venerdì 2 ottobre 2015

Presentazione 38° Giornata, San Siro, Milano.


NUOVE LUCI A SAN SIRO NELLA DOPPIA RIUNIONE OSTACOLISTICA: TRA NOVIZI E DEBUTTANTI SPUNTA DROUNAIS NEL RUOLO DI OUTSIDER.

A cura di Matteo Mancini.

Chiusa la riunione di Merano con la morte di Perfect Gentleman, a cui abbiam dedicato l'apertura dell'articolo di sintesi, con tanto di oscuramento delle corse della giornata del meeting (oltre che della Gran Corsa Siepi disputata da Thousand Stars), riprendiamo da uno dei due nostri protagonisti di Market Rasen di cui avevamo annunciato la cronaca e che vedeva in pista il duo Queen Alphabet e Gran Maestro (soggetti omaggiati nei due reportage pubblicati su queste pagine dedicati ai più vincenti) sceso in pista sabato scorso in Listed Race. Ebbene non parleremo di questa corsa, ma di quella tenuta oggi a Gowran Park, Irlanda, con il trait d'union offerto proprio da Queen Alphabet. Il fratellastro per linea paterna di Perfect Gentleman è stato difatti schierato nuovamente in Listed Race nell'evocativo Pat Walsh Memorial Mares Hurdle da noi ricordato, in sede di vigilia, nell'UK Racing Tipster Trophy, con tanto di auguri allo staff di Perfect Gentleman impegnato con due soggetti, gli unici della giornata dopo il ritiro di un altro partente. Per rendere ancor più evidente il tutto omaggissimo, prima della corsa, su facebook con il pezzo musicale di Christy Moore intitolato The Ballad of Ruby Walsh. Cognome quest'ultimo peraltro "storpiato" da un articolo di Cavallomagazine pubblicato nel post Merano.
Questa la nostra presentazione della corsa fatta il giorno prima della stessa, che veniamo a pubblicare per ragioni connesse al materiale albionico da almanacco in formato albo.
"Domani alle ore 3.30 irlandesi, a GOWRAN PARK, IRLANDA, CORSA NUMERO 4, nel PAT WALSH MEMORIAL MARES HURDLE (Listed Race) sette al via... C'è il jockey di PERFECT GENTLEMAN, in sella al numero sette WHITEOUT, il training è quello di Mullins, 10/11 la quota. 
Col numero 3, un fan del blog, QUEEN ALPHABET, nel ruolo di controfavorito a 5 a 1. Attenzione al numero uno presentato da Tyner, due vittorie di fila seguite da due cadute in gran premi, se sta in piedi è un pericolo per tutti, si tratta del ROCK Carrigmoorna, grossa incognita il rientro. Comunque viene da corse di Gruppo disputate da protagonista. Potrebbe essere la sorpresa.
Salto di categoria per il due DAISY'S GIFT, regolare in categorie minori, ma qua con avversari di livello superiore. Tre vittorie in carriera e tre corse non da vincitrice. Nipote di Dottor Massini.
Il numero quattro, SHE'S A LEADER, rientra da un anno ed è il soggetto a più alta quota Più appetibile il cinque Collen Beag, che salta però di categoria. Piuttosto regolare, è su una seconda linea. La monta è dell'altro Walsh, Mark. Tenta il salto anche Emcon, numero sei, che arriva da una vittoria. Whiteout di Ruby Walsh invece si presenta forte di due successi, l'ultimo peraltro a pari merito a DOWN ROYAL, in categoria non mostruosa. Lo ricordiamo però in pista nell'ottimo CONNACHT HOTEL (Q.R.) HANDICAP, 37.000 sterline al primo, con vittoria di Modem e presenza in pista di Eye of the Tiger e di Encrypted Message. Soprattutto però segnaliamo le sue quattro vittorie stagionali conseguite a Gowran, Punchestown, Bellewstown e Down Royal. 
Noi andiamo per Queen Alphabet, che ricordiamo omaggiata in ippicaostacoli.blogspot.it.
Pronostico Mancho: Queen Alphabet, Collen Beag e Whiteout."

