lunedì 9 maggio 2016

Vincitori Classici: LITTLE BRUV a cura di Matteo Mancini.

LITTLE BRUV (GB)
c.b 19.03.2011 

LITTLE BRUV
(Foto di Simone Soldani)


                                   Mr Prospector (Usa)
                                      Distant View (USA)            Seven Springs (Usa)   
 Observatory (USA)          (s. 1991)   
 (s. 1997)                        Stellaria (USA)                   Roberto (Usa)
                                      (s. 1986)                                       Victoria Star (Can)

                                                                               Groom Dancer (Usa)    
                                        Pursuit of Love (GB)          Dance Quest (FR)
Ailincala (IRE)                   (b. 1989)
 (b. 1998)                          Diabaig (GB)                     Precocious (Gb)
                                        (1991)                                         Silka (Ita)



Observatory (1997): Linea completamente americana per questo cavallo allevato nel Kentucky dalla Juddmonte Farms, considerato uno dei migliori figli di Distant View dal blasonatissimo sangue risalente a Mr Prospector. La linea immancabile di Northern Dancer nel sangue, quale bis nonno materno e quale quadri nonno paterno, sulla linea femminile. Due su due anche per gli stalloni americani Native Dancer e Nashua nonni di Mr Prospector, ma anche di Northern Dancer nel caso di Native Dancer e della madre di Roberto, per quel che concerne Nashua, a sua volta padre di Stellaria (madre di Observatory).
Khalid Abdullah il proprietario di Observatory, ma anche della madre Stellaria, spera subito di avere per le mani un campione. La madre è una velocista vincitrice in Listed Race, che ha corso in Inghilterra e negli Stati Uniti, madre dell'ottima High Praise vincitrice in Francia in Gruppo 2 e Gruppo 3 dai 2.400 ai 1.600 metri. Observatory viene affidato al trainer John Gosden. Disputa dieci corse, da due a quattro anni (nove delle quali in Inghilterra e una in Francia) toccando l'apice di 126 di timeform. Sei vittorie (1.200-1.800 m) e quattro piazzamenti per un totale di vincite prossimo alle 370.000 sterline (580.000 euro). Inizia la carriera a due anni in modo quieto, vince al debutto a Yarmouth, in classe quattro, categoria maiden e monta di Frankie Dettori, e si guadagna subito la candidatura per un Gruppo 2: Mill Reef Stakes a Newbury. I bookmakers lo danno 4 a 1, ma finisce ultimo e ritorna subito in classe 3 dove torna a vincere. Gosden lo manda a riposo in vista dell'Estate del 2000 dove il cavallo si ripresenta, a tre anni, cresciuto in modo esponenziale. Rientra con un secondo posto in Listed Race a Newmarket, con discreta quota di 12 a 1 e margine dal vincitore di una lunghezza abbondante. Non trascorrono neppure venti giorni e arriva la prima vittoria in pattern race. L'occasione si consuma ad Ascot, nel Jersey Stakes (Gr.3). Diciannove al via sulle sette furlong corrispondenti a circa 1.400 metri, ruolo del controfavorito di Monashee Mountain di mister Michael Taborche arriva dal quinto posto nella Dubai Poule d'Essai des Poulains (Gr.1) di Longchamp e da quattro vittorie consecutive in categoria Listed e Gruppo 3. Il sauro di Abdullah non delude e vince, mentre finisce solo tredicesimo il temuto avversario allenato da O'Brien. Secondo finisce un allievo di Richard Hannon, che abbiamo conosciuto quale allenatore di provenienza di svariati cavalli allenati da Favero.
Ad agosto è la volta di un secondo Gruppo 3 che finisce nelle vetrine di Abdullah: il Theo Fennel Lennox Stakes di Goodwood ancora sui 1.400 metri. Questa volta il cavallo da battere è il quattro anni Swallow Flight, plurivincitore in Listed Race. Observatory vince ancora comodo di una lunghezza abbondante, davanti di quattro al favorito, ancora con Kevin Darley in sella. Gosden alza allora l'asticella presentandolo alle Celebration Mile, sempre di Goodwood, Gruppo 2. Sono trascorsi ventidue giorni dall'affermazione sulla pista. Una prima variabile viene costituita dalla distanza che aumenta a 1.600 metri, ma cresce anche il valore degli avversari. Gli scommettitori eleggono Observatory favorito della prova ma il sauro viene piegato dal futuro stallone Medicean. La prova comunque è convincente e vale l'adesione alla corsa più importante fin qui disputata dal cavallo: le Queen Elizabeth Stakes (Gr.1) ad Ascot sui 1.600 metri, premio al primo di 317.000 euro. Dodici al via, con campioni del calibro di Giant's Causeway, favorito netto reputato imbattibile per la categoria, 11/10 sulle lavagnette. Pazzesco il rullino di marcia di questo figlio di Storm Cat che si presenta con nove vittorie (sei delle quali in Gruppo 1) e due secondi posti, in quella che sarà la sua penultima corsa in carriera. Tra i rivali più apprezzati figurano Best of the Bestes (vincitore in Gruppo 2, piazzato in Gruppo 1), lo stesso Medicean, Crimplene. Gli esperti considerano Observatory quale il settimo cavallo del campo su dodici partenti, ma resterenno sorpresi. Kevin Darley porta subito Observatory nel vivo della manovra in scia al battistrada per piazzare l'allungo decisivo ai 200 metri finali così da respingere l'affondo di Giant's Causeway di mezza lunghezza, con Best of the Bestes terzo a discreto distacco. Veramente eccezionale come direbbe Donato Cavallo. Gosden lo fa ancora riposare tenendolo lontano dalla pista per tutto autunno e inverno. Rientra a maggio per l'unica trasferta estera, in Francia, sul nobiliare impianto di Longchamp. Prix d'Ispahan (Gr.1), 1.800 metri, ruolo di favorito da 11/10. Arriva però una vittoria sofferta di corta testa su Hightori, tenace nell'inseguirlo fin dal via e nel piazzargli contro un arrembante finale. Un mese ancora di allenamenti in vista del 20 giugno, data in cui va in scena il Prince of Wales' Stakes (Gr.1) sull'ippodromo della regina, ad Ascot, distanza dei 2.000 metri (forse troppi per Observatory). Favorito è Kalanisi che deve vendicare la sconfitta patita da Fantastic Light nelle Tattersalls Gold Cup (Gr.1) disputate un mese prima. Sono questi due a calamitare il pronostico, seguiti dalla rivincita tra Observatory e Hightori. Quota superiore al 10 a 1 per gli altri cinque. La partita si risolve in un quadriello offerto dai quattro attesi. Hightori, terzo, concretizza la vendetta su Observatory, quarto, non lo imita Kalanisi che deve arrendersi ancora al vincitore Fantastic Light.
Carriera quindi interessante, vincitore di due Gruppi 1 e di due Gruppi 3, secondo in Gruppo 2. Soggetto da miglio abbondante, cresciuto nel rendimento col passaggio a tre anni e mantenutosi, se non ulteriormente migliorato, a quattro. Ritirato in razza nel 2002 presso la Juddmonte Farm, non ha impressionato in qualità di riproduttore, incrementando comunque il suo tasso di monta da 4.000 a 5.000 euro soprattutto grazie ai risultati offerti dal suo miglior prodotto, lo stallone Twice Over, vincitore di dodici corse in trentatrè uscite per un totale di vincite pari a 2.500.000 sterline (ovvero 2.866.000 euro) e un rating massimo di 125, vincitore di quattro Gruppo 1 in Inghilterra (due volte l'Emirates Airlines Champion Stakes, 2.000 metri; Coral Eclipse; Juddmonte International Stakes), oltre che di tre Gruppi 2 (uno in Francia e uno a Meydan) e un Gruppo 3, terzo negli Stati Uniti, a Santa Anita, in Gr.1. Interessanti anche le due sorelle piene African Rose e Helleborine, la prima vincitrice in Francia e in Inghilterra con l'acuto offerto sui 1.200 metri del Ladborkes Sprint Cup (Gr.1) di Doncaster che gli valse il 115 di rating (290.000 euro di vincite in totale); la seconda vincitrice in Francia in Gr.3 e L (164.080 euro). Di rilievo anche la femmina Violet, vincitrice in Gr.3 ad Ayr sui 1.200 metri, piazzata in Gr. 2 e L con un terzo posto in Gr.3 anche in Francia (178.900 euro di vincite). Quindi segnaliamo Sebastian Flyte, vincitore in Inghilterra e negli Stati Uniti, piazzato in Gr.2 e Gr.3, secondo classificato nell'Hollywood Derby (Gr.1), e l'italiano Sottone, degli allevamenti Rosati Colarieti, vincitore di dieci corse dai 1.200 ai 2.000 metri, infortunatosi in siepi dove Favero lo aveva indirizzato con grandi speranze in virtù delle vittorie in piano nei Criterium Labronico e in quello Varesino (entrambi L) e nel Premio Nearco (L), secondo nel Parioli (Gr.3) e quarto nel Primi Passi (Gr.3), ha chiuso la carriera a Siracusa.
Meno brillanti i figli che si sono segnalati in ostacoli dove Little Bruv, vincitore in Gruppo 1 e Gruppo 2, è l'acuto e si segnala dunque a livello internazionale nella scala riproduttiva di Observatory. Nei database inglesi risultano appena ventisei vincitori tra Inghilterra e Irlanda col record di vittorie, nove, riportate dal longevo Dark Energy, specialista degli hurdle (due vittorie anche nei chase) che ha corso in totale 101 corse in categoria di minima. Qualità livemente maggiore, ma non troppo, dalle parti di Sam Lord, cinquantacinque corse in ostacoli su un totale di settantaquattro, quattro volte vincitore in hurdle e una in chase. Il miglior prodotto però, Little Bruv tralasciando, lo si trova in territorio ceko col Vana Zarif, vincitore di due prove in steeple-cross in Repubblica Ceka e di una prova in siepi in Slovacchia, con il terzo posto nel Velka di Pardubice (L) a brillare. Di rilievo poi Valid Reason due vittorie in hurdle col quarto posto nello Sportingbet Intermediate Hurdle (L) di Newbury.  In Francia quale miglior prodotto in ostacoli si segnala Daewoo Ling, vincitrice di tre corse a reclamare per un totale di 42.700 euro, e un solo altro vincitore su cinque scesi in pista.

