. Grande passione, con i passaggi di consegne da Minissale a Kerbiriou (allenatori oggi non più presenti) quindi Premoli, Viti e infine Stella Giordano, ma soddisfazioni in termini di risultati in pista pari allo zero. Tornato di nuovo ad affrontare siepi e marrane lo scorso anno, a dodici anni di distanza, con Tagus ci riprova domenica più per passione che per brama di risultato. Non credo che altrove spenderebbero molte righe su un cavaliere con il curriculum in pista come quello di Paganessi, ma su ippicaostacoli il proprietario di Killer e di Arkan non solo trova spazio ma diviene eroe per aver debuttato in cross su una pista del trotto che solitamente non ha nulla a che fare col galoppo e badate bene non a Treviso, lì sarebbe facile per tutti...

Andiamo allora a cercare di decriptare questa prova che, ripeto, si segnala tra le più interessanti riservate ai gentleman fin qui viste. Missed Approach è la base e il probabile favorito netto della corsa. Favero lo ha indirizzato, con scarsi risultati, in altre tipologie di corse, ma qua ritorna nelle minime che sono di sua spettanza. La monta di Belluco è una garanzia, è inoltre trattato bene al peso così come lo è Doux Amer di Luca Bonacina che guadagna chili su Monjoliano e potrebbe così ambire a un piazzamento importante creando quache grattacapo al trio Favero. Dietro a questi tre Regain Madrik, ma soprattutto Tweety Kash che se fosse rodata potrebbe lasciare a bocca aperta, tra un balletto e un'intervista, qualche spettatore assiepato in tribuna.
Sorpresa concreta della corsa Achen con in sella il sedicenne Pietro Stefani alla terza corsa in carriera e che ben si è comportato nelle due uscite precedenti. Rientra il qualitativo, per la cateGoria, Crack Chichi che andiamo a subire pur se montato da Pavel Peprna. Mina vagante Crissolo difficile da sondare, ottimo a due anni tanto da esser presentato in Gr.1 e Listed poi precipitato di categoria. Ha avuto problemi al debutto in siepi a Pisa, fermato in eccelsa categoria, qua scende ai minimi livelli non è da sottovalutare ma è difficile da giocare. Proibitiva per gli altri tre ovvero Tiparlo, Green Danehill e Tagus per le monte di Patelli, Carminati e Paganessi. Comunque un cross riuscito.

Pronostico Mancho: Missed Approach (base), Doux Amer, Tweety Kash, Monjoliano.

CRACK CHICHI
Vincitore del Pr.Richard 2012 è al rientro.
(Foto Matteo Mancini)

Si passa agli ostacoli bassi con la quinta corsa, Pr. Foto Press, 3.300 metri discendente per quattro anni e oltre. Potrebbe essere la volta del ritorno di Kisanji su cui si rivede Dominik Pastuszka (in sella anche a Shame, alla prima). Rientra da giugno, credo che il riposo gli abbia fatto bene. Qua non dovrebbe fare il bilancino davanti e potrebbe costituire la sorpresa della corsa. Favero gli preferisce il coetaneo Alisios. Dovrebbe essere una lotta tra questi due con Principe del Mare a controllare gli altri con il solo Chicago, pessimo al rientro, che potrebbe avere i numeri per insidiare il dominio Favero.
Dura per Fire of Debora e Benalex Park, anche se possono giocarsi un piazzamento. Noi andiamo contro la logica e optiamo per un rischioso Kisanji che ci pare fresco, liberato da compiti di gregariato e soprattutto trattato alla grande al peso.

Pronostico Mancho: Kisanji, Alisios.

Pausa con una prova in piano che sembra quasi una "hunter" sui generis ovvero riservata ai siepisti piuttosto che a cavalli che abbian corso nei gentleman nel corso dell'anno. In questa prova il numero dei soggetti che hanno corso in ostacoli nel 2015 per poi esser ricondotti nelle piane sale a 34, grazie alla presenza di tre ostacolisti di ritorno alle piane più altri due che vi hanno corso da gennaio a oggi. Completano il campo tre abbonati ai gentleman.
Otto al via, 1900 metri da percorrere, Premio dal nome impronunciabile. Seconda corsa in carriera per Giuseppe Trebeschi che debutta in piano. Quarta stagionale di Annalisa Miotti, la undicesima in carriera e quinta in piano (mai piazzata fino a oggi). Debutto stagionale per la svizzera Nicole Schlatter, vincitrice l'anno scorso a Roma con Dragoppo. I tre in sella agli ex ostacolisti Isaias, Dzacheron e The Mercantilist.
Ottimo peso per Right From Wrong della scuderia Jumping Set (nome da ostacolisti) che non vince dallo scorso settembre. Nel 2015 non è mai andato oltre il quarto posto arrivando sempre vicino a Mychoon. 
Ci incuriosisce però il rientro di Morning Star che potrebbe essere la sorpresa della corsa. Molto positivo in siepi, viene presentato in piano prima del ritorno sui salti. Pesetto interessante per il sempre positivo Alfono. Mychoon è in grande forma ma gravato al peso, se si piazza il periziatore lo carica in maniera massiccia alle prossime uscite, proviamo a subirlo. Subiamo anche il ceko. Pericolo Epic, corsa non semplice.