Ebbene la signora Carmel Ennis schiera ancora il suo Queen Alphabet, da King's Theatre e A to Z, affidato alle cure di Peter Fahey. Il baio, nato il 3.3 del 2009, è alla sesta uscita stagionale dopo aver debuttato nel 2015 nel meeting del Grand National di Aintree nel Pr.ONE STOP ENERGY HANDICAP HURDLE riservato ai perfetti gentleman riders. Allora la vittoria della stella del cuore ovvero Astre de la Cour montato da Mullins, ma David e non William in un campo da ventuno partenti. Per Queen Alphabet un discreto quinto posto, seguito da un secondo quinto posto a maggio, in categoria inferiore, a Ballinrobe (IRE) seguita poi dalla vittoria a Down Royal (IRE), a giugno davanti di cinque lunghezze abbondanti da Collen Beag. Il rientro poi a settembre con un doppio secondo posto a Gowran Park, ma soprattutto, a sorpresa, a Market Rasen, nel RACING FX PRELUDE HURDLE HANDICAP, davanti a soggetti come Gran Maestro. La monta è quella del fido J.J. Burke. 
Il protagonista però non può che essere lo sfortunato ospite di Merano, Willie Mullins che schiera due pedine. La prima, con i colori giallo e blu a strisce verticali con maniche in giubba similar Sterli, è Whiteout di mister David Lawlor. Piccolo proprietario che dispone di questo solo cavallo. Mullins lo affida alla sua prima monta Ruby Walsh. I bookmaker lo eleggono favoritissimo della competizione. E' invece a quota di dieci a uno abbandondante Daisy's Gift per i colori del signor KING, altro piccolo proprietario che può disporre di ulteriori frecce ovvero Screaming Rose e Good Thyne Tara, entrambi vincitori nell'annata. Mullins affida il secondo allievo a un altro fantino che ha montato Perfect Gentleman ovvero Paul Townend. 
Gli inglesi tengono poi in considerazione Carrigmorna Rock della Old Fool Partnership, altra piccolissima scuderia, mentre noi andiamo a menzionare come scelta Collen Beag del signor Slattery, di cui ricordiamo anche Oscar' Swan, per il training di David O'Brien. Completano gli altri due.
Andremmo volentieri in cronaca, ma queste corse per noi non sono facili da reperire. La corsa però si risolve con un epilogo da favola all'insegna del Double Hurricane. Il duo griffato Mullins domina la prova con un epilogo serrato tra il favorito Whiteout e la sorpresa Daisy's Gift. Lotta in famiglia, con Mullins in tribuna che sussurra: "Si fa il primo e il secondo... uno, due ben assestato!" Daisy's Gift va a prevalere su Whiteout e Ruby Walsh. I due, sul palo, separati da mezza lunghezza.Vince il più vecchio. Otto anni per Daisy che ha chiuso a 13 a 2. Figlio di Presenting che ha corso pochissimo nonostante l'età anziana. Il debutto a sei anni, in piano, da favorito, nell'unica corsa disputata nel 2013 con passerella a Thurles, con in sella proprio Mullins, tra i battuti Grande Milan. Due corse in hurdle nel 2014 in categoria maiden, un terzo con Ruby Walsh e una vittoria con Townend. Quattro corse, con quella di oggi nel 2015, con apertura con vittoria netta a Kilbeggan con Ruby Walsh, che lo va a montare anche nelle due prove successive. Secondo, sfortunato, a Tipperary a luglio. Quinto il nove settembre, nella corsa più titolata fino a oggi, e quindi il salto di categoria azzardato da Mullins e premiato dall'esito della pista con Daisy's Gift che conquista la sua prima classica: una Listed Race. Non centra invece la quinta vittoria stagionale Whiteout.
Dietro ai due, a sette lunghezze, giunge il secondo Walsh della partita nel Premio Walsh, con Collen Beag con vicino Emcon. Deludono invece le alternative del campo. Il controfavorito Queen Alphabet, terminato a 4 a 1, chiude sesto a due e mezzo da Corrigmorna Rock, terzo cavallo del campo a 6 a 1 ed evidentemente non ancora in condizione. Ultima, a distacco abissale, She's a Leader.
Questo è quanto per la corsa ospite del meeting che ci permette di salutare la doppietta di Mullins con un ricordo a Perfect Gentleman, ben lieti di veder subito esaudire l'augurio che avevamo fatto all'entourage.

