sabato 6 febbraio 2016

NAPOLI E SIRACUSA, speciale ex ostacolisti


GLI OMAGGI AL TEMPIO DELL'OSTACOLISMO MONDIALE VENGON DAL PROFONDO SUD, COSì COME L'OMAGGIO ALLA TOSCANA

Napoli getta un occhio oltremanica ricordando le fence di Aintree, per Siracusa è vera passione Toscana. Per gli amanti delle statistiche: Bossa e Diana confezionano il 3 a 3, con la concessionaria Chimax a emularli in un epilogo da Starting Grid.

A cura di Matteo Mancini.

NUMBERSIXVALVERDE
vincitore del GRAND NATIONAL DI AINTREE
col copyright quasi omonino del proprietario di POLONSKI
vincitore dell'ultimo PALIO DI SIENA.
(Gettyimages.com)

A Cura di MATTEO MANCINI.

Week-end dedicato agli ippodromi del profondo sud che si apre con il responso negativo circa le analisi condotte sul cavallo Golden Down tese a verificare l'eventuale somministrazione di prodotti ritenuti dopanti. Il cavallo, lo ricordiamo, è deceduto a seguito di un'emorragia durante il palio di Buti disputato per i colori della contrada di San Rocco nella domenica di San Antonio Abate. L'esito delle analisi, condotte nei laboratori certificati di Settimo Milanese, ha escluso ogni pratica finalizzata ad alterare le prestazioni del cavallo ponendo così fine al mare di polemiche sollevatesi nel dopo batteria, finale peraltro non disputata anche per il sopraggiungere dell'oscurità, alimentate dagli articoli di giornali dai titoli roboanti, ma soprattutto dalle impressioni a caldo rilasciate da personaggi poco avvezzi al mondo dell'ippica. Quanto sopra per dovere di cronaca e rispetto per proprietari, comune di Buti e contradaioli, passiamo allora agli omaggi a Napoli e a Siracusa, con corse disputatesi sabato scorso.

Omaggi all'ostacolismo d'elite sulla pista partenopea che le siepi non le vede ormai da anni, scelta quest'ultima decisamente squilibrata a favore degli ippodromi del nord. Al momento, infatti, Grosseto costituisce il confine dell'ostacolismo europeo oltre il quale non è possibile incontrare prove dedicate a siepisti. Ecco allora che la giornata dedicata dall'impianto d'Agnano assume valenza speciale nel suo scrutare altrove e nel suo voler rendere omaggio a un mondo apparentemente lontano a quello della pista. Ricordiamo, peraltro, l'omaggio anche al Palio di Siena reso da Napoli alcune settimane fa con vari premi intitolati ai più importanti fantini di piazza del campo. E attenzione a Siena, perché a Siracusa si corre in giornata proprio il premio dedicato alla città toscana. Procediamo però con ordine da Napoli. In scena lo "speciale Aintree" col fiore all'occhiello costituito dall'ultima corsa del convegno, dedicata proprio all'ippodromo della periferia di Liverpool dove ogni anno si rinnova il rito del Grand National ovvero la più impegnativa e massacrante prova mondiale sui salti. Una mattanza capace di elevare i vincitori in puri eroi nel suo distendersi per 7.200 metri del tracciato inglese. Prima però della chiusura della giornata previsti anche i premi dedicati ad alcuni miti della prova. Si parte dal The Lamb (il primo cavallo grigio a vincere il Grand National) per proseguire col Numbersixvalverde, Mon Mome Don't Push It, rispettivamente i vincitori delle edizioni 2006, 2009 e 2010. Da rilevare, peraltro, che Mon Mome non era neppure un purosangue inglese, bensi un Autre que pur sang.

