domenica 18 ottobre 2015

Sintesi 39° Giornata Ostacolistica, San Siro, Milano + Speciale Cork.



TRA I CINQUE DELLA GRAN CORSA SIEPI DI MILANO SPUNTA IL SESTO CEKO. CORSA STREGATA PER PAOLO FAVERO.

L'incopiuto Chicago sboccia al di fuori della rosa dei favoriti ed è la sesta vittoria consecutiva di un cavallo allenato in Repubblica Ceka nella classica, la seconda per Josef Vana sr dopo il successo nel 2006. 

A cura di Matteo Mancini 

CHICAGO
Sesto vincitore consecutivo della Rep.Ceka
ad aggiudicarsi la GRAN CORSA SIEPI DI MILANO
(Foto da josef-vana.cz)

Chicago campione incompiuto, figlio di Montjeu, che ha corso anche in Arabia e che era considerato dal suo entourage riottoso e non facilmente gestibile, è dunque sbocciato nella corsa più importante della sua stagione. Perfetto come al solito il chirurgico trainier Josef Vana sr che lo ha preparato in modo graduale, senza frette e senza sbagliare programma, sorprendendo l'intero campo degli avversari. Il figlio Vana jr, protagonista di una brutta caduta sabato sull'ultima siepe che lo ha costretto a saltare il Pr. Aurora in cui avrebbe dovuto montare Thibodeau a cui avevamo dedicato l'apertura di articolo, è stato magistrale nell'interpretare la gara. Ha moderato alla perfezione Chicago, per la prima volta in pista con paraocchi australiani, andando a mettere in atto la c.d. classica falsa andatura, con un ritmo irregolare che potrebbe aver disturbato quelli che sulla carta erano i più blasonati avversari. In particolare ha creato le condizioni per compattare il gruppo in un fazzoletto, situazione che ha creato qualche difficoltà di spazio a Josef Bartos, rimasto imbottigliato all'attacco della piegata che immetteva nella dirittura finale. High Master, favorito netto alla caccia della settima vittoria consecutiva ma al primo confronto con gli anziani, è stato infatti costretto dal suo inteprete a interrompere l'azione e a riorganizzarsi. Qui Vana ha compiuto la mossa che si è rivelata decisiva per affrontare con più tranquillità le ultime battute di gara. Ha infatti sfruttato l'esitazione del rivale, affiancato anche dal compagno Sol Invictus, per accellerare in anticipo sui due e sul coriaceo Chiaromonte, sempre troppo macchinoso e tardivo. Più monocorde invece Nando, a contatto ma incapace di cambiare passo. Esitazioni sul penultimo salto per i due Magog, con Vana che si è ritrovato addirittura a impostare l'ultima insidia con calma, anche troppa. Il figlio di Montjeu, della scuderia Joly, richiamato da Vana, ha infatti avuto una grave esitazione, con il buon Josef accarezzato dal ricordo di Multiplier del giorno prima. Il binomio posticipava troppo il salto, con la conseguenza di andare sotto la siepe e centrarla in pieno, senza però cadere. Esitazione anche per Chiaromonte in forte risalita con Ivan Cherchi che passava dall'esterno all'interno di High Master e con un gran finale andava a battere di una testa il favorito allenato da Paolo Favero. Vicini gli altri due con Sol Invictus davanti a Nando

Vittoria dunque per l'ultimo cavallo del campo, 10 a 1, apparso comunque tonico a inizio settembre in categoria similare. Qua Vana ha fatto tutto quello che voleva, ha addormentato la corsa e ha gestito alla perfezione il percorso. L'esitazione finale poteva costargli cara, ma si tratta di un neo, del classico pelo nell'uovo. Grande vittoria dunque per questo soggetto che in siepi aveva vinto due volte sole: una a Limerick in maiden nel 2013 e una a Merano in discendente, entrambe per dispersione. Elogio infine per Vana sr che centra il terzo Gruppo 1 della stagione e che Gruppi... di fatto ha vinto tutti i premi principali e di maggior interesse storico, eccetto il Gran Premio Merano. Chirurgico e preciso come al solito, lo potremmo definire uno stoico perché mira sempre ai grandi obiettivi piuttosto che fare cassa puntando sulla quantità, esatta antitesi che ha negli epicurei l'esempio più proprio. Serietà e dedizione contrapposta a pubblicità e amenità sterili.