In Italia hanno corso poco meno di cinquanta figli di Observatory che si sono resi autori di prestazioni nel complesso mediocri. Soggetti per lo più impegnati in corse di minima, appena ventotto i vincitori su distanza, per lo più, dai 1.000 ai 1.600 metri. Poche le eccezioni col solo e già citato Sottone, tra i migliori prodotti in assoluto di Observatory, ad aver vinto oltre i 100.000 euro (178.000 per la precisione) e ad essersi piazzato in corse di Gruppo. Condivide invece con la sola portacolori de La Nuova Sbarra Piperita, vincitrice del Vittorio Crespi (L) e terza nel LXXVI Royal Mares (L), vittorie in pattern race. Questa Piperita presenta la caratteristica di essere una stretta parente di Little Bruv, infatti oltre a condividere lo stesso padre ne condivide anche il nonno materno (Pursuit of Love) cosa che la rende quasi una sorella piena. Ritirata in razza è madre di vincitori. Piazzamento da neretto anche per Davie's Story, secondo nel Campobello (L) e vincitore della seconda più alta somma (80.500 euro) conquistata in Italia da un figlio di Observatory, e per l'ospite tedesca Waldjagd quarta nel LXXVIII Royal Mares (L) di Milano e piazzata in Gr.2 e L in patria. Gli altri vincitori, tra i quali si segnala il record di otto vittorie marcato da Obst e le sette di Magica Lavinia e Maclura, sono tutti frequentatori di categorie medio basse.
Poco esaltante anche l'analisi dedicata ai siepisti, con circa dieci soggetti indirizzati ai salti, tra i quali lo sfortunato Sottone, e con Favero che sembra apprezzare i prodotti di questo cavallo nonostate i mediocri risultati. Solo due sono risultati vincitori: Little Bruv (terzo miglior cavallo in assoluto, per volume vincite, tra i discendenti di Observatory ammirati in Italia) e Fano (vincitore in categoria maiden). Mediocri gli altri tra cui ricordiamo i piazzati in categoria di minima Maratory, The Codger e Aligarth.

OBSERVATORY all'esterno respinge
il favoritissimo GIANT'S CAUSEWAY
all'epilogo delle QUEEN ELIZABETH STAKES (GR.1)
(Foto da news.bbc.co.uk)

Prima madre
Ailincala (IRE). Nasce in Irlanda il 28 febbraio del 1998 presso la Farmers Hills Stud, terzo prodotto della vincitrice Diabaig. Disputa 31 corse, da due a cinque anni, riportando 5 vittorie (1.500-1.700 m) e 12 piazzamenti per un totale di 35.600 sterline di vincite. Difende i colori di Peter Botham e viene allenata da Chris Wall per tutto il corso della sua carriera. Non si piazza nella quattro uscite a due anni, migliora poco a tre quando corre per nove volte riportando, quali migliori piazzamenti, due secondi posti in classe 6 a Warwick e in classe 5 a Brighton. Fin qui molto deludente. Nove volte in pista anche a quattro anni con la qualifica di maiden scrollata di dosso alla diciassettesima corsa in carriera. La tanto agognata vittoria arriva il 18 maggio del 2002, in classe 6, in quel di Nottingham. Riporta poi due secondi posti, sempre in classe 6 e classe 5, che ne fanno salire il modesto rating dal 59 di inizio stagione al 64 di fine stagione. Vive la sua parte migliore di carriera nell'ultimo anno di competizioni, a cinque anni. Arrivano quattro vittorie, di cui tre consecutive, in nove corse e un graduale incremento di categoria che porta il rating a salire a 88 con un miglioramento non certo atteso e una vittoria in classe 4 che porta Chris Wall ad azzardarla in due Listed Race, nelle ultime due corse in carriera, forse con la speranza di qualificarla quale fattrice. E a Brighton, a cinque anni, centra, addirittura da favorita al betting, un quarto posto nel Tote Exacta Virginia Rated Stakes (L), a mezza lunghezza dalla tre anni Itemise, poi seconda un anno dopo in Australia in categoria Gruppo 1. Un riscatto che le vale la destinazione a fattrice a partire dal 2005
Madre di sei prodotti, 3 dei quali vincitori.

          Take the Micky (2006, m.b.Beat Hallow (GB)). Allevato da Botham che ha investito 9.000 sterline per la monta e lo ha poi rivenduto yearling a William Knight per 13.650 sterline. Ha corso in Inghilterra 8 volte, da due a quattro anni, ottenendo 1 vittoria a Lingfield, classe 6, a due anni sui 1.500 metri per un totale di poco inferiore a 2.000 sterline di vincite e l'apice di 75 nel rating.
           Hat Full of Sky (2007, f.b Avonbrigde (GB)). Ceduta foal per 6.825 sterline e poi yearling per 8.500 sterline, ha corso due volte in Irlanda a due anni senza mai piazzarsi.
         Getabuzz (2008, c.b. da Beat Hollow (GB)). Genesi più cara per Botham che vede crescere di 1.000 sterline la monta di Beat Hollow, ma vede calare l'appetibilità del prodotto dalle 10.500 sterline da foal alle 7.500 sborsate da yearling. Ha corso in Inghilterra 45 volte, da due a sette anni, riportando 6 vittorie (tre delle quali in hurdle) e 18 piazzamenti (tre dei quali in siepi) per un totale di 46.000 sterline di vincite (la metà delle quali in hurdle). Vince per la prima volta a tre anni, ad Hamilton, in classe 6, sui 2.400 metri, ripetendosi un mese e mezzo dopo a Ripon sulla medesima distanza, ma in classe 5. Si piazza altresì in classe 3. Vince per l'ultima volta in piano a Doncaster, a quattro anni, in classe 4, con un rating di 82. Debutta in hurdle a cinque anni, in quel di Aintree, e vince le sue due prime corse sui salti a sei anni a Catterick e a Sedgefield, in classe 4.Vince la sua corsa più importante proprio a Sedgefield in hurdle in classe 2, guadagnadosi così la candidatura per un mai event di Haydock dove non si piazza. Chiude la carriera in regresso col rating in ostacoli che si sgonfia da 132 a 117.
          Smart Alice (2010, f.b. da Soviet Star (USA)). Botham decide di non spendere più di 6.500 sterline per la monta e vende il prodotto yearling alla Racingeight Partners per 10.500 sterline. 8 corse in carriera in Inghilterra, da due a tre anni, mai piazzata con l'imbarazzante rating di 46.
           LITTLE BRUV, see above.
          Calarules (2013, c.b. da Aussie Rules (USA)). 5.000 sterline investite per la monta e cessione da foal per poco meno di 3.000 sterline. Non ha corso.

Seconda madre
Diabaig (Gb). Nasce in Inghilterra l'11 aprile del 1991 presso la Farmers Hills, difende in pista i colori di mister Sinclair e viene allenata da Michael Jarvis. Disputa 11 corse, da due a tre anni, in Inghilterra riportando 1 vittoria (1500 m) in classe 4 a tre anni e 5 piazzementi per un totale vicino alle 7.000 sterline e un rating che oscilla da 77 a 80. Va in razza presso la Farmer Hill Stud, rivelandosi alquanto mediocre.
Madre di nove prodotti, sei dei quali vincitori.