Pronostico Mancho: Morning Star, Alfono, Right from Wrong.

THE MERCANTILIST
Tenterà di bissare il finale messo in atto al S.Artemio?
(Foto dal sito di Josef Vana).

Eccoci al clou nonché prova più curiosa della riunione, il Pr. Massimo Caimi, storico gentleman capace di andare a vincere il G.P. Merano nel 1988, sedici anni dopo il successo di un altro gentleman, il sig. Donati, in un'edizione che fu macchiata dalla caduta di Chivas Regal innescata da un francese diciamo disorganizzato. Caimi, in sella a North Bay, per i colori della sua Sagal S.a.S., andò a regolare sedici avversari tra i quali il vincitore dell'anno precedente Jean d'Amour, bissando la vittoria ottenuta nel Grande Steeple-Chase di Milano nel medesimo anno. Purtroppo, come molti altri campioni, North Bay si spense in pista dopo una brutta caduta in un ippodromo del nord. Cavallo tanto amato dal proprietario, oggi scomparso, da cercare di mutuarne il ricordo, forse solo per sentirne il nome pronunciato dagli speaker, battezzando un second soggetto, allevato dal sig.Caimi stesso, con lo stesso nome. Curiosamente però il secondo North Bay, nato nel 2009, era una femmina, figlia di una discreta ostacolista acquistata in Francia, ma a sua volta nipote di una cavalla svezzata a Pisa. Vale la pena ricordare la storia. Tutto inizia da Mega Tassa, figlia di Foxhound cavallo che compare nell'albero genealogico di Cornet Obolensky. E' Valfredo Valiani a importarla in Italia dall'Irlanda, facendola debuttare nel Pr. Tenerani (quello che mancava la scorsa settimana a Merano) a Pisa, con Jacqueline Freda in sella. Corsa piuttosto anonima, ma vittoria nell'uscita successiva  a Torino che le apre le porte per una Listed. Mega Tassa però non impressiona, viene persino provata nel Città di Grosseto, da noi omaggiato due settimane fa. E' decima e ultima nell'edizione vinta da Roy Qualad. Non riesce più a vincere, piazzandosi però in discendenti milanesi e romani. Nel 2002 viene destinata alla razza, ma non in Italia bensì nella nativa Irlanda. Il primo prodotto che da alla luce è Cour de Rohan, una femmina saura da Lahib che debutta in Francia a due anni. Disputa sei corse in piano non andando mai oltre il quarto posto, poi a tre anni viene destinata alle siepi e con discreti risultati. Vince due condizionate in siepi, più una terza in steeple (dove viene però distanziata all'ultimo posto) a Fointanbleu, Nancy ed Enghien, si piazza anche due volte in seconda posizione. A quattro anni conquista un quarto posto in LR a Enghien, in siepi. E' qui che Massimo Caimi, insieme al fido Gianmaria Travagli, decide di acquistarla. La cavalla debutta da controfavorita nel Pr.Scena, a Merano, il 24 giugno del 2007 ed è una corsa epica, perché a vincerla è nientemeno che il nordirlandese Paddy Aspell, il vincitore dell'ultimo Grand National Martell in sella a Many Clouds, sul ceko, scuola Masini e Kolorado, Moon Blade. E' una corsa segnata dalla presenza di scuderie straniere che vanno tutte ad occupare le prime posizioni con cavalli di importazione polacca. Cour de Rohan, irlandese un po' italiana ma dal nome francese, è quinta, prima tra gli italiani, davanti a un cavallo di nome Fanfulla allevato dal gentleman Marco Valerio De Sanctis, proveniente da Tagliacozzo che chiuderà qua la carriera agonistica.
La seconda uscita avviene ad Agosto col passaggio in steeple, ma una caduta pone prematuramente fine alla carriera della femmina che ha solo quattro anni. Caimi la destina in razza accoppiandola a Mujahid. Nasce così il primo cavallo allevato da Caimi. E' una femmina baia, ma non importa. Caimi le dona il nome di chi, molto probabilmente, gli ha regalato le maggiori soddisfazioni nel mondo dell'ippica ed ecco allora rispuntare fuori il nome North Bay che, tuttosommato, sta bene anche a una femmina. Del resto, qualcuno ha fatto anche di peggio, tipo mettere Ugo Fantozzi a chi maschio non lo era manco per niente, si racconta un errore nello spedire le buste... mah, ci verrebbe da dire che sarebbe bastato alzare la coda. Caimi fa appena in tempo a vedere nascere un secondo prodotto, da Denon (Baby Court il nome), ma più in particolare a veder debuttare North Bay proprio laddove ventitre anni prima sentì le urla di acclamazione del pubblico. Il premio è l'Anterselva che North Bay (la puledra) disputa con la quota al totalizzatore di 105 a 1. Arriva ultima nella solita corsa infarcita di tedeschi e cechi, anche se a vincere è un italiano, ma questa è un'altra storia. Ironia della sorte è l'ultima corsa disputata dalla prestigiosa giubba S.Ag.Al, quel bianco dalle maniche e dal berretto ornato da rifiniture viola. Di questa scuderia, per i doppi, ricordo un certo Saumarez, non lo stallone, ma uno steepler castrone e soprattutto, visto che si è parlato dei debutti di Paganessi con Lord Zino, il quasi bis centrato da Plinsky nel Grande Steeple Chase di Milano, diciott'anni dopo North Bay e con in sella l'ex gentleman Davide Travagli, a batterlo un certo Dzino.
North Bay, la femmina, ha comunque continuato a correre passando sotto i colori di Gianmaria Travagli , l'allenatore storico della Sagal, venendo preparata alla siepi dal polacco e appassionatissimo Henryk Grzywna, uno che vidi vincere la sua prima corsa in sella al pistolettiano Ronting con tanto di scarto finale (quel giorno c'ero anche io). A dispetto del nome altisonante però la cavallina non riscosse alcun piazzamento neppure nelle due prove in siepi. Sorte pressoché identica per Baby Court, fatta debuttare con Grzywna a Treviso, fatta eccezione per qualche piazzamento all'attivo con due terzi posto a Merano, in siepi per tre anni, quale migliore risultato. Ironia della sorte, Baby Court ha portato in pista per l'ultima volta, fino adesso, i colori di Travagli che ricordiamo vincitori nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) con Sopran Pinkas, edizione 2003, davanti a Come and Win, reduce dalla vittoria proprio del Pr.Whispin ovvero l'altro cavallo che vinse il G.P. Merano con in sella un gentleman (Donati). Quando si dice le stranezze dell'ippica...