Buono Chiaromonte, che si conferma tra i migliori in categoria e ha la soddisfazione di battere High Master, il leader incontrastato nei quattro anni. Purtroppo per Ilenia Nero il cavallo è sempre macchinoso, tarda troppo a piazzare il finale e, alla fine della fiera, ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto. Comunque stagione da incorniciare con la vittoria nel Gruppo 1 storicamente meno importante, ma comunque gruppo 1, ovvero la Gran Corsa Siepi di Italia, e poi un secondo e un terzo posto nelle due prove principe delle siepi italiane ovvero Gran Corsa Siepi di Milano e Gran Corsa Siepi di Merano, entrambe corse con possibilità di vittoria. Per un piccolo allenatore come la Nero e per un piccolo proprietario come il Signor Ghiotti una grandissima soddisfazione, con tanto di giusti complimenti tributati dal parterre. Adesso, presumo, riposo in vista del 2016.

Buon terzo per High Master, forse sfortunato, cavallo giovane che saprà riscattarsi e comunque vincitore nell'annata di quattro Gruppi 2, oltre che di sei corse consecutive. E' il record-horse italiano in ostacoli quanto a numero di vittorie stagionali e quanto a premi vinti, se si esclude il montepremi bonus che si è aggiudicato il vincitore del Gran Premio Merano. Acquistato da Paolo Favero per poco più di 7.000 sterline un anno fa, ha senz'altro disputato una stagione da chepeau. Peraltro, come Chicago (in realtà più di lui), è stato una promessa incompiuta poi sbocciata in siepi con tanto di piante cannibali in formato Eddie Merckx. Chissà se in Inghilterra qualcuno si mangerà le mani sfiorando qualche ostacolo...

Stoico Sol Invictus in quarta, ha corso moltissimo, è tra i cavalli più vincenti della stagione, ha avuto anche qualche acciacco, si è parlato di problemi respiratori, eppure è sempre lì a vendere cara la pellaccia. Vincitore dell'ex Gran Corsa Siepi di Roma, Gruppo 1 ora svalutata perché si corre a Pisa, e della Gran Corsa Siepi di Pisa (L), è mancato negli appuntamenti più importanti, pur essendo sempre a ridosso dei migliori, il secondo posto nella Gran Corsa di Merano, tuttavia, rende la sua stagione senz'altro da ricordare e forse, addirittura, tra le migliori nella sua carriera. Non a caso è nella top five dei più vincenti della stagione.

Ha deluso un po' Nando che si era ben mosso nel G.P.Merano. Aichner ha scomodato il francese Alexis Acker, quasi in vena d'assonanza, al debutto assoluto in Italia e interprete quasi di un omonimo di quello che è considerato da molti il più forte vincitore del Gran Premio Merano: Pigalle. Ha infatti montato nel tempio di Auteuil, qualche anno fa, un certo A Pigalle capace di infliggere un pesante distacco al vincitore del Premio Whispin (celebre vincitore del Merano che portò al successo il primo gentleman capace di siglare una simile impresa, sarà bissato dal solo Caimi) disputato il giorno prima dell'odierna Gran Corsa Siepi di Milano, ovvero il "Contiano" A Ton Tour che gli arrivò oltre venti lunghezze dietro.
Acker ha tenuto sempre a centrogruppo il buon Nando, vincitore dell'ultima Gran Corsa Siepi di Cagnes sur Mer (L), tentando poi di andare all'attacco del battistrada. Il sauro poi però non è stato capace di rispondere all'accelerazione di Chicago ed è rimasto monocorde, pur chiudendo a contatto. E' piaciuto molto più in steeple. Saprà riscattarsi.

Dunque una corsa all'insegna del pochi ma buoni e tra i cinque partecipanti è apparso dunque il sesto cavallo ceko capace di vincere ancora a ripetizione la classica dopo il trionfo di Duce nel 2005. Appuntamento rimandato per Paolo Favero che continua a non vincere la Gran Corsa Siepi di Milano, ma è una questione di tempo.