          City Pursuit (1996, c.b. da Pursuit of Love (GB)). Ha corso 6 volte in Inghilterra da due a quattro anni senza mai piazzarsi. Ceduta a quattro anni per 450 sterline.
          Gabidia (1997, f.b. da Bin Ajwaad (IRE)). Ha corso 29 volte in Inghilterra e Irlanda, da due a sette anni, ottenendo 1 vittoria in hurdle e 8 piazzamenti (uno dei quali in hurdle) per 10.300 sterline di vincite. Viene acquistata a tre anni per 5.500 ghinee. Consegue la sua unica vittoria a cinque anni alla sua diciannovesima corsa, la sua quinta in ostacoli (debutta in questa specialità a tre anni, interrompendo poi la carriera per un anno e mezzo, dopo due mancati piazzamenti, per ritornarvi dopo due anni e mezzo), a Down Royal, Irlanda. Disputa le ultime due corse in carriera in piano con un rating di 33.
          Alincala, see above.
         Balmacara (1999, f.b. da Lake Consiston (IRE)). Ha corso 42 volte, da due a sei anni, in Inghilterra senza mai vincere e piazzandosi 6 volte per 2.800 sterline di vincite e un rating che ha toccato 34 punti.
        Niembro (2000, c.b. da Victory Note (USA)). Disputa 19 corse, da due a sei anni, in Inghilterra, ottenendo 1 vittoria (in hurdle) e 5 piazzamenti (due dei quali in hurdle), vince 5.500 sterline. A tali risultati devono sommarsi 5 corse nelle Point-to-Point con 1 vittoria e 3 piazzamenti. Ottiene la prima vittoria a tre anni, in hurdle, a Leicester, classe 3, quotato 25 a 1, una prestazione che arriva dopo quattro piazzamenti consecutivi in ostacoli dove viene dirottato per i pessimi risultati ottenuti in piano (rating 43). E' l'ultima prestazione degna di nota, arrivano sette non piazzamenti che portano a optare per le PTP.
            Wester Ross (2004, c.b. da Fruits of Love (USA)). Ceduto yearling alla pazzesca cifra di 26.250 sterline, a fronte della scarsa gealogia e delle appena 3.500 sterline sborsate per la monta. Disputa 64 corse in Inghilterra, da due a dieci anni, riportando 6 vittorie (cinque delle quali in ostacoli, con 4 in categoria chase) e 21 piazzamenti (15 dei quali in ostacoli) aggiudicandosi 50.000 sterline di vincite. Piuttosto mediocre in piano, pur vincendo a tre anni alla terza uscita in quel di Windsor, in Classe 5, sui 2.000 metri, per il resto corre altre 13 volte, da due a quattro anni, riportando tre piazzamenti in classe 5 col rating crollato da 78 a 63. Debutta in siepi nell'ottobre del 2008 con un terzo posto, in classe 3, ad Huntingdon non confermandosi in classe 2 alla successiva uscita. Si alterna per alcune corse tra hurdle e piane finché, nell'ottobre del 2009, a cinque anni, ottiene la seconda vittoria in carriera, la prima in hurdle, vincendo una maiden, in classe 4, a Uttoxeter con discreto margine. Viene ceduto per 12.000 sterline a Evan Williams che decide di provarloin Chase dove debutta nell'agosto del 2011 con una caduta sulla pista di Ludlow. Torna a vincere proprio su questo ippodromo, a sette anni, in chase, classe 3, ripetendosi due mesi dopo a Leicester. Le ultime due vittorie a nove anni, entrambi in chase a Newton Abbot e a Bangor in classe 4.
             Highland Love (2005, c.b. da Fruits of Love (USA)). Anche questo, come il fratello Wester Ross, si rivela stranamente appetibile e viene ceduto yearling per 15.750 sterline. Ha corso 55 volte, da due a otto anni, in Inghilterra, riportando 5 vittorie (una delle quali in hurdle) e 12 piazzamenti (cinque dei quali in hurdle) per un totale di 24.000 sterline. Frequenta categorie da classe 5 e classe 6, vince per la prima volta a tre anni a Chester sui 2.000 metri, raggiungendo la punta di 72 di rating come vertice, che lo porta a esser ceduto alle aste per cavalli in allenamento per la roboante cifra di 35.000 sterline. Il rating infatti crolla a 60 a quattro anni e a 52 a cinque quando vince la sua terza corsa in carriera sui 2.000 metri di Beverley, classe 5, bissata qualche mese dopo a Wolverhampton in classe 6 con risalita a 57 punti di rating. Debutta in hurdle circa un mese dopo, a  cinque anni, in una classe 3 di Whterby dove chiude terzo con quota di 40 a 1. Viene subito mandato a Cheltenham, 66 a 1, ma un ultimo posto lo riporta in piano dopo un'assenza dalle piste di sei mesi. Una serie di prestazioni poco convincenti fanno si che si riaffacci alle siepi nell'agosto del 2011, ma il cavallo va piano. E' secondo a Sedgefield, classe 4, nell'aprile del 2012 a 40 a 1 e vi vince, la corsa successiva, in categoria inferiore (prima e unica vittoria in hurdle). Nel proseguo ottiene tre piazzamenti in dodici corse, una delle quali in piano con rating precipitato a 48.
         Irish Eyes (2007, c.b. da Mark of Esteem (IRE)). Cresce la qualità dello stallone ma diminuiscono gli introti all'asta. Viene ceduto yearling per 10.500 sterline. Disputa 7 corse in Inghilterra, da due a tre anni, senza mai piazzarsi neppure quando dalle classe 4 scende alla classe 5. Chiude con un rating di 58.
           Scottish Lake (2008, c.b da Bertolini (USA)). Migliora ancora la monta, seppur lievemente, e il cavallo viene ceduto subito da foal per 8.400 sterline. Scende in pista in Inghilterra 23 volte, ottenendo 3 vittorie e 7 piazzamenti per la misera somma di 8.500 sterline di vincite. Si toglie la qualifica di maiden a quattro anni, dopo nove corse quasi tutte in categoria di minima, vincendo a Kempton in classe 6 e ripetendosi una settimana dopo sulla medesima pista ma in classe 5. Vince per l'ultima volta a Lingfield, classe 5 due mesi dopo, passando dalla quota di 61 di rating a punte di 78. Nelle successive nove corse non va oltre un terzo posto

LITTLE BRUV
(Foto Matteo Mancini).

Terza madre
Silka (ITA, 1980 da Lypheor).Ottiene 1 vittoria a due anni in Italia, nel 1982, e si piazza in nove occasioni con l'acuto offerto dal quarto posto nel Premio Eupili (L) di Milano sui 1.200 metri con un bottino di vincite di 5.589 sterline.
Madre di otto prodotti, sei dei quali scesi in pista e cinque di questi vincitori.

        Cluzo (1986, m.b da Sharpo (GB)). Prende parte a 13 corse in Inghilterra, da due a tre anni, ottenendo 2 vittorie (1.200-1.500 m) e 4 piazzamenti che gli fruttano 8.000 sterline di vincite. Mostra un interessante rating che oscilla da 79 a 85 grazie al tentativo, dopo aver vinto due prove di minima a tre anni, di tentare di scalare le categorie con un quinto posto in un Handicap Limitato di Newmarket. Viene ceduto in Macao dove continua a correre fino a sei anni vincendo altre tre volte, vincendo qualcosa come 16.000 ulteriori sterline, per un totale di 5 vittorie in carriera e 24.000 sterline di vincite complessive.
          Duggan (1987, c.b da Dunbeath (USA)). Corre in Inghilterra da due a undici anni per 71 volte, 10 vittorie (una delle quali in hurdle)  e 15 piazzamenti (una volta delle quali in hurdle) per un monte vincite pari a 33.900 sterline. Vince per la prima volta a tre anni sui 2.000 metri di Salisbury, bissando subito ad Haydock. Frequenta categorie di minima dove vince in altre due occasioni, sempre a tre anni toccando l'apice di 74 di rating. Corre 14 volte a quattro anni e vince in tre occasioni in classe 6 sui 2.200 metri ma con rating precipitato tra il 66 e il 57. Corre solo sei volte a cinque anni e viene ceduto alle aste dei cavalli in allenamento per 5.200 ghinee. Il 1993 lo vede in pista otto volte con un terzo posto come migliore piazzamento e rating finito a 41. Una serie di nove non piazzamenti consecutivi in classe 6 con rating precipitato a 28 spingono la proprietà a provarlo un hurdle, all'età di sette anni. Conquista subito un terzo posto al debutto, in quel di Ludlow, e vince di quattordici all'uscita successiva a Hereford in categoria di minima tornando a vincere dopo 25 corse e tre anni di digiuno. Non si ripete nelle residuali quattro prove in hurdle, viene così riproposto in piano giusto il tempo per vincere altre due corse, a otto anni, in rigorosa classe 6. Disputa l'ultima corsa in carriera dopo un'assenza di due anni dalle competizioni, quando era precipato a 22 di rating.
           Merchant of Venice (1988, c.b. da Precocious (GB)). Disputa 20 corse, da due a quattro anni, in Inghilterra riportando 3 vittorie (una delle quali in hurdle) e 7 piazzamenti (due in hurdle). Vince per la prima volta a tre anni in un handicap di Lingfield sui 2.000 metri e si ripete, dopo cinque mesi, a Southwell in classe 6 con rating che oscilla per tutta la scala del 50. Viene ceduto alle aste dei cavalli in allenamento nell'ottobre del 1991 a mister Tomkins per 12.500 ghinee. Debutta in siepi a quattro anni, vincendo subito a Southwell con un divario di quindici lunghezze sul secondo, non va oltre a un terzo e a un quarto posto nelle due restanti prove che disputa in ostacoli. Si aggiudica in carriera poco più di 10.000 sterline.
             Diabaig, see above.
         Armston (1992, c.s. da Rock City (GB)). Acquistato foal per 5.000 ghinee, corre in Inghilterra 10 volta da due a cinque anni, conquistando 1 vittoria e 2 piazzamenti per 4.000 sterline di vincite. Vince per la prima volte a tre anni a Southwell, in classe 6 con un succesivo secondo posto a Wolverhampton, medesima classe, che gli fa toccare l'apice di rating di 61 punti. Ritorna in pista dopo due anni di assenza per tre corse in cui non si piazza.