Veniamo ora ai debuttanti 2015, dell'edizione Caimi. 3.000 metri il percorso, siepi per tre anni. Sei al via con duello Favero-Romano che schierano tre cavalli a testa. Favorito il numero quattro Panther Cat che sembra rispolverare antichi allori che riportano alla memoria un certo Cielo del Nord. Come l'ex Cieffedi poi passato al Paralupo, dopo la breve esperienza Colle del Papa, l'allievo di Nazzareno Marchetti, detto Lord Tiger, arriva dal secondo posto (Cielo del Nord vi trionfò) del Guido Berardelli (Gr.2), vinto di misura dall'imbattuto, in Italia, Misterious Boy, e poi dal quarto posto nel Botticelli (L) a nove lunghezze dal futuro vincitore del Derby Goldstream, corso peraltro dallo stesso Panther Cat  terminato al nono posto (Cielo fu sesto). Cavallo quindi di indubbio livello che non può che conquistare il favore del pronostico. Per Marchetti si tratta di un ritorno agli ostacoli, date le uniche apparizioni con Vis Roboris che ha debuttato nel Pr.Willipas ovvero il vincitore successivo del G.P.Merano vinto da Whispin, piazzandosi poi nella Corsa in Siepi dei 4 anni di Pisa e di Milano (Gr.3 e Gr.2), e gli sporadici Be Indian (due sole corse nel 2007), Borgo Pio (tre corse nel 2010) e Be Smart (cinque corse nel 2012). Un bravo per il coraggio nell'impegnare un cavallo del livello di Panther Cat in ostacoli, mi sembra che erano anni che non si vedeva una cosa del genere. Il debutto dei colori di questo proprietario è avvenuto a Roma, nel 2002, nel Pr. Brook, storico stallone grigio e in vecchiaia divenuto integralmente bianco, con Vignarolo, nome perfetto per l'occasione visto che il vincitore successivo di Willipas portava il marchio di un noto liquore che andava per la maggiore in quel di Pisa. Tra i migliori soggetti schierati in piano si ricorda Verbum (vincitore del Naviglio, HP Principale; e dell'Edmondo Botti, HP Principale) e soprattutto Spirit of Sport (vincitore del Botticelli, L; piazzato nel Daumier, L) e Step Up (vincitore dell'Alberto Giubilo, L; piazzato nel Divino Amore, L, e nei Primi Passi, Gr.3). Piccolo proprietario dunque, ma molto qualificato che passa dall'allenatore di Kespettacolo Candi a Raf Romano, con quest'ultimo che se lo prenota anche per la monta.