Partiamo con la cronaca eccezionale del Numbersixvalverde giusto per collegarsi dalla premessa Golden Down, erroneamente scritto dai giornalisti locali Golden Dawn, alla prova che ha visto vincere per la settima volta in carriera l'ex ostacolista Zaiman, il migliore tra quelli rimandati in piano nel 2015, a Siracusa, con corsa oscurata, per la seconda volta che ha visto trionfare questo grigio, dal portale di ippica.biz che ha pubblicato al suo posto una trottata di Palermo con vittoria di Tempra Breed, numero quattro, sul numero uno di The Best e allora noi, per parallelismo, ci orientiamo con il programma da GRAND NATIONAL in scena a NAPOLI con la cronaca da Ippicaostacoli.. Premio Numbersixvalverde dove in pista c'è la traduzione di quel Golden Dawn erroneamente scritto dai giornalisti.

2.000 metri, handicap per femmine... Partenza subito veloce con tre concorrenti che vogliono prendere la testa delle operazioni. E' Pilot per i colori Chimax che vuol stampare il miglior parziale in vista della Starting Grid finale in omaggio Aintree. Germano Marcelli, quello che ha vinto con un coast to coast con Armano Brown, però si lascia sfilare da Tubinga che sfonda a largo di tutti ben controllata da Porcu. Lady Kikka e Bridge Arabrab su una linea con lo Chimax, in coda, a distacco, Albadorata, col numero quattro, controlla tutti da lontano con fare tattico e nel ruolo che compete al favorito della corsa. 
Inquadratura frontale in campo lunghissimo con i cinque concorrenti che gradatamente si avvicinano verso l'obiettivo, lascandosi alle spalle una nube di polvere alzata dai fondali della pista. Niente di rilievo quando si piega verso la dirittura di arrivo, un'eternità per le dimensioni di Agnano. 
La rappresentante de Il pirata funambolo ancora a solcare nel verde mare della pista grande partenopea, cerca di mostrarsi ai fianchi la sagoma candida di Lady Kikka che Mezzatesta, celebre incontro ravvicinato quando vinse con un altro grigio in quel di Pisa, porta ai fianchi del leader. Pilot in scia al battistrada, più di fuori Bridge Arabrab trattenuta dall'interprete e in coda sempre Albadorata in giubba gialla e verde.
Prima delle intersezione delle piste c'è già lavoro per Porcu che deve spingere, Mezzatesta è minaccioso ai fianchi ancora ben in mano. Muove deciso anche Marcelli su Pilot in corda, all'esterno Bridge e in coda ancora Albadorata. Allunga decisa Tubinga, ma all'esterno perviene Bridge Arabrab con a rimorchio Albadorata. E' presto lotta a tre, con Tubinga in corda che comincia a vedere le luci accedersi davanti agli occhi... Bridge Arabrab a centropista e più all'esterno il volo di Albadorata. Ai ducento finali. Bridge Arabrab e Albadorata ingaggiano duello serrato... I numeri sono quelli di PALERMO della corsa di Zaiman censurata... Il quattro contro l'uno ma a ruoli invertiti...Albadorata, in altra lingua Golden Dawn, va su Bridge Arabrab e lo speaker non può che dire: "Albadorata di forza, prevale!" Quattro uno... come per la prova di Palermo che i poco attenti gestori di ippica.biz han deciso di montare al posto della vittoria di ZAIMAN. Poi Tubinga e Pilot...