Quarta madre
Sazan (GB, 1974 da Weimar). Ottiene 3 piazzamenti a quattro anni in Italia, forse penalizzata da inofrtuni. Si segnala, in negativo, tra i peggiori prodotti dell'ottima riproduttrice Saigon nonché primo flop riproduttivo della stessa. Viene ritirata in razza presso l'Az.Ag. Colle Cardella.
Madre di nove cavalli, sei dei quali scesi in pista di cui cinque vincitori, tra questi segnaliamo:

           Silka, see above.
        Serasan (1983, f.b da New Model), Ha corso in Italia da tre a sei anni, ottenendo 7 vittorie e 26 piazzamenti in categoria di minima per un totale di 19.000 sterline. Corre spesso a Corridonia e Siena.
          Sanford (1984, m.s. da Northern Treat).  Ha corso in Italia 17 volte da tre a cinque anni, non ha vinto nessuna corsa (contrariamente a quanto si legge nei cataloghi inglesi), 6 piazzamenti di cui quattro a Siena, vince 1.850 euro circa.
           Shar Top (1987, m.da Midway Dancer (USA)). Non ha corso.
         Shefford (1988, m.s da Baby Turk (FR)). Ha corso in Italia 52 volte, da due a sette anni, cogliendo 4 vittorie, la prima delle quali a quattro anni in ascendente a Varese, e 23 piazzamenti (e non 20 come risultano nei cataloghi inglesi) per un totale di vincite ammontante a 25.000 euro. Subisce un infortunio a tre anni che lo lascia lontano dalle piste per un anno, ma non ne risente dato che conquista la sua prima vittoria alla seconda corsa dopo il rientro, a quattro anni, e bissa nel successivo impegno, entrambi in ascendente. E' uno specialista della pista di Varese dove riporta tutte le sue vittorie.

Quinta madre
Saigon (ITA, 1965, f.s. da Mossborough). Figlia di uno stallone generato da Nearco, viene inserita nei pochi manuali ippici quale "buona vincitrice". Ha corso in Italia da due a tre anni, cogliendo 3 vittorie (1.400-2.000) e 5 piazzamenti per un totale di vincite pari a 9.500.000 di vecchie lire incamerate nel biennio 1967-68. Vince il Premio Baggio a Milano, ed è seconda nel Regina Elena, terza nelle Oaks (Gr.1) e quarta nel Verziere.
Viene ritirata in razza dalla prestigiosa scuderia Aurora storica scuderia degli anni compresi tra il '40 e il '80 vincitrice, tra gli altri, di tre edizioni del Premio Pisa (Rockstone, Kiev e Weimar), due Grande Steeple Chase di Milano, due Corse Siepi di Milano, due G.P. Merano (col mito Cogne), due Corse Siepi di Merano e una Corsa Siepi di Roma, vincitrice poi del Derby di Roma e di molti altri gran premi. Fattrice dunque di punta dell'Az. Agr. Aurora della signora Bianchi Francesca, passando nel 1983 presso l'Az. Ag. la Bedizzolese.
Madre di sedici prodotti, quattordici dei quali scesi in pista e dieci di questi vincitori. Tra questi:

          Samarate (1970, m.s. da Donev (IRE)). Ha corso in Italia riportando 15 vittorie (1.400-1950) e 23 piazzamenti tra cui il terzo posto nel Premio Pisa (Gr.3)  e nel Premio Trenno (L). Vince 29.000.000 di lire.
       SUFFOLK (1971, m.s. da Pretendre (GB)). Ha corso in Italia 13 volte riportando 4 vittorie (2.000-2.400) tra cui il Derby di Roma (Gr. 1) e il Premio Gian Giacomo (L) a Milano, secondo nel St. Leger Italiano (Gr.2) e nel Premio Boschetti (L), terzo Gran Premio d'Italia (Gr.1) tutti a Milano. Vince in carriera poco meno di 60.000.000 di lire. Così "il Purosangue in Italia" ricorda il suo derby: "ha prevalso di un soffio, ma non sembra superiore a Wohlgemuth, al mezzofondista Mannsfeld e all'importato Ribecourt." Stallone.
        STRASBURGO (1972, m.s. da Reform (GB)). Ha corso in Italia ottenendo 12 vittorie (1.500-2.100) e 6 piazzamenti. Vince il Premio del Piazzale (L) e il San Gottardo (L) a Milano, terzo nel Besnate (Gr.3) sempre a Milano. Vince in carriera 26.000.000 di lire.
       SIERRA MORENA (1973, f.s. da Canisbay (GB)). Ha corso in Italia, per i colori della scuderia Aurora, da due a quattro anni, riportando 8 vittorie (1.400-2.000) e svariati piazzamenti in pattern race. Vincitrice del Premio Legnano (Gr.3) e del Premio A. Zanoletti di Rozzano (L), seconda nelle Oaks d'Italia (Gr.1), nel G.P. del Jockey Club (Gr.1), nel Lydia Tesio (Gr.2) e nel Premio Royal Mares (Gr.3). Vince 57.000.000 di lire. Ritirata fattrice, viene ceduta in Francia nel 1980 e da qui in Inghilterra. E' madre di Sierra Roberta, vincitrice in Francia in Gr.3 e piazzata in Gr.1, a sua volta madre di vincitori in pattern race; di Morespeed, vincitore in Francia in L, piazzato in Gr.1, stallone; Port Etienne, vincitore in Francia in L, pluripiazzato in Gr.2, stallone; Port Lyautey, plurivincitore in Francia in L, stallone; Port Saigon piazzato in Francia in L.
         Sazan, see above.
        Safsaf (1975, f. da Uppercase (USA)). Non reperiti dati. Fattrice di scarso successo in Italia.
        Sierra Leone (1976, f da Weimar (GB)). Non ha corso. Fattrice madre di Nimble piazzata in L in Inghilterra, a sua volta madre di Al Be Nimble vincitore in L negli Stati Uniti.
       Saigonet (1978, f.b. da Run the Gantlet (USA)). Ha corso in Italia a tre anni riportando almeno 1 vittoria. Fattrice di scarso successo negli Stati Uniti.
       Saimore (1979, f.b da Ashmore (FR)). Ha corso in Italia riportando 6 vittorie (1.400-2.000), piazzandosi quarta nel Premio Legnano (Gr.2). Fattrice di successo in Francia madre di Kim vincitore in Francia di due L in siepi sul tracciato di Auteuil; Black Tulip plurivincitrice in Francia in L e piazzata in Gr.2, madre di Devil River Peek vincitore del Vittorio Di Capua (Gr.1) e di tre Gr.3 in Germania, stallone, nonché di Tulipa vincitrice in Gr.2 in Francia e in Inghilterra.
       Sactch (1981 f.b da Thatch (USA)). Ha corso in Italia riportando 4 vittorie (1.400-1.800), secondo nel Premio La Novella (L) di Varese, terzo nel Premio Mottalciata (L). Vince 16.400 sterline.
      Zabrieskie Point (1982, m.b. da Ercolano (ITA)). Ha corso in Italia da due a sette anni risultando protagonista di oltre 6 vittorie in buona compagnia, discendenti milanesi.
       Sail Match (1984, f.s. da Ercolano (ITA)). Ha corso in Italia da due a quattro anni risultando protagonista di oltre 6 vittorie in categoria ascendente, per lo più a Varese. Fattrice di scarso successo.
         Saron (1985, m.s. da Ercolano (ITA)). Ha corso 4 volte in Italia senza mai piazzarsi.

Sesta madre
Savona (FR. 1952, f.b. da Sky High). Figlia di uno stallone generato da Hyperion. Ha corso in Italia vincendo il Premio Avv.Marangoni (L), terza nel Premio Royal Mares (Gr.3), nel Premio Livorno (L) e nel Besnate (L).
Madre di

          Saigon, see above.
          Surtees (genealogia non rinvenuta). Vincitore del Premio Trenno (L).
          Santa Lucia (1967, f.s. da Santa Claus (IRE)).