La seconda moneta se la giocano Triple Pursuit di Paolo Favero e Kamaran di Kurt Fekonia. Preferiamo di gran lunga il primo, così a sensazione, perché in piano ha fatto vedere cose interessanti come quando è giunto a tre lunghezze da Right Connection e due da Shocking Blu poi protagonisti in pattern race. Non parte battuto anche se nelle ultime due uscite è parso in regresso.
Kamaran come sorpresa. Dura per gli altri anche se faremo il tifo per Lady San Rossore, più volte omaggiata in questo blog e con una precedente giubba che ha qualcosa in comune con i preparatori del secondo North Bay. Arriva, giusto per esser in tema, dal Pr.Romanella di Livorno, cavallina in formissima negli handicap di minima invernali, tenta di ritagliarsi una nuova carriera. Per Basem Abdel Haq, ora solo allevatore, è un ritorno alle siepi, alla prima però nel tempio di Merano. La scuderia SPZ è al debutto assoluto, a loro vanno gli auguri della redazione.
Convincono anche meno gli altri due Favero, ma mai dire mai. Sarhaan dovrebbe esser preferibile a Devonian quest'ultimo con i colori di Richard Stampfl al debutto in siepi. Pastuszka e Derwin le rispettive monte.

Pronostico Mancho: Panther Cat, Triple Pursuit.

DEVONIAN
E' l'estremo outsider del CAIMI.
(Foto da faverostacoli.it)

In serata si segnala il rientro in piano di Mont Fort, nella prima di Livorno, il quinto classificato del Pr.Pirelli a primavera è il trentacinquesimo soggetto a tornare in piano dopo aver corso in siepi. Rientra a vendere montato da Polli, si spera solo da intendersi nominalmente. Zampogna ha corso alla grande la Coppa del Mare è il cavallo da battere, Rock my Soul l'alternativa.
Dunque prova da Cima Coppi per Montfort che porta il nome di un noto ciclista belga che corre per la Lotto e gioco del destino vuole che il numero uno, Localero, del quasi locale Giannotti (che è pisano, se non erro) ha più volte incrociato il destino con Cima Coppi, il cavallo però che figura partente sabato, a Varese, nel Pr. Pastorelli. La curiosità di questa corsa è che vede dichiarati partenti sei soggetti, cinque dei quali tutti vittoriosi nell'ultima uscita e il sesto, proprio Cima Coppi, che ha vinto nella sua penultima corsa. Dunque una prova ben riuscita . Per un epilogo da arco di trionfo sarebbe il colmo se vincesse Cima Longchamp con in sella l'ex siepista Walter Gambarota.  Ipotesi, peraltro, che non ci sembra affatto semplice.
All'ultima di Varese si segnala poi la presenza di Rum Dum, altro soggeetto apparso in siepi quest'anno e che corre con la speranza di un quarto/terzo posto.