The Ballad of Ruby Walsh & Cowboy Mullins
subito a bersaglio grosso a Gowran Park.
Applausi da ippicaostacoli.
(Foto da sportinglife.com)

Si ritorna a Milano dopo la riunione primaverile, unico ippodromo ad avere il privilegio di ricevere il circus per due stagioni nell'arco dei dodici mesi canonici imposti dal calendario romano. Dunque Milano con la scuderia Milano che passa al terzo allenatore stagionale, manco il proprietario fosse Zamparini. Dopo Contu e Favero spunta Romano al training, in cabina di regia di una nuova proposta ovvero l'ex Dioscuri Rio Apache. Procediamo però con ordine con la classifica finale fantini sezione Merano. Joe Bartos stravince dall'alto delle sue ventisette affermazioni. Successo straripante per la prima monta Favero, con ventuno lunghezze di margine su Josef Vana jr, rimasto a sei successi sui cinque di Ale Pollioni. Poi un terno a braccetto costituito da Ivan Cherchi, Jan Faltejsek e U.F.O. Brennan che condivino quattro vittorie ciascuno. Tre successi per un poker composto da Raf Romano, Davide Columbu, Jan Kratochvil e Gary Derwin.
Si riparte allora con Milano con Bartos davanti di due lunghezze a Vana, sette a cinque il confronto sull'anello lombardo tra i due connazionali ceki. In terza ancora un trio con Ale Pollioni, Sylvain Mastain e Dirk Fuhrmann con due vittorie.

Si parte subito con una debuttanti per tre anni sui 3.200 metri in siepi. Pr. Monte Stella. Pronostici difficili dettati anche dal discreto campo di partenti. Otto al via. Tre per Favero, due per Romano, quindi Contu, Pugnotti e Cristiano Davide Fais che debutta in siepi nella stagione in qualità di 54° allenatore a sellare un cavallo.
Partiamo dal probabile favorito del totalizzatore: Keen Move, acquistato a luglio in inghilterra dalla scuderia Magog per 16.000 sterline. Prospetto, vista la somma sganciata, da inquadrarsi in un'ottica da potenziale sviluppo formato campione. Nipote di Montjeu, ha debuttato a Merano in un piana infarcita di ostacolisti mettendosi dietro di mezza Kamaran che in siepi ha tutt'altro che entusiasmato. La sensazione è che lo abbiano pagato caro. Dodici corse, mai vincente e in categoria tutt'altro che stellare sia in Inghilterra che in Irlanda. Lo rende appetibile la monta di Joe Bartos che lascia supporre la priorità nella scala di valutazione delle qualità stilata da Paolo Favero rispetto agli altri due compagni di allenamento. Tra questi figura il compagno di colori Lahent, prelevato a 10.000 sterline alla medesima asta. Si tratta del terzo prodotto dello stallone Makfi a correre in Italia. Ci pare anche questo pagato abbastanza dato che non ha mai vinto in cinque uscite, ottenendo come migliori piazzamenti due quarti posti a Epson e a Lingfield dove peraltro si è messo dietro Keen Move. Joe Vana Jr in sella, probabile seconda scelta nella testa dell'allenatore.
Colori di Paolo Favero sulle spalle del polacco Dominik Pastuszka della femmina Deira Miracle, acquistata in inverno a 7.500 sterline in Inghilterra. E' stato l'acquisto più oneroso sborsato, in quell'occasione, da Favero che acquistò anche l'interessante Devonian. E' una figlia di Duke of Marmalade, niente a che fare con lo stallone che generò Antezzate (era un omonimo ben conosciuto dalla redazione), ottimo stallone con diversi figli in Italia (uno su tutti Sound of Freedom) ma che dovrebbe esser al debutto in ostacoli, relativamente alla nostra penisola.
Deira Miracle ha corso una sola volta a Wolverhampton, finendo quarta a grande distacco dal terzo. Il cavallo che ha battuto però è quinto in Listed Race a Maisons Lafitte. Mi incuriosisce vederla all'opera.