PIPERITA
Sorellastra per 3/4 di Little Bruv
Vincitore in Listed e Fattrice madre di vincitori
(Foto ippica.biz)

Commento di Matteo Mancini sulla genealogia di Little Bruv
Qualità sbiadita nel tempo per questo prodotto dalla nobiliare quinta linea materna risalente alla cavalla Saigon da Mossborough, diretto discendente dello stallone cardinale Nearco. Base scuola Az. Agr. Aurora che vanta illustri discendenti ma che nel ramo costituito da Sazan, prodotto fatto in casa dall'Aurora con l'accoppiamento con Weimar, portacolori di stamina della scuderia, ha perso il valore dimostrato dalla famiglia di origine. Sazan arriva come quinto prodotto di Saigon, il primo a deludere dopo quattro vincitori e piazzati in pattern race. Maiden in pista viene giustamente ritirata in razza, ma si rivela anche qua pessima. La sorella piena Sierra Leone, invece, genera una piazzata in Listed Race a sua volta madre di un vincitore in Listed. Silka, linea diretta di Little Bruv, è addirittura il miglior prodotto di Sazan con un quarto posto in Listed sui 1.200 metri, ma è anch'essa scarsa in razza così come le fattrici successive. La nonna Diabaig, che vanta un fratello pieno vincitore in hurdle, genera quattro hurdler di valore non eccelso per poi dare i natali alla tardiva Ailincala. Peter Botham, allevatore di Little Bruv, opta per un accoppiamento tra questa cavalla e Observatory ripetendo, non so quanto volontariamente, l'unione orchestrata in Italia dalla Razza del Sole per dare i natali a Piperita che condivide con Little Bruv il padre oltre che il nonno materno: Pursuit of Love. Dunque potremmo definire Piperita una sorellastra per 3/4 di Little Bruv. Nata nel 2006, Piperita è l'unico prodotto da Observatory, oltre Sottone, ad aver conquistato una vittoria in pattern race in Italia grazie al successo nel Vittorio Crespi (L) sui 1.200 metri. A cambiare tra i due sono le nonne materne discendenti, nel caso di Little Bruv, di Precocious e nell'altro caso del più quotato Last Tycoon. Più qualitativa la madre di Piperita figlia di una sorellastra di Polar Charge (piazzata in Gr.1).
Botham plasma così un prodotto alla ricerca di qualche punta di velocità, ma soprattutto di attitudine al miglio.
Nelle vene, soprattutto sul versante paterno, scorre l'immancabile linea di sangue di Northern Dancer (prodotto di Nearctic a sua volta erede di Nearco), quale bis nonno materno e quale quadri nonno paterno, sulla linea femminile dove compare quale padre del longevo Lyphard (abbattuto a trentasei anni, è stato il secondo purosangue inglese più longevo della storia dopo Bargain, deceduto a trentasette anni). Stallone presente anche sulla linea di Ailincala esaltato ancora una volta da Lyphard che compare nella quinta generazione di Little Bruv quale bis nonno di Pursuit of Love sulla linea paterna di quest'ultimo e quale nonno paterno di Silka. Dunque possiamo parlare di un Northern Dancer quattro su quattro, pur se remoto, e di un Lyphard tre su quattro. Ailincala è figlia di bis cugini che hanno come fonte comune dei prodotti 50% Lyphard nel sangue. Lyphard è stato uno dei maggiori eredi di Northern Dancer, nato in Pennsylvania nel 1969 è deceduto negli Stati Uniti nel 2005 dopo una prima parte di carriera da stallone in Francia. Ha generato lo stallone Rainbows for Life, stallone vincitore delle classifiche Slovacche (1999) e Ceche (1999, 2004, 2005 e 2006), Pharly, Al Nasr, Alzao e Dancing Brave.
Due su due nella genealogia di Observatory anche per gli stalloni americani Native Dancer e Nashua nonni di Mr Prospector, ma anche di Northern Dancer nel caso di Native Dancer e della madre di Roberto, per quel che concerne Nashua, a sua volta padre di Stellaria (madre di Observatory). Figura poi un due su due di Sing Sing, in quinta e sesta generazione di Little Bruv sul versante Ailincala.


LYPHARD
da Northern Dancer
è la comune base dei due cavalli che hanno dato
origine alla madre di LITTLE BRUV
frutto dell'accoppiamento di due bis cugini
(Bloodhorse.com)

La carriera di Little Bruv.
Nasce nel 78° giorno del calendario gregoriano, in corrispondenza dell'inizio dell'operazione militare Odissey Dawn contro il regime del colonnello libico. E' il 19 marzo del 2011, anniversario dell'assassinio Biagi per mano delle Brigate Rosse oppure del professore Guido Galli assassinato da esponenti di Prima Linea dopo una lezione all'Università di Milano nel 1980, ma ricorrenza anche dell'invasione dell'Iraq che porterà alla caduta di un altro dittatore arabo piuttosto che della incredibile e massiva protesta dei ciclisti che nel 1973 invasero il centro di Bologna per manifestare il proprio dissenso alla gestione del traffico urbano, non è dato ben capire se per assenza dei vigili o se per discutibili decisioni dei politici. Ma queste sono cose che non vanno a tangere l'inglese Peter Botham che, nella tranquillità della sua isola inglese, vede nascere dalla fattrice Ailincala il suo quinto prodotto. Piccolo proprietario, grande passione ma risultati degni di nota pochi, forse nemmeno quelli, verrebbe da dire nessuno. Inizia la carriera di proprietario nel 2002, nove anni prima della nascita di Little Bruv e proprio con la mamma di quest'ultimo. Sfoggia in pista una giubba fucsia con stelle viola. Ottiene un quarto posto in Listed proprio con questa femmina a Brighton, a cinque anni, nel Tote Exacta Virginia Rated Stakes (L). Cimyla uno dei suo migliori cavalli che poi va a cedere a Gary Tanaka quando sfiora i 106 di timeform vincendo in classe 2 a Wolverhampton e tenta la fortuna in Gruppo 3 a Lingfield. Una volta ceduto il cavallo ricompare a Hollywood per la carriera a stelle e strisce. Il cavallo migliore a difendere il fucsia stellato è però Fonysox un terzo posto a sorpresa (33 a 1), a due anni, a Newmarket in classe 2 quindi offerta faraonica e la cessione negli Stati Uniti dove avrà discreta carriera.
Il 2005 l'anno migliore, pur se con due vittorie tutte firmate da Cimyla e un qualcosa come 50.000 sterline di vincite. Il 2003 invece l'anno con più vittorie, cinque, e il maggior numero di corse dispuate, poco meno di una ventina ma vincite prossime alle 30.000 sterline. Corre solo in Inghilterra, quasi sempre in piano. Da qui il livello in forte calo. Botham decide di provare la via dell'allevamento e ha buoni risultati con Ingleby Spirit, soggetto allevato nel 2007 insieme al Barton Stud (sembra quasi uno scherzo se si cambia una lettera ciascuno per i due soggetti coinvolti in modo da trasformali in Burton-Gotham), protagonista di sei acuti per la Green Racing agli ordini di Richard Fahey estrinsecati in quattro vittorie in piano con punte di rating a toccare i 93 punti, funzionali a tale ragione  le ottime prove in classe 2 (vincitore in classe 3). Due vittorie, a completamento di sei, in hurdle conseguite in buona compagnia tanto da vederlo impegnato (da non piazzato) in Gruppo 3 a Chelthenham. Un buon soggetto, ma poc'altro all'attivo in casa Botham. Fa eccezione il terzo prodotto di Ailincala, Getabuzz, che vince in classe 2 in hurdle. Per il resto niente di che.
Ha la curiosa intuizione, potremmo dire intelligente o forse più verosimilmente casuale, di far accoppiare Ailincala a Observatory così da dar vita a un 3/4 di Piperita che in Italia ha vinto in listed. Ne viene fuori un baio che della femmina italiana ha poco o nulla da spartire, se non la genealogia.
Non abbiam dati che ci fanno comprendere se il prodotto passi o meno alle aste, ma riteniamo che il primo proprietario graviti attorno allo stesso Botham dato che risultano i medesimi colori di giubba, oltre al fatto che corrino per gli stessi colori anche i fratellastri Getabuzz. Il cavallo viene nominato con un nome che significa piccolo fratello inteso quale amico per la pelle e dunque Little Bruv che si pronuncia "Littel Brouv" e non "brav" come si sente spesso dire dai telecronisti italiani.
Il cavallo appare in pista a Thirsk il 30 agosto del 2013 per i colori della piccola Langham Hall Stud Three e il training di Tim Easterby. Riceve subito la quota di 50 a 1, in classe 4, sulla distanza del miglio. Giunge sesto ,a grande distacco dai cinque davanti. Viene declassato in classe 5 poco dopo venti giorni, a Beverley. Quota del 17 a 1, finisce ancora lontano dalla zona vincite, sesto a sei lunghezze dal quinto.
Di nuovo in pista dopo tre settimane, a Newcastle, medesima compagnia e medesima distanza, classe 4. Ancora fuori dai giochi, a distacco. Easterby lo azzarda sulla lunga distanza, sebbene la genealogia sembri sconsigliarlo, 2.400 metri per il rientro in pista, nel giugno del 2014 in handicap di minima a Beverley in classe 6. Si corre per poco più di 3.000 euro al primo, Little Bruv viene dato a 16 a 1, ma delude ancora. Vince il compagno di allenamento Chivers, non certo un fulmine di guerra, lui è invece ottavo. Inutile nascondersi, si tratta di un bel ciuchino, forse il peggior prodotto fin qui generato da Ailincala che per giunta non ha mai brillato da fattrice. L'handicapper inglese gli conferisce 49 di rating tra i peggiori della famiglia (75 Take the Micky, 61 Getabuzz, 52 Smart Alice) con un trend che lo porterà a esser il peggior tre anni nella prole di Ailincala.  Ancora in pista un mese dopo, questa volta a Nottingham addirittura sui 2.800 metri, sempre classe 6. Cambian le piste e anche le monte, ma non i risultati come confermano le crescenti quote che toccano il 35 a 1. A Beverley c'è però un segnale di ripresa, anche se si cala ancora di categoria con un handicap per maiden da 2.700 euro al primo addirittura sui 3.200 metri. Sono passati appena undici giorni dal precedente impegno, gli scommettitori eleggono Little Bruv quale favorito, potete immaginarvi la compagnia. Vince molto bene Kirkman, di sei davanti a tutti. Il nostro chiude terzo a due lunghezze dal secondo posto, salvandosi di una testa da Major Rowan. Per la proprietà arrivano i primi e unici 407 euro di vincite. Brutale l'handicapper: rating calato di quattro punti e che tocca il pessimo 45. Altre due volte in pista ad agosto, a Southwell e a Redcar, in classe 6 sull'All Weather. Nel primo impegno Little Bruv evidenza la poca attitudine alla lunga distanza. Finisce ultimo, sebbene sia favorito dal minor peso della compagnia, a 38 lunghezze dal penultimo e addirittura a 92 lunghezze dal primo. Notiamo secondo classificato un certo Bwindi, a mezza lunghezza dal vincitore, che giungerà in Italia di lì a poco, correndo per otto volte ivi comprese vendere a Treviso, piazzandosi una sola volta in una prova dell'impianto veneto da 1.083 euro al vincitore.
Cambia poco nel successivo impegno, corso sempre col miglior peso del gruppo. Arriva quinto a nove lunghezze dal quarto sebbene in pista ci sia un cavallo come Bentos Lad a cui era arrivato a due lunghezze nell'unico piazzamento inglese e che qua gli arriva davanti. Il vincitore, tale Modify (50 di rating), gli rifila una dozzina di lunghezze.
La Langham Hall Stud Three lo presenta, per disperazione, alle aste di Doncaster nel settembre del 2014. E' qui che Eros Ostanel, chissà per quale ragione, decide di comprarlo investendo 1.500 sterline per quello che ha tutte le caratteristiche di essere un gran brocco. Mondoturf arriverà, a posteriori dopo la vittoria del Grande Steeple Chase di Milano, a definirlo un acquisto intelligente. Sarebbe bello capire le ragioni di un tale giudizio. Dati alla mano, avendo il riferimento anche del confronto con Bwindi, Little Bruv arriva in Italia col crisma del ciuco, ma riuscirà a stupire, e come.