Ci spostiamo a Cork, Irlanda, per seguire la corsa in cui sono impegnati due soggetti che avevamo adocchiato tempo fa. Il primo indirettamente ovvero Sizing Solution, con in sella Burke, giunto secondo all'ultima uscita in estate (14 luglio) del soggetto che avevamo sponsorizzato alle ultime aste di Tattersalls per cavalli in allenamento dove Favero ha acquistato undici elementi tra i quali The Alamo (segnalato anche da noi). Tra i due un divario di dieci lunghezze. Il secondo soggetto è Un Beau Roman, cavallo in allenamento da W.P. Mullins e montato da Ruby Walsh. Si tratta di uno dei quattro cavalli iscritti dall'allenatore irlandese per il Gran Premio Merano con scelta che poi vide Perfect Gentleman intraprendere l'infelice viaggio verso Merano. C'è anche Usa, montato dal secondo fantino del Gentleman ovvero Townend, di cui ne parlammo in occasione della corsa di rientro in Irlanda (a Tipperary, dove facemmo tre su tre di vincenti nella nostra ultima apparizione fantasma al Tipster Trophy) di Thousand Stars, impegnato a Merano ne La Gran Corsa Siepi di Merano. Ricordiamo, allora, la vittoria di Walsh, Mark però, su un figlio di Montjeu (il padre di Chicago) e di Crazy Volume, davanti a un allievo di Mullins, ma non quello sceso a Merano, bensì D.J. Usa chiuse davanti proprio a Thousand Stars, in quarta posizione.
Seguiamo allora l'esito della corsa che vede un fratellastro di Perfect Gentleman, per linea paterna, favorito a sei e mezzo. Si tratta di Crown Theatre allenato da De Bromhead e con Lynch in sella. Grande equilibrio poi con tre soggetti a sette e altri tre a otto, per un totale di tredici partenti. Questi gli ingredienti del Cork Racecourse Kinsale H´cap S´chase (Grade B) of €50000.00 4-y-o plus 2m. 1f. Chase, dodici elementi. McManus schiera Gentleman Duke e lo affida a Geraghty, soggetto pericoloso e infatti risulterà il vincitore per quella che si è dimostrata una competizione combattuta. Per Gentleman Duke è il bis in questo Gran Premio Irlandese, già vinto lo scorso anno per la felicità del trainer Moore. Edizione comunque molto combattuta con un poker di pretendenti alla vittoria racchiusi in quattro lunghezze. Il portacolori del magnate McManus ha avuto ragione sul favorito Crown Theatre e sul compagno di allenamento di quest'ultimo Tisamystery davanti al quotato A Decent Excuse. 
Deludente Un Beau Roman, fermato e strabattutto il 14 luglio da quell'Enjoy Resposibly da noi suggerito all'asta per correre il Merano con ambizioni di piazzamento. In quella corsa erano presenti anche Gentleman Duke, nono, Crown Theatre, undicesimo e il cavallo di Mullins che chiuse ultimo.
Ultimo sul palo, discosto Usa. Male anche Sizing Solution giunto a contatto, ma ottavo dietro all'allievo dell'altro Mullins, D.J., Fosters Cross.

GENTLEMAN DUKE
strabattutto da Enjoy Responsibly a luglio trionfa in Chase
in un Gran Premio di Cork
in corsa anche UN BEAU ROMAN
(Foto hripressoffice.ie)

Chiudiamo con le quattro ostacoli di Sabato di Milano con attenzione principale per il cross dilettantistico dove si è corso quasi più per la gloria che per il montepremi. Appena 1.200 euro al primo.
Tutto facile per l'ex Australia Crack Chichi con Pavel Peprna a girarsi a controllare gli avversari in dirittura d'arrivo col proverbiale "ma 'ndo annate?" L'esperto ceko, alla seconda vittoria stagionale, eletto a gentleman titolare di giornata da Paolo Favero (per l'assenza di Riki Belluco) è stato impeccabile nella strategia di corsa e ha corso con umilità, lasciando sfogare l'ottima Tiparlo, bravo Patelli per una volta, che ha scandito un ritmo di gara che ha piegato le resistenze di metà dei concorrenti. Peprna non ha voluto strafare e si è limitato a vincere nel più facili dei modi.
Bene Carminati, per la seconda volta nella stagione, che ha seguito il compagno di colori e il Favero con l'ex di quest'ultimo Napoli Molticolori, ben assestata per tutta la corsa in terza per poi piazzare l'allungo finale funzionale a battere il compagno di colori. Quarto il rientrante Galactic Sound giunto a un'incollatura dal podio col ceko Altenburger.
E gli altri? Male, malissimo... Anche se Annalisa Miotti conquista il secondo piazzamento consecutivo in carriera (quanto meno per quel che concerne il montepremi) col telecronista che va a dire "Dzacheron che si prepara per il suo consueto finalone"... Dove lo speaker abbia visto questi finali brucianti non è dato sapere. Peraltro presente anche Marannini in pista, ospite eccezionale, proprio lui che un tempo faceva lo speaker titolare della piazza, subito pronto a verificare le conseguenze delle varie cadute.
Crollato alla distanza, piegato dall'atroce ritmo di gara scandito dall'ex Paralupo, l'allievo di Giuseppe Satalia, Crissolo, che questa volta ha terminato il percorso anche se con brivido perché Stefani, che pure ha fatto condotta di gara parsimoniosa, ha visto accendersi la luce della riserva tanto che Dzacheron e addirittura Apres Moi lo hanno sfilato come Cornet Obolensky nel Chivas Regal, roba da vortici svernicianti. Ultimo, al grido: "calma, ragassi, calma..." il Paganessi con Green Danehill. "E che furia, c'è...? Godetevi il percorso, e come dice il proverbio: beati gli ultimi se si ripete l'esperienza dell'HERBIE, il MAGGIOLONE, nella COPPA D'ORO"