E allora terza vittoria per il cavallo affidato a monsiuer Diana per il training del signor Bietolini, un prodotto della Capriccioli allevato e di proprietà del piccolo proprietario FRANCESCO DI LENA che ha debuttato da allevatore con una tale Moruccia nel luglio del 2007, roba da bagnine di Bay Watch dove e c'era anche l'ALBERO DI GIUDA, peraltro la ricordiamo schierata in un Bracci Torsi con la Yacht Woman beffata alla maniera di Andrea Doria nella siepi di giovedì scorso a Pisa. Colori invece molto più antichi. Carriera ultraventennale, la prima vittoria con Bateau Ball, nel giugno del 1994. Il premio più importante vinto è prerogativa registi di Batman, con Burton: 8.500 euro in una seconda maiden milanese. Soggetto quest'ultimo schierato anche in siepi, a Pisa, nella CORSA SIEPI DEI QUATTRO ANNI vinta dal nemico giurato di Dylan Dog: l'Allegri con Manacerace. Il sogno poi Ramitelli, vincitore di ottime condizionate (tra cui il PALMIERI, prova massacrante con 21 partenti col motoristico Final Lap stampato sul cronometro di un muso, nel classico urlo figlio delle vittorie più belle) e schierato in pattern race. L'incontro col giovane SOL INVICTUS nella debuttante intitolata a SUPERMAN, vittoria per il Dragoppo, il futuro campione delle siepi terzo, Di Lena settimo con Tierra del Aqua.
Il resto è storia recente...Albadorata nipote della CASA GIALLA (Jeune Home), 26 corse in carriera, con un inizio promettente. Il debutto vincente in una prova alle Cascine dal sapore livornese: Il Premio 4 Mori con tanto di Ballando al Buio per festeggiare con gli Stadio in bellabarba a Il Presuntuoso che è solo terzo, tra loro anche il futuro siepista dell'avvocato Schileo, quella del Dylan Dog, con il Bardo che cavalca le onde. Quindi la vittoria sfiorata nel Barcellona ad appena una testa da A Zampe Levate fino all'apice costituito dalla vittoria nel San Gennaro a tre anni, Handicap Principale da 9.350 euro, sfangando i 1800 metri, resi collosi dalle frequenti piogge, in 1.55.50 per gli amanti del trotto... Ancora un secondo posto in Handicap Principale, questa volta da 11.900 euro al primo, in quel di Roma, nel Pr.Perretti. Quindi una serie di non piazzamenti, complici ingaggi ardui persino in pattern race. L'infortunio a metà 2015, il rientro a dicembre con una vittoria, quella di oggi dedicata a un saltatore del GRAND NATIONAL, che mancava da due anni. E allora un plauso ad ALBADORATA e al suo entourage, cinque anni da Intikhab e da una femmina che è un'accozzaglia di colori (il giallo e il celeste, scuola delfini ma del mondo delle fiabe dato che il celeste è GRIMM) nipote del padre di quel MASTER scuola NERINO CAPON ricordato già oggi nelle cronache in diretta su facebook.

Doppio Basile invece nelle prime due corse in programma, ex fantino in ostacoli lo ricordiamo. Itinere e Senza Sudore i due vincitori, rispettivamente del 4 Miglia, 770 yard (la distanza coperta dal Grand National, ndr) e del The Lamb. Prima vittoria in carriera per il primo portacolori Chimax ad andare a segno in giornata sui 1.000 metri riservati ai tre anni. Vittoria di una testa su Bushalem e sul più quotato compagno di colori Chassis. I tre a giocarsela dopo buono spunto iniziale di Shadow of Line. Da segnalare il leggero scarto verso l'interno di Chassis, proteso all'esterno del trio e da seguire per la prossima.
Ancora 1.000 metri alla seconda, questa volta per adulti e in categoria vendere, e ancora un rapporto di scuderia per Basile. Questa volta a far compagnia al vincitore è El Panzer, un tardivo esponente (ha debuttato alla soglia dei quattro anni) allevato dalla famiglia Ponti che ne è anche il proprietario. E' un prodotto invece della famiglia Agrestini il vincitore che è legata all'allenatore del duo che scende in pista con il grado di favorito netto (1,37 al totalizzatore nazionale).  Soluzione di forza per Senza Sudore autore di una passeggiata da un capo all'altro. No Bull Baby e Apple Cream a completare il marcatore con posizioni mai in discussione. Scendeva di categoria Senza Sudore, schierato in tempi non lontani anche nell'ultimo Premio Capannelle, corsa che ha visto vincere e poi piazzarsi secondo in una successiva edizione Golden Down. Gli scommettitori non avevan dubbi e ne han avuto dimostrazione netta.