Raf Romano propone un duo tutto italiano. La prima scelta è Rio Apache, battuto a giugno da Dream Japan che poi ha mazzolato anche Keen Move. E' secondo a vendere dietro a Lallo Benny, davanti a Mocerrati che si ritrova qua contro. Il curriculum non è esaltante, è sempre maiden, ma in linea con i Favero. Tourmalet è la seconda pedina, anch'essa maiden e incapace di vincere a vendere a Livorno. Recente acquisto della scuderia Eurosia che debutta nella stagione dopo un anno sabbatico, ma che ha mosso i suoi primi passi proprio con le siepi e agli ordini di Paolo Favero, con Splendido e Jazzix, debuttando proprio a Milano nel 2004. Ricordiamo il secondo posto nel Richard (G.2) con Splendido nel 2004, ma soprattutto quello che è forse stato il migliore cavallo della scuderia ovvero Corpus Iuris: vincitore dell'Ezio Vanoni (G.2) per dispersione, secondo nel Bocchini (L), nella Corsa Siepi dei 4 anni di Pisa (G.3), nello Staffe d'Oro (G.3) e nel Richard (G.3) del '05, ma in particolare autore di una storica doppietta nel Neni da Zara (G.3) accompagnato da Apricale e quasi ripetuta nell'Argenton (G.2), primo e terzo. Degno di nota anche Paris Drive vincitore del Vanoni edizione 2012 e piazzato nelle Staffe d'Oro e nel Neni da Zara. Tra gli altri siepisti, buonissimi ma non vincitori di classiche si ricordano Mr. Romeo, Principe di Galles (Corsa Siepi di Maia, L), Marco Umbro, Sandomierz e Scappa Michelino. Due righe poi per Paloma Varga vincitrice e piazzata in Listed in piano (Criterium femminile di Roma).
Dopo essersi tolte svariate soddisfazioni, quasi sempre con soggetti giovani, la Eurosia ritorna dunque in ostacoli dopo oltre tre anni di assenza, anni questi ultimi avari di soddisfazioni e caratterizzati da due vittorie in 27 corse.

Francesco Contu presenta Moncerrati, fratellastro del siepista Indovino, di proprietà di Di Gesaro che ne è anche l'allevatore. Sette corse, maiden. Ha corso a vendere. Columbu in sella.

Arriva dai prestigiosi allevamenti dell'Eledy Scocosita, sorellastra dell'ottimo galileiano Eppursimuove che in ostacoli muoveva abbastanza le gambe. La presenta Pugnotti per i colori della signora Scollo. Anche qua il livello è quello delle vendere (che ha vinto), ma ha grande genealogia. Potrebbe esser la sorpresa della corsa.