Un breve cenno poi alla quarta di Livorno, Premio dedicato all'allenatore Maurizio Martelloni che ricordiamo, sui giornali, quale allenatore del cavallo di casa della redazione Bob, ma anche di Gold of Honour (a questo cavallo dedicherò poi un articolo) oltre che di un numero sterminato di soggetti tanto che da bimbo chiedevo sempre: "ma quanti cavalli ha in allenamento questo Martelloni?"
L'ultima vittoria ufficiale di questo allenatore risale al 1997, suo ultimo anno di attività, quando vinse a Livorno il Pr.Capraia con Jack Point davanti a Rainbow Scarlet e a quell'Executive Producer scuola Frank Sheridan che ricordiamo in siepi. Nei database, limitati di durata, le corse a cui questo allenatore ha preso parte, in soli sei anni sono state quasi 3.500 e tutte con elementi da battaglia, di campioni pochi, magari qualche buon cavallo e non certo, visto che abbiam parlato di Cima Coppi, Gianni Bugno, quanto piuttosto Marghine (vincitore in Hp Principali e del Pr.Pisa, L. Una vera e propria banca), El Mirage (vincitore in serie in HP Principali) dove però l'apporto di Michele Bucci non era secondario, credo, Mr. Loin, e anche un certo Loch Head di cui fu trattato l'acquisto da qualcuno che conosco, quando era scuola Botti (lo misero però in siepi).
Saranno in sei a ricordare questo allenatore locale (intendo in pista, fuori lo ricordano tutti), handicap di minima per femmine di quattro anni e oltre, tra questi anche la giubba che vediamo nella foto che apre l'articolo: in pista Luna Lunatica che non vince da un anno, Pr.Vincitori del Derby Irlandese dove quarto figura un certo Cianchino. L'ultima volta che corse a Livorno, un anno fa esatto, nel Pr. Federico Caprilli fece uno. Da allora 19 corse.

Altro memorial dedicato a una allenatore scomparso che ricordo, perché risultava quale allenatore di una piccolissima scuderia credo di Marina di Pisa che tentò, in maniera kamikaze, di sfidare le insidie di Merano con un palco cavalli di livello non eccelso. Si tratta del Memorial Domenico Cuttone, in scena nella serata di domenica a Corridonia, prova per gentleman e amazzoni, per tre anni e oltre sui 1750 metri.  La scuderia in questione era la piccola scuderia Galassia, giubba viola croce nera, che presentò a Merano cavalli come Il Baruffino montato da Ceciarelli, ma non il famoso Antonio bensì Vittorio, o Bravo Turk che era persino difficile portare a ultimare il percorso, figurarsi a piazzarsi, ma che nonostante questo tentarono di varcare l'ingresso della struttura dell'ippodromo Maia venendo dalla lontana Toscana con possibilità di piazzamento prossime allo zero.
Ricordo infatti certi commenti dell'epoca che venivano fatti. Di ben altro spessore l'agilissima Luc Fen, che era di proprietà di un barista di Tirrenia che l'acquistò dalla Lady M. Non corse mai a Merano, ma a differenza degli altri vi avrebbe potuto correre. Vinse tre volte su quattro sul campo, intendo in siepi (vinse più volte anche in piano ivi compresa una corsa tragica dove rimasero in pista due cavalli in un capitombolo a quattro sulla curva di fondo a Pisa, anche quella volta c'ero), chiudendo la carriera a Torino con un quinto posto nel Società Steeple Chase di Italia dove secondo si piazzò un certo Reckless William. Ritirata in razza non ha dato molto, suo figlio è uno degli ultimi siepisti che hanno portato in pista i colori che si vedono nella foto che apre l'articolo. I meriti dei successi di questa cavallina che regalò qualche soddisfazioni ai proprietari sono ricondubibili però ad altro preparatore (questo lo scrivo perché me lo ricordo). Credo infatti che Cuttone figurasse spesso solo nominalmente, essendo paragonabile a Martelloni. Anche lui, nei database limitati che coprono l'arco temporale che va dal 1991 al 1999, anno di cessazione attività, risulta presente in circa  4.600 corse. Numeri pazzeschi. Anche qua tanti cavalli da battaglia, campioni pochi. Plurivincitore comunque del Pr. Città di Corridonia con Vaigly Red nel '92 e Lucky Buchan nel '93. Le ultime gioie con Black Law (che è nel mio schedario, ex PMZ), Martufello, Starry Typhoon, Zlata Husa fino all'ultima vittoria con Trinity House nel dicembre del 1998 a Roma, Pr. Croda Rossa.

Sei al via con due cavalli con le proverbiali caserme in groppa: Sunray Spirit della Razza dell'Olmo con in sella Giulia Coccia, e Royalesce rispettivamente con 79 e 77 chilogrammi. Piccola curiosità, dei sei partenti solo due hanno vinto nel 2015 e per una sola volta. Sunray Spirit è alla sua ventunesima uscita in otto mesi e ha vinto a gennaio. L'altro ad aver vinto è Royalesce, a luglio nella sua ultima uscita. Tra i partenti anche Capitan America e Galaxy.

Buon week-end a tutti.

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