Dopo una vittoria a testa per Germano Marcelli e Manuel Porcu, entrambi per i colori Chimax, rispettivamente nel Seven years old and up (che indica i requisiti relativi agli anni che devono avere i cavalli per esser schierati nel National) e nel Mon Mome, con Dreamlifter (seconda vittoria in carriera) e il maiden Black Trudi, Samuele Diana aggancia Basile e lo batte per tre a due con una Starting Grid da urlo ad Aintree. Vediamo la cronaca di quest'ultima corsa, preceduta dal successo di Try Moon, reduce dal terzo posto nel Premio Aceto corso però da favorito,  nel Don't Push it che sembra quasi voler scherzare, in chiave ironia inglese, dato che dopo andrà in scena la Starting Grid. In quest'ultima corsa da rilevare il terzo posto, 40 a 1, dell'ex siepista Maratory ovvero la cavallina più volte impegnata in ostacoli nella riunione ostacolistica pisana del 2015. La femmina, passata sotto i colori del signor Di Corinto dopo aver perso il contatto con la Scala, ha seguito fin dal via il battistrada Liberiscatti, nella prova dalla maggiore distanza della giornata con i suoi 2.600 metri, e ha cercato di giocarsi la vittoria fino ai cento metri finali. Nulla da fare però al cospetto di Try Moon e Sibsagar emersi a centropista. Passiamo ora all'ultima prova della giornata. Handicap di minima, 1.500 metri per questo Premio Aintree, quattro anni e oltre. Partiti. Si corre sotto la luce dei riflettori. Vanno davanti in tre, si tratta di Callittis, Complicated Theme e Kalispera. Solo ques'ultima dimostra di possedere stamina all'ingresso in dirittura. Francesco Dettori la lancia in fuga, ma dal gruppo esce fuori il fucsia di Starting Grid che piuttosto facilmente supera l'avversario e va a vincere di due lunghezze e mezzo. Per la terza Key to your Heart regola la compagnia. Quarto finisce bene alla distanza Ragtimeband. 
Starting Grid, colori storici di Giovanni Matrullo, quinto successo in carriera. Un inizio promettente di attività, per questa quattro anni di importazione irlandese. La vittoria subito al debutto a due anni a Napoli, il quinto posto nel Criterium Partenopeo e la vittoria quasi da 10.000 euro nel Memorial Artina. Poi un infortunio e il declassamento a vendere e handicap di minima.

GOLDEN DOWN
Vincitore del Pr. CAPANNELLE
nell'ultima apparizione a Buti e con colori storici.
(Foto Matteo Mancini).

La cronaca sperimentale della giornata corse di Siracusa con premi interamente dedicati alla toscana limitrofa a Siena e alla città del palio per eccellenza.
Così abbiam commentato "in diretta" le corse da facebook, scherzando un po' e giocando a una sorta di tutto il nitrito minuto per minuto. 

"Attenzione scusa, prendo la linea dal Mediterraneo perché questa giornata in salsa toscana ha tutte le premesse per essere ricordata. Subito un risultato a sorpresa alla prima. 2.100 metri che non si schioderanno dalla memoria del vincitore. Nel Pontassievie, a parte il toscano mancato, complice un refuso, Pistonesi (quota paragonabile al più alto voto rilasciato in un esame universitario), vince l'ultimo soggetto del campo, di proprietà di un ridente Leonardi (Salvatore), ma soprattutto si registra la PRIMA VITTORIA IN CARRIERA per SORIN MOLDOVEANU. Per Moldoveanu, classe "un'estate all'italiana" essendo nato nel 1991, una vittoria da Hateful Eight essendo alla sua ottava uscita in carriera, fino a oggi un solo piazzamento nella Margherita chissà se scuola coniuge della conduttrice di forum, non è dato sapere... complimenti allora dalla redazione. Dal Mediterraneo un super coro, 3.300 la dotazione... non avevamo dato il nome del vincitore, lo diamo ora per i meno attenti, Super Coral, che torna a vincere dopo un'astinenza di due anni abbondanti, per questo fratellastro di Gilberto, non il Lord scuola Bianchi, piuttosto un vincitore a Leopardstown e da Leonardi a Leopardstown la costante è da re della foresta, linea allo studio con una fuga per la vittoria andata a buon fine ai danni di Deister e Tab Bien. A voi per la seconda.