La qualifica italiana di LITTLE BRUV
colori Eros Ostanel, a sx
il grigio è ZAIMAN
(Foto Matteo Mancini).

Ostanel lo porta presto in terra di Toscana, insieme ad altri acquisti tutti, sulla carta, superiori. C'è il grigio Zaiman, che arriva da un allevamento importante ed è giunto vicino a una cavalla che si piazzerà in Listed in Irlanda, Laviniad; c'è l'unico figlio dello stallone americano English Channell a esser giunto in Italia, il musicofilo Sympathyforzedevil; ma ci sono soprattutto il già svezzato in ostacoli Intermath, 85 di rating in piano e vincitore in classe 2, e il pagato a peso d'oro Three Peaks, uno che in piano è arrivato davanti a un certo High Master e che di rating ha un buon 80. Buone scelte, qualcune anche ottime (come Zaiman che noi elogiammo fin dalla sua prima apparizione in pista, nonostante un'anonima performance agli occhi quasi di tutti). Little Bruv, probabilmente, viene preso per la morfologia, ma ha il ruolo del rimpiazzo ovvero del cavallo riempimento un po' come quando la White Star, del duo Gaucci e Andreotti (il presidente del consiglio, non un omonimo), prese Tony Bin (nome artistico, come ben sa chi conosce la storia ippica). Fatto sta che Eros Ostanel da poco patentato, ma fido di Favero, fa un buon lavoro. E' reduce da una discreta stagone, soprattutto grazie al vecchio Giant Hawk e a Notti Magiche, e parte subito forte a Pisa. E' il primo a fare meglio dietro al maestro Favero, che domina la riunione di inizio 2015. In verità vincono una corsa anche Josef Vana sr e Francesco Contu, gli altri due grandissimi del settore, ma un quintetto di secondi posti lanciano Ostanel sul secondo gradino del podio. Tra i cavalli scesi in pista si vede anche Little Bruv, anche se il più qualitativo si dimostrerà essere Relco Sud Ovest mentre l'unico vincente sarà il vecchio Giant in una pazzesca edizione del Chivas Regal con un Cornet Obolensky della Statek-Chyse, secondo, autore di un finale mostruoso esaltato da un fotofinish che immortala sei cavalli in una lunghezza con un coriaceo e mai domo Union du Bosc ripartito, a largo, e ritornato arrembante dopo sfuriata iniziale e calo in curva.
Torniamo però al protagonista di questo articolo. Si qualifica alla nuova professione il dì della prima riunione ostacolistica del 2015, a Pisa, nel giorno dell'epifania. Una galoppata con Zaiman seguita da pochi occhi indiscreti, tra i quali quelli della redazione. Poi il rientro e la prima uscita ufficiale nel Balorain, a fine gennaio. Corrono in parecchi, ben dieci. Ufficialmente è una maiden o vendere, in realtà si trasforma quasi in una debuttanti. Favero presenta quattro allievi. C'è il dispettoso Il Re Tritone, già ammirato in siepi e reduce da una caratteriale esibizione a Grosseto dove ne ha combinate di cotte e di crude, ma ci sono in particolare tre debuttanti che calamitano l'attenzione e dal valore medio di poco inferiore alle 9.000 ghinee, tra questi Solar Focus, che sarà un protagonista della stagione, e l'utile Constantine, su cui siede Bartos. Sono loro i favoriti, ma riceve grandi consensi anche un altro debuttante: il "livornese" Tramonto a Ivry, mai piazzato in piano ma apprezzato dagli scommettitori. Direte voi: è un altro ciuco che si adatta bene agli ostacoli... Non direi proprio, e a testimoniarlo non c'è solo il padre, un certo Montjeu, ma soprattutto la madre che ha generato una cavalla come Turfrose, vincitrice del Lydia Tesio (Gr.1) e dell'Archidamia (L), terza nel Regina Elena (Gr.3), nel Mario Incisa (Gr.3) e quarta nelle Oaks (Gr.1), Mica male, anche perché a interessarsi delle prestazioni è Yoshida, conosciuto in ambiente White Star per l'acquisto di un cavallino come White Muzzle che forse non avrà avuto cervello ma di certo aveva gambe. Il giapponese arriva in Italia e si compra la cavalla, potete immaginare voi per cosa... Si, certo, per i gran premi, pluripiazzata in Gruppo 2 in Francia e quarta a Longchamp nel Gruppo 1 Prix d'Hispahan che se cercate sopra troverete anche nel curriculum di un certo Observatory, ma c'è altro ed è facilmente intuibile, basti solo vedere poi i prezzi di vendite delle aste. Se vi sembra il biglietto da visita di Little Bruv, fate voi...
Vince questo Tramonto a Ivry in modo prepotente, con una dirittura d'arrivo che lascia a bocche aperte. Ritmo moderato anche perché lo scatenato polacco Sopran Pokeer e la matta Fata Birichina vengono tenuti a freno dai rispettivi interpreti. E' allora il gruppo Favero a scandire i tempi di gara, fiinché questo Topeeka non si scoccia e prende il comando delle operazioni, e quando lo fa poi non ci sono scuse o richieste di sorta, tende al tabula rasa (celebre vincitore del Merano). Maceli sembra quasi non scomporsi, un po' come se fosse alla guida dietro al suo caro volante. Ancora non lo sa ma è alla sua ultima vittoria in Italia. "C'è solo da andare di là per andare alla casa" dice Marannini, che qua non esagera la portata del commento. Il baio scuro rifila 12 lunghezze e mezzo al secondo, in modo comodo e senza recriminazioni di sorta per gli avversari. Dalle inquadrature delle telecamere si vede anche uno spettatore che urla e si sbraccia quasi ci avesse puntato l'intero conto in banca. Grande euforia collettiva, c'è persino chi parla di possibile candidato al Gran Premio Merano. Il sottoscritto corre a lunghe falcate per immortalarlo al rientro. Enrico Querci parla, per una volta condiviso da chi qui scrive, di una stella nascente. E Little Bruv? Sarà disperso per la pista... direte voi. E invece no, quelli sono Carioca Black della scuderia Di Dio e un deludentissimo After the Goldrush, il più pagato tra i Favero. Il piccolo fratello è autore di un'ottima prestazione, 10 a 1 lui e Zaiman (seguito con cura, dalla tribuna, dal sottoscritto) sulle lavagnette dei bookmakers con la certezza che, in assenza del grigio, la quota sarebbe ulteriormente lievitata. Il baio, insieme a Solar Focus, emerge dalle retrovie con un finale notevole e va a prendere il secondo posto davanti al più blasonato avversario che ha nel proprio albero genealogico un certo Sholokhov sulla linea femminile. Mica Kazzi, piuttosto il padre di Marinas il secondo del Merano di Kazzio. I due piegano nelle ultime battute uno stoico Il Re Tritone, alle ultime esperienze in ostacoli prima di ricomparire in terra di Sicilia.
Noi commentiamo con una frase, in riferimento al rapporto prestazionale tra le piane e gli ostacoli, che per Little Bruv sarà profetica, anche se non ci riferiamo a lui in quell'occasione, bensi al mai piazzato Tramonto: "Le corse in siepi sono un'altra cosa..." Questo è vero, ma ci sono sempre dei parametri che non si possono ignorare e Tramonto a Ivry ce li ha tutti, assai meno l'Ostanel che ha fatto bene, ma attenzione: non finisce mica qua...