Curiosità per il Premio del Prato, condizionata per tre anni, dove Panther Cat ha mostrato le proprie qualità confermandosi al primo e avendo ragione di due coppie di avversari in rapporto di scuderia. Romano lo ha tenuto sui primi e all'attacco della diagonale breve lo ha mandato all'attacco senza dover poi faticare più di tanto. In pista le due novità Rio Apache e Keen Move, entrambi alla seconda esperienza in siepi, col primo a fungere da battistrada e il secondo che ha provato a insidiare il vincitore dando prova di un sensibile miglioramento rispetto al debutto. Deludente Sbarazzino in terza. Da segnalarsi la bruttissima caduta sull'ultima siepe di Multiplier, sembra senza conseguenze. Il Magog, in ritardo, rispetto agli avversari stava cercando di recuperare e forse avrebbe potuto recare qualche grattacapo a Sbarazzino per la terza.
Si attende il confronto Triple Pursuit vs Panther Cat per eleggere il miglior tre anni della stagione.

Sullo steeple, il Whispin, sul circuito impegnativo dei 4.000 metri centra la prima vittoria in Italia l'AQPS A Ton Tours che regala a Francesco Contu la sesta vittoria stagionale, due meno di Raf Romano. 5 a 1 la quota per il portacolori della Milano affidato a Davide Columbu.
La prova è stata caratterizzata da una lenta andatura, presto cadenzata da Kauto Sweety che, poco a poco, ha aumentato, braccato dal primo dei quattro Favero, Less Time con a ridosso A Ton Tours e Hurricane Mix. Proprio il Favero, con Pastuszka, è stato quello a imprimere l'aumento deciso di andatura a metà della diagonale lunga, subito seguito dalla coppia A Ton Tour e Hurricane Mix. Più tattico del solito, invece, Davide Satalia che non ha risposto all'affondo, tenendo Kauto in quarta così da avere benzina per il finale.
Non sono mai stati in corsa invece Ara Gold (solito andare in testa) e Alcydon Fan nei ruoli di favorito e contro. Col grigio che, a differenza del Vana, ha provato a presentarsi all'ingresso nella diagonale breve, tirandosi dietro il compagno Mighty Mambo rimasto sempre nelle posizioni di rincalzo.
A Ton Tour risolveva la partita sul penultimo salto scrollandosi di dosso il calante Less Time e controllando molto bene il grigio Hurricane Mix. Mighty Mambo e Ara Gold sfilavano Less Time sull'ultima col grigio però incapace di resistere al ritorno di fiamma di Kauto Sweety che, gestito con intelligenza da Satalia, riusciva a venire a prendere un quarto posto con bel finale.
Pessimo Alcydon Fan mai in condizione di intervenire. Non pervenuti Collar an Tie e il quarto Favero, Cape York, sempre in coda e in grossa crisi su numerosi salti.

Trentesima doppietta nell'Aurora, condizionata in siepi per 4 anni, per Paolo Favero che ha visto sfumare la sesta tripletta per una rovinosa caduta sull'ultima siepe del favorito Swilken, ancora giù sebbene abbia corso in pancia al gruppo.
Vittoria a gran sopresa per The Alamo e Ufo Brennan, con lo stallone High Chapparal che vince col terzo figlio su tre, dopo Signor Tiziano e High Master. Acquistato per 5.500 sterline alle recenti aste di Newmarker, The Alamo si è sbarazzato dello scatenato front runner iniziale Mentore al termine della diagonale lunga, marcato stretto da Pacchianillo, con Swilken lasciato tranquillo più indietro davanti ai poco brillanti Thibodeau (cambio di monta per lui: Pollioni al posto di Vana) e Dominato. I tre allievi di Favero, isolatissimi davanti, trainati da The Alamo e Brennan chiudevano la partita a metà dirittura breve con il battistrada intenzionato a salvaguardare la propria fuga. Ultima siepe in perfetta solitudine e lotta intestina, con Bartos e Swilken ormai in vista del leader, ma ecco materializzarsi il colpo di scena. Caduta rovinosa di Swilken e terza moneta regalata a Thibodeau, davanti a Dominato. Quinto successo per John Paul Brennan, il primo a Milano. Buona la sua stagione.

Da segnalarsi il duello in classifica fantini Bartos vs Vana jr con sette vittorie a testa e primo posto nella classifica di Milano in ballo, cosa mai accaduta quest'anno che ha visto il dominio totale di Bartos.

4.000 sterline
e partente nel G.P. Merano
MIGHTY MAMBO

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