La seconda non è vedibile su ippica.biz, come avevamo già indicato, per un macroscopico errore di regia. Vince comunque il pupillo del blog, dato peraltro su facebook nel giorno precedente dallo scrivente, stiamo parlando di Zaiman. L'acuto del figlio di Oratorio, il settimo in meno di dodici mesi, vale il primo sigillo in carriera per i recenti colori della signora Beatrice Pruiti Ciarello. Battuto di una abbondante il favorito La Chica Sensual. Non pervenuto l'atteso Kastini, rallentato a traguardo ancora lontano.

"Attenzione scusa, intervengo dal Mediterraneo, colori del cross country a trionfare agli antipodi di Merano... Il premio è la Sinalunga, prova per 3 anni, 1900 metri nel segno del Nerino, il Capon, proprietario del Master estrazione Maracanà, ha operato rimonta decisa all'inseguimento del tattico Formica su Teatro Greco fatto rifiatare prima della curva finale e superato da tre rivali ma capace di artigliare un quarto con recupero importante all'epilogo. Però davvero applausi per Box on Fire di Mark Anthony Cuschieri artefice di grande corsa, penultimo cavallo del campo, ma battagliero alla grande col fido Cannella in tardivo recupero esterno cadenzato da falcate da vincitore morale... Testa tra i due sul palo, con la centesima vittoria rinviata del Maltese volante, mentre chiude ultimo l'omonimo del cavallo che correva i cross, il Chirone, mai in corsa. Per il vincitore, di cui ricordiamo anche gli storici compagni di colore Ile de Paris e Amaly, Acrisio, prima vittoria in carriera. 3,48 piazzato Box on Fire è una grande quota da noi suggerita nel pregara con tanto di musiche di Hearts on Fire per chi vuol festeggiare con un Cafferty. E dalla postazione centrale è tutto...

Sopran d'oro si aggiudica il PREMIO SIENA dove mister one hundred è ancora buon secondo per una piazza, non quella del Campo dato il nome del premio, bensì del totalizzatore, che frutta qualche spicciolo essendo Derrochadora il favorito della prova. Una vittoria che sa di favola per questo Sopran, che non vinceva da quattro anni complice un'assenza di pari anni dalle piste. Una ripresa eccezionale operata dall'ex fantino Restuccia che certamente sarà fonte di special da parte della trasmissione Canter, un giusto omaggio per elogiare il recupero di un cavallo che sarebbe potuto sembrare finito... Ma attenzione, ancora un "buona la prima" perché il coast to coast di Sopran d'oro, in testa fin dal primo dei 1.100 di gara, garantisce la prima vittoria in carriera per il proprietario Calantropo Melchiorre, in pista nella giornata anche con Agent Hunt, roba da Ron Howard date certe risultanze dell'Aintree anche se più in linea col nuovo film di Tarantino nelle sale dal quattro febbraio, essendo quella dell'agente l'ottava corsa nella storia di Calantropo dunque atmosfere da Hateful Eight come i pretendenti del Premio Siena il cui responso della pista pare volere offrire un tributo alle 17 contrade di Piazza del campo, mandando infatti a riscuotere a buona quota (23 a 1) coloro che hanno scommesso sui numeri 1 e 7 in accoppiata secca.
Per gli amanti delle cronache tutto facile per Federico Bossa che ha gestito con superiorità Sopran d'Oro, avendo facile ragione su Great Sligo, brillante all'interno, ma poi battuto dal ritorno del top weight Derrochadora  piuttosto duro a trovare l'azione giusta sullo steccato opposto. 