Intanto la scuderia Ostanel, a poco a poco, si sfalda. Non sappiamo dire se per libera scelta o per costrizione. I primi a passare di colori sono Zaiman e Sympathyforzedevil che fanno dapprima tappa presso il signor Santamaria e il trainer Riccardo Santini, poi emigrano in Sicilia. Eros Ostanel cede tutti i suoi effettivi mantenendo i soli Notti Magiche, che passa comunque a difendere i colori Trevisan, e Three Peaks ceduto a Cantoni ma mantenuto in allenamento. Little Bruv è uno degli ultimi soggetti a lasciare le scuderie Ostanel. Si rivede a Milano, poiché Ostanel gli preferisce Relco Sud Ovest nel main event per quattro anni della pista toscana.  Il baio delude nel Tatti Jacopo, nonostante Ostanel faccia scendere dalla Germania Cevin Chan per la monta. Forse disturbato dal pesante, il figlio di Observatory corre sui primi  incapace di cambiare passo all'attacco della diagonale breve. Chan lo richiama al maggiore impegno, ma quando capisce che manca la benzina giusta lo rallenta. Finisce sesto, dato per lontano da soggetti come Mont Fort e Mbhali che faranno davvero poco nel proseguo.
Resta lontano dalle competizioni per circa due mesi abbondanti per ripresentarsi nell'accademia degli ostacolisti, a Merano. Maiden o vendere, sui 3.300 metri in siepi, in categoria meno qualitativa rispetto alle precedenti esibizioni. Gli scommettitori però non sono convinti del potenziale del cavallo e fanno lievitare la quota a 27 a 1. Ostanel lo affida all'ex gentleman globetrotter Christopher Roberts. Noi di ippicaostacoli crediamo che il cavallo possa lottare per la vittoria e lo diamo in prima fascia insieme a Prova a Prendermi (che vincerà la prova) e a Moqorro, suggerendo così agli eventuali scommettitori un'accoppiata da alta quota. Il terreno questa volta è molto più scorrevole rispetto all'esibizione lombarda, Roberts opta per una strategia più attendista tenendo il Bruv appostato in coda a qualche lunghezza dal gruppo. C'è poi un'altra novità: Ostanel manda in pista il cavallo con un vistoso cuffino giallo. Sul salto della siepe che porta alla dirittura di arrivo, Little Bruv è ancora ottavo mentre davanti Dominato e Prova a Prendermi si giocano la vittoria. Il tratto piano finale vede però l'Ostanel prodigarsi con grande volo esterno e pervenire sui due contendenti, a velocità superiore, per chiudere a mezza lunghezza da Prova a Prendermi (accoppiata incassata dai frequentatori del blog) e davanti di una testa a Dominato. Ostanel può recriminare per l'assenza di una decina di metri in più dato che il suo allievo avrebbe altrimenti vinto questo premio da 4.250 euro al vincitore.
Una prova convincente dunque che porta Ostanel a dichiarare partente il cavallo, una ventina di giorni dopo, in una novices sui 3.300 metri. La categoria è abbordabile, la quota scende a 5 a 1. Dirk Fuhrmann, chiamato a sostituire Roberts, mutua la strategia del collega. Favorito della prova è Dominato, già battuto da Little Bruv. Lo schema di corsa vede una decisa front runner, Germipola, cadenzare a buona andatura, rilevata poi dall'altrettanto deciso Sentimentodarcadia. Il "nostro" si tiene in ultima posizione del gruppetto dei migliori e pare non gradire il gran ritmo imposto dalla battistrada. Già all'inizio della dirittura opposta a quella di arrivo, Fuhrmann deve lavorare di mani e di frusta. Il cavallo soffre, perde contatto dai primi tre per poi tentare di riproporsi in dirittura di arrivo dove torna a piazzare un buon speed conclusivo, a sufficienza per avvicinare Lord of the Nile e chiudere quarto. Una prova discreta, ma niente che possa far pensare a un futuro campione, anche perché i soggetti davanti sono cavalli da categoria medio-modesta.
Un mese dopo è di nuovo in pista a Merano, per l'ultima uscita con i colori Ostanel. Ancora una volta è protagonista in una maiden o vendere sui 3.000 metri in siepi. La prova è abbordabile ma ci sono Astro Benigno, che scende di categoria, e Alisios che sembrano di categoria superiore rispetto all'alfiere di Ostanel. Gli scommettitori però eleggono Little Bruv controfavorito, dal canto nostro presentiamo la corsa a questo modo, sempre sulle pagine del blog: Astro Benigno potrebbe tornare a vincere, anche se Favero gli preferisce Alisios. Per la terza moneta indico Little Bruv." Ancora una volta ci vediamo alla grande. Vince Astro Benigno di 18 lunghezze davanti ad Alisios, non perviene invece Little Bruv, solo quinto e questa volta dietro anche a Moqorro. Ancora una volta il ritmo è molto sollecito, Fuhrmann prova a tenere subito nel vivo della manovra Little Bruv, ma i risultati non cambiano. Il cavallo inizia a necesittare di esser montato a metà della dirittura opposta a quella di arrivo perdendo contatto da Astro Benigno e Alisios. Salta l'ultima siepe in quarta posizione all'inseguimento di Hurricane Mix. Furhmann si aspetta lo scatto finale, che però non arriva, anzi si materializza la sagoma di Moqorro che va a piazzare la testa davanti a Little Bruv soffiandogli la quarta moneta. Ostanel, forse, comincia a credere che il cavallo non disponga di grandi margini di miglioramento, e lo cede, nell'ultimo blocco vendite che vede protagonista la sua scuderia, insieme a Relco Sud Ovest e a Giant Hawk a Paolo Favero. Lo score italiano al momento è fatto di cinque corse, nessuna vittoria e quattro piazzamenti per un totale di 4.800 euro. Un po' poco, comunque non certo il biglietto da visita di quello che può definirsi un potenziale campione.

LITTLE BRUV
respinge KAZZIO nel
Grande Steeple Chase di Milano.
(Foto galoppoecharme.it di Daniela Carlotti).

Favero lo addestra per un mesetto e lo presenta a vendere, sui 3.000 in siepi, categoria quattro anni e oltre. Romis è il favorito netto della prova con Fantastico Daniele eletto quale concreto gustastatore. Il livello non è certo eccelso. Favero affida il cavallo all'irlandese Gary Derwin, subordinandolo a Moqorro. Inoltre gli toglie il cuffino e lo manda in pista con la giubba del comune di Marlengo, dato che la prova è valevole quale eliminatoria per definire i finalisti del palio dei comuni di Bolzano. Davanti va, come da consuetudine, Fantastico Daniele che sfoggia la giubba del Comune di Merano. Little Bruv avanza gradatamente dal cuore del gruppo alle prime posizioni e all'attacco della curva di Marlengo inizia a gravitare sui primi dimostrando di aver lavorato sulla resistenza. Derwin infatti non lo richiama mai al maggior impegno, se non quando va a piegare sulla curva finale. Entrato in retta di arrivo, Derwin lo porta sullo steccato opposto per offrirgli un riferimento e Little Bruv, insieme a Romis, piazza un deciso allungo che lo porta ad acciuffare il fuggitivo Fantastico Daniele ma non a sufficienza per battere il compagno di allenamento. Arriva così un secondo posto a vendere, dunque una prova deludente se si valuta in riferimento alla prospettiva di correre in pattern race.