Completa il campo Zurbaran unico prodotto in Italia da Midships. Soggetto molto regolare negli handicap di minima, ha vinto un paio di corse ed è in buona condizione. Fais è un allenatore relativamente giovane, avendo debuttato con una vittoria Dagnente a Treviso nel 2009, con cavallo di sua proprietà. E' al debutto assoluto in ostacoli e non annovera grandi successi nella propria bacheca. La vittoria più importante l'ha ottenuta nel Pr. Tre Signori aggiudicandosi un bottino di poco superiore a 6.000 euro grazie ad Arabian Devious. Auguri d'obbligo e plauso per questa nuova avventura. Lo guiderà Ale Pollioni, i colori sono della piccola proprietaria Litta Modignani, scesi per la prima volta in pista nel 2004 con Barocco (quattro cavalli in undici anni) e che sono stati rapprestanti per due volte in cross country da Malachit per il training del leggendario Frank Turner. Ricordiamo poi il gentleman Alfono Litta Modignani che ha debuttato proprio in ostacoli, sempre nei cross, con Drake's Anchorage per i colori di Frank Turner, passando subito alle piane. Non corre da oltre otto anni, mai vincente in ostacoli, ha ottenuto 6 vittorie su 81 corse. Potrebbe avere quota interessante, ma non è da sottovalutare.

Come abbiamo visto è difficile fare pronostici. Non ci sono differenze evidenti nella scala valori. Proviamo per un trittico da quota stellare costituito da Scocosita, Deira Miracle e Zurbaran.

Meno criptica l'altra prova, sulla medesima distanza, ma per quattro anni e oltre. Si tratta del Pr. San Giorgio, maiden che suona da novices se non ci fosse anche il veterano Drounais, giunto all'undicesima corsa in ostacoli della stagione. Due cavalli su tutti: il problematico Pacchianillo, che cambia ancora monta venendo affidato a Jan Kratochvil; e lo scatenato front-runner Swilken che avrà Bartos a gestirlo. I due, pur avendo dimostrato difficoltà nel chiudere i percorsi, hanno mostrato grandi stralci di gara. Se non hanno problemi reciteranno il sicuro ruolo da protagonisti. Sono entrambi griffati Favero, il primo colori Scarpellini, e saranno accompagnati da due debuttanti in Italia recenti acquisti di settembre. The Alamo, pagato 5.500 sterline, ha già corso in siepi in Inghilterra con risultati tutt'altro che entusiasmanti tanto da esser riproposto in piano in categoria vendere. Non convince molto. Più interessante Third Strike, che tuttavia viene mandato in siepi con neppure un mese di allenamento. Ci pare davvero poco... In inverno ha inanellato un poker consecutivo di vittorie, probabile che faccia rodaggio.

Rientra da oltre un anno Mentore che riporta in ostacoli i colori di Don Viannei per il training della Marinoni. Pochissime chance di piazzamento.
Debutta in ostacoli Carresana, sorellastra di Chiaromonte, con la quale la Dormello Olgiata raggiunge quota sei nel numero dei prodotti destinati alle siepi, raggiungendo l'Antezzate in prima posizione. I colori sono quelli di Carioca Black, il training di Pugnotti. Ventidue corse non ha mai vinto, chance poche pure qua. Atteso a un miglioramento Craftmanship, secondo al debutto per una serie di vicessitudini favorevoli. Lo preferisco a La Tripolina. Drounais è invece l'esemplificazione equina dello scapestrato insofferente che cerca da anni la sua dimensione, ma non la trova mai. Se ci fossero le corse di trotto montato probabilmente farebbe anche quelle. Difatti ha corso in tutte le discipline possibili immaginabili. Non vince da gennaio e non ha mai vinto sugli ostacoli. Outsider.

Pronostico Mancho: Pacchianillo, Swilken, Craftmanship.


DROUNAIS. Se non è l'unico è
uno dei pochi ad aver corso nel 2015 in tutte le
categorie: fantini in piano,
gentleman in piano,
siepi dai Gruppi 1 passando per le vendere
e gli ascendenti; steeple, Cross... 
Petizione per il trotto montato?
(Foto Matteo Mancini).

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