Si, scusa studio... Prende la linea il campo principale del Mediterraneo in quello che potremmo definire il quarto d'ora del secondo tempo. Ostilità riprese all'insegna dei pezzi grossi, vince il Montepulciano, periferia senese dove fanno buono pure il vino, colui che accetta le sfide, che non incarna tuttavia la figura del bookmaker ovvero dello scrittore, piuttosto del cavallo che la Soc. All. da Clodia di Roma, appassionatissima di mezzosangue peraltro, ha pensato bene di dirottare a Siracusa in luogo della trasferta a Cagnes-sur-Mer che ha visto protagonisti due rampolli alle cure di Bietolini, che ricordiamo vincitore nella GRAN CORSA SIEPI DI PISA del pazzesco parimerito al primo. Per loro la prima vittoria stagionale, nella seconda corsa per importanza del montepremi della riunione. Battuto un ex  giacca fucsia scuola Paolo Favero che si sta dimostrando in forte recupero, stiam parlando di Comet Gray bruciato sul palo da Andreino qualche settimana fa dopo tentativo di fuga in curva. Oggi, per il grigio, cento metri in più per andare a casa, schema di gara ancor più deciso nel cercare la fuga da lontano e onore di aprire la scala della perizia con 63 chili sul groppone. Troppi per il portacolori della Golia, ancora una volta stampato a pochi metri dal palo da una progressione eccezionale di Challengeaccept, ma con la convinzione di poter rinnovare, nell'immediato futuro, la sfida all'avversario. Terzo, a distacco, Lady Tari. Quote popolari in favore degli scommettitori che hanno azzeccato la combinazione giusta.

FEDERICO BOSSA, qua con giubba ROMEO
protagonista assoluto nella riunione siciliana 
grazie a 3 vittorie e 3 piazzamenti sui sei ingaggi.
(Foto di repertorio di MATTEO MANCINI).


Idomeneo, scusa... Idomeneooooo per il raddoppio del Bossa. Il sauro risolve in mischia dopo una sfuriata sul miglio, è un muso non truccato a prevalere nella contesa sulla ex catanese Madame Mascara... si festeggia nella periferia di Pisa con I Mandorli in fiore del signor ideatore di Delium e dell'eccelso ostacolista Tergeste (cavallo allevato dal signor Bardi di Peccioli)... Per i piazzisti l'ottima quota, con vincita anche per chi abbia scelto il classico cinque e cinque, offerta da Pretzel Logic di Cuschieri che vale il 2,78 piazzato, molto appetibile e gustoso direi, per il triplo piazzato a seguire di giornata del maltese con la certezza della doppia manita moltiplicato dieci da conseguire la settimana prossima... Non pervenuto il favorito Ipse Fecit Nos, per questo Monteriggioni con dotazione alla soglia dei 10.000 euro.
Dunque vittoria per i colori di Salvatore Giuliano, piccolo proprietario che ha debuttato subito vincendo nel 2003 alla prima uscita con Forever She, a Siracusa, nel Pr. Duomo. Attualmente Idomeneo, tre anni da Daggers Drawn (stallone operante negli stabilimenti dell'Allevamento I Mandorli, di Peccioli, provincia di Pisa), è l'unico cavallo attivo di cui sia in possesso. Molto positivo in Sicilia, ha tentato, vanamente, la scalata prendendo parte per epifania al Premio Sicilia (Handicap Principale) che ha corso da controfavorito senza però piazzarsi. Quest'oggi ha centrato  la terza vittoria in carriera dopo aver vinto la prima in categoria vendere.

La chisura di giornata è all'insegna dei premi d'elite (come quello che Morricone spera di strappare con le musiche di Hateful Eight) grazie al The Noble offerto da Giuseppe Cannarella con cui Federico Bossa chiude a tre il confronto con gli avversari e risolve la pratica Pienza (altra attrattiva turistica toscana tra Siena e Amiata) regolando di un'incollatura il controfavorito Grey Bet. Polar Game a completare la terna. Bossa un nome in chiave femminile che ricorda uno stallone che in Sicilia ha vissuto per anni, negli stabilimenti del signor Ierna, ovvero quel BOSSO che alla redazione fa subito saltare in mente una certa Arte Magica legata a una famiglia scuola Lady M.