Favero prova allora a mescolare le carte e spedisce Little Bruv in steeple in categoria di minima, maiden o vendere per quattro anni e oltre. Tra i partenti c'è anche il quotato Frolon, al rientro e in preparazione per il Merano. Qualora vincesse finirebbe per passare l'asta, difficile pertanto vederlo trionfare come suggeriamo nel pre-corsa. Gli altri avversari sono di livello assai inferiore, ma c'è la potenziale insidia del pesante. La consistenza del terreno non si rivela affatto ostile a Little Bruv che può andare a centrare, come da noi ventilato in sede di presentazione corsa, la prima vittoria in carriera di quattro lunghezze comode davanti a Crack Chichi (soggetto reduce dai cross di minima). Il cavallo dunque vince bene, ma non da netto dominatore. Bartos lo tiene in scia al grigio e poi gli scarica l'allungo decisivo dopo l'ultima siepe, tutto proteso sullo steccato opposto. Con questo misero curriculum Favero manda in pista il baio, che passa intanto a difendere i colori della trevigiana D'Altemps, nel Soc. Steeple Chases d'Italia, Gruppo 2. Una scelta che, all'apparenza, potrebbe sembrare suicida. La pensan così anche i bookmakers che bancano il cavallo 17 a 1. Tutti giocano il francese Prince Sumitas, presentato dall'asso francese Guillame Macaire, forte di un poker consecutivo di vittorie in Francia e Belgio. 12/10 la quota. La redazione opta per il controfavorito Tramonto a Ivry, vincitore sul campo, poi declassato, del Richard (Gr.3). Riceve gioco anche il cinque anni Monello, secondo sei giorni prima in una prova preparatoria alle spalle del discreto Alcydon Fan. Favero tuttavia va in giro ad affermare di credere in Little Bruv, al punto da esser convinto di aggiudicarsi il premio. Non a caso gli destina il fantino di scuderia Bartos. La fiducia incondizionata ci pare però poco condivisibile, quanto meno alla vigilia, e non siamo gli unici ad aver questo pensiero. Eppure avrà ragione Favero. Il cavallo vince a gran sorpresa la prova, da cui si estromette per caduta sulla fence Tramonto a Ivry. Bartos lo tiene in terza posizione calmo, mentre Prince Sumitas cadenza da riferimento per tutti coloro che vogliono batterlo in scia all'outsider Hurricane Mix. Sul talus il D'Altemps passa in seconda posizione col francese che lo tiene a tiro e così fino al regolamento dei conti finale. I due saltano insieme l'ultima insidia, ma nel tratto piano non ce n'è per nessuno. Little Bruv rifila due lunghezze abbondanti al più quotato avversario, terzo resta Hurricane Mix con Monello a distacco. Dunque prima vittoria da neretto per Little Bruv. La sensazione è che sia un numero destinato a non esser ripetuto, determinato magari da una giornata storta del francese, ma ci sbagliamo...

A novembre Favero ripropone il cavallo nel Lainate, condizionata di lusso milanese. Nonostante le polemiche della vigilia per l'eccessivo peso inflitto al cavallo, numero uno della scala, arriva un'altra vittoria con un campo partenti non trascendentale ma con l'AQPS A Ton Tour da battere e il discontinuo Ciro Vincenti chiamato a riscattare la brutta prova offerta nel Gran Premio Merano. Sui 4.000 metri del tracciato dello steeple milanese che prevede anche il salto dell'oxer grande non ci sono però sconti per nessuno. Né per il periziatore, che ci aveva visto bene, né per la variabile offerta dal terreno dato come colloso. L'andatura non è delle più scatenate, Bartos tiene calmo Little Bruv in pancia al gruppo, poi sul bull finch sfila A Ton Tour e saluta la compagnia. Il mezzosangue e Ciro Vincenti provano a inseguirlo, ma non hanno la forza sufficiente per ribaltare l'esito. Ciro Vincenti, addirittura, si pianta nel tratto piano e finisce quinto la prova. La D'Altemps vede così piovere altri 7.500 euro in cascina, determinanti per la conquista del terzo posto della classifica dei proprietari più vincenti nella stagione ostacolistica. Per Little Bruv arriva invece il meritato riposo invernale.

L'obiettivo a questo punto diventa il Grande Steeple Chase di Milano, vinto una sola volta in carriera da Favero. Inevitabile l'iscrizione nel preparatorio Durini, in scena il nove aprile del 2016. Little Bruv è il favorio netto, 18/10, nonostante non manchino rivali qualitativi, azzardiamo nel definirle il lotto quale il più qualitativo fin qui affrontato. C'è Tramonto a Ivry, seppur al rientro, il quinto del Gran Premio Merano Nando, il tedesco Falconettei e la prima scelta di Favero nel G.P Merano Company of Ring. Little Bruv paga il rientro, ma prova comunque a vincere correndo addirittura di testa. Entra in dirittura in vantaggio, ma alla fine cala e viene piegato dal non trascendentale Billy Silver che paga 16 a 1 al totalizzatore e che conquista la vittoria più importante della sua carriera. Eloquente il cronometro stoppato sul 5.12.80, tre secondi in più del tempo del Lainate sebbene si sia corso sul buono in luogo del colloso. Nel Grande Steeple Chase di Milano Little Bruv si prende la rivincita su Billy Silver e batte persino il vincitore del Grande Premio Merano Kazzio, grande favorito della prova ma a grave disagio sul percorso e più volte a rischio caduta. I due terminano vicini sul palo, con Bartos che riesce a salvare il primo posto dal ritorno del tedesco. Billy Silver finisce a sei lunghezze e mezzo.
Dunque un cavallo trasformato dopo il passaggio dalle piane alle siepi, ma soprattutto dopo esser stato impegnato sugli ostacoli alti da Paolo Favero che lo ha ereditato da Eros Ostanel. Soggetto che sembra prediligere le andature più blande offerte dallo steeple chase, dotato di eccelso scatto finale, predilige correre di risparmio a  centro gruppo per piazzare poi l'allungo finale. Bene sia sul buono che sul pesante. Elegante sui salti, soffre gli schemi di gara solleciti.

Score in siepi: 6 corse, 0 vittorie, 5 piazzamenti
Totale vincite: 6.494.

Score in steeple: 5 corse, 4 vittorie, 1 piazzamento.
Totale vincite: 57.630.

Totale in carriera al 9.05.2016: 19 corse, 4 vittorie, 7 piazzamenti (di cui 1 in piano in Inghilterra), vincite 64.530.

PREMI IMPORTANTI VINTI:
- GR.1, Grande Steeple Chase di Milano, Milano, 8 maggio 2016.
- GR.2, Soc. Steeple Chases d'Italia, Merano, 26 settembre 2015.  

LITTLE BRUV
A sx Joe Bartos, a ddx Paolo Favero
(Foto galoppoecharme.it di Daniela Carlotti).

OMAGGIO D'ALTEMPS
Scuderia con esperienza quasi trentennale, originaria di Treviso, brava nell'occasione a investire, alla luce dei galoppi mattutini, su un cavallo che non era ancora esploso. Lunga la tradizione, dapprima stanziale e limitata a pochissimi elementi, in quel di Treviso, con cavalli quali York, frequentatore di categorie vendere in piano, e poi estesasi sul territorio nazionale dapprima agli ordini di Verricelli e poi di quelli di Favero. Un primo salto qualitativo nella seconda metà degli anni '90, dopo i primi successi ottenuti in siepi con Cure the King, grazie all'acquisto dello sfortunato Missionary Man, prelevato dai Verricelli e trasformato in un potenziale grande campione in siepi, vincitore del Tagliabue a Merano, e infortunatosi letalmente a Milano nel Berlingieri per frattura della briglia carpica. Una vittoria, questa nel Tagliabue, a fungere quale primo grande successo di scuderia giunto in un premio in cui l'arancio e giallo stellato trionferà addirittura per cinque ulteriori volte per un totale di sei edizioni vinte. Risultati apprezzabili poi con Sassamore. La scuderia vede poi un periodo di tentennamento con un'alternanza piane e ostacoli che vede diradare l'impegno nell'ostacolismo nei primi anni del nuovo secolo, quindi l'arrivo nel 2006 del grande Kandinskiy, probabilmente il cavallo del cuore per la scuderia, e il ritorno deciso alle origini. Questo cavallo vincerà sei pattern race trionfando nella Corsa Siepi di Merano (Gr.1), nel LII Vanoni (Gr.3), tre volte nell'Unire (Gr.3) e nel Creme Anglaise (L), piazzandosi poi nelle prime tre posizioni nella Corsa Siepi di Merano (Gr.1), nel G.P. Merano (quarto, Gr.1), nello Steeple Chase d'Europa (Gr.1), nel Soc. Steeple Chases d'Italia (Gr.2), nelle Staffe d'Oro (Gr.3), nel Richard (Gr.3), nel XXX Steeple Chase delle Capannelle (Gr.3), nel Grande Steeple Chase di Roma (L) e nello Steeple Chase di Treviso (L). Quindi nove pattern race vinte, comprese le due di Little Bruv e le già citate sei di Kandinskiy per un totale di 17 da considerarsi 18 pattern race vinte col Tagliabue di Missionary Man, così articolate: quattro Gr.1, un Gr.2, undici Gr.3  e due Listed Race.
Questi gli altri successi nel dettaglio che hanno portato la D'Altemps a esser considerata la terza potenza italiana nell'ostacolismo: Emozioni (Tagliabue, Gr.3), Meo (Staffe d'Oro, Gr.3), Tullio Ostillio (Tagliabue, Gr.3), Chic Anti Shock (Criterium Autunno, Gr.1), Romis (Tagliabue, Gr.3), Wiston (Corsa siepi dei 4 anni di Pisa, L), Astro Benigno (Tagliabue, Gr.3), Triple Pursuit (Criterium d'Autunno, Gr.1; Tagliabue, Gr.3).

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