Chiudiamo l'articolo con una corsa di giovedì scorso, il San Matteo di Pisa, prova collocata nel cuore di tre corse in ostacoli. Ho assistito di persona a questa prova, la più bella della giornata ad avviso di chi scrive per la vittoria senza possibilità di repliche da parte del vincitore. Ero appostato lungo lo steccato poco dopo il palo, dove poi ho assistito allo strano infortunio occorso a Raffaele Romano che, alla quarta corsa, ha sbattutto contro lo steccato della piegata di fondo in sella all'unico cavallo di proprietà di uno dei più celebri mossieri ricordati al Palio di Siena (il marchese Guglielmi di Grosseto). Scontro apparentemente di scarso conto, nonostante lo schiocco ben percepibile dal bordo pista, ma che pare esser costata al fantino bresciano la frattura del perone e altre complicazioni sanitarie (questo secondo alcune voci ufficiose, di certo qualcuno, al rientro dei cavalli, è stato trasportato fuori ippodromo con ambulanza). La seconda prova è stata invece preceduta da un tenero siparietto, che mi ha fatto andare indietro nel tempo per immedesimazione personale, tra un nonno e un piccolo bambino intento a scrutare il monitor gigante con i cavalli dietro le gabbie pronti a entrare. "Nonno, ci torniamo un'altra volta...? Io ci vengo volentieri" la voce del piccolo. E il nonno, con calma e coccole: «Vediamo, se fa bel tempo ti ci riporto, guarda quello è il cavallo che ti piaceva a te!» All'apertura dalle gabbie un uragano subito davanti, poco importa se siamo in un handicap di minima per tre anni. E' Armano Brown, un nome quest'ultimo in linea con la giornata omaggio di Napoli ad Aintree che trasforma così una prova di modesto valore in un qualcosa in salsa Gran Premio come il titolo di quel film dove la piccola e adolescente Brown, una giovanissima Elizabeth Taylor, vince la prova più importante del panorama mondiale ostacolistico, il Grand National, al suo debutto assoluto nelle competizioni e con un cavallo dato da tutti come brocco. Proprio come il proprietario di Armano Brown, il signor Ferretti anch'esso vincente all'inaugurazione dei colori grazie ad Arkadim, in quel di Grosseto nel giugno del 2002. 
Montato dal celebre "Germano Marcelli, signori, contro il resto del mondo", Armano Brown cadenza a ritmo sollecito tanto che in curva è già in grande vantaggio con Marannini che dalla cabina di commento ufficiale piuttosto che richiamare il più congeniale Brown, il Clarence regista di Gran Premio, rispolvera certi film scuola Houston: "Armano Brown è in fuga per la vittoria". Lo insegue una giubba storica per il galoppo italiano, sia piano che in ostacoli, la Concarena rappresentata dal favorito Woultlands Pomery, in quota anche Golden Friendly e la musica di Prendila Così. Ma non c'è trippa per gatti, "incursione grossetana" che scombussola piani e fa sbagliare pure la regia che da per secondo Prendila Così del signor Pisani che invece arriva dal litorale locale e nulla può al cospetto del giallo con palle nere di Woultlands Pomery.
Entusiasmo al tondino col groom del vincitore che commenta la prima vittoria in carriera del cavallo, alla sua decima uscita, così: "Fantastico... Fantastico!"

ARMANO BROWN
prodotto della fucina della Az. Agr. Massimo Farina
al rientro dal SAN MATTEO
si gode la sua prima vittoria in carriera, proprio lui che ha un nome
da ostacolista d'elite nell'unica prova in piano tra le prime 
quattro in scena a Pisa.
(Foto Matteo Mancini)



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