martedì 2 febbraio 2016

SPECIALE MARC-ANTOINE BILLARD, DALLA FORESTA DI CRISTALLO A QUELLA DEI PINI DEL PRATO DEGLI ESCOLI


DA TRAFALGAR SQUARE ALLA PIAZZA DEI MIRACOLI: MARC-ANTOINE BILLARD E' IL NOME NUOVO PER L'ITALIA NELLA PENULTIMA GIORNATA PISANA DEDICATA AI SALTATORI.

A cura di Matteo Mancini.


BILLARD ai microfoni riferisce di non avere grandi
preferenze in fantascienza di certo, afferma, non apprezza
affatto gli ASINOV che cerca sempre di evitare nelle
sue letture. Così nell'hippodrome de la Sagne
(Foto da Marlboroughnewsonline.co.uk)


Un debuttante per l'italia per la famiglia Pugnotti che si affida a un nome nostalgico, vuoi per i successi del passato vuoi per gli appassionati di letteratura fantascientifica ma anche, e soprattutto, fantastica. Un nome che sfiora la Foresta di Cristallo di estrazione ballardiana, magari sognando un crack piuttosto che un meno redditizio crash, per centrare in pieno la direzione della Foresta dei Pini titolo più a tema con certe finali carnevalesche in voga nel periodo e tanto care agli appassionati di calcio giovanile, ma soprattutto più in linea con lo scorcio di paradiso mancato che è il Prato gli Escoli.
Così alla prima e alla terza di Pisa di giovedì prossimo venturo l'Italia farà la conoscenza del giovane MARC ANTOINE BILLARD al debutto assoluto nella nostra penisola e proveniente dalla Francia. Simone Pugnotti, un solo successo nel 2015 e decima posizione in classifica tra gli allenatori conseguita in virtù di sei secondi posti ottenuti per un totale di vincite inferiore a 20.000 euro provento delle fatiche dei suoi otto allievi tra cui la sorellastra della rivelazione dell'anno Chiaromonte ovvero Carresana, decide così, piuttosto a sorpresa dato che non si tratta di gran premi, di giocare la carta transalpina. Nome peraltro in linea al soggetto che dovrà montare alla prima corsa, pur se d'oltre manica come l'originale Ballard, l'unico ad aver regalato un successo in ostacoli nel 2015 all'allenatore, ovvero il discontinuo Trafalgar Square. Nome già appartenuto, in Italia, a un purosangue, un velocista legato alla Torre ma non la pendente piuttosto l'Astura, allevato nel 2006 da un'Azienda Agricola legata ai colori ovvero la Green Red e vincitore di sedici corse, con polveri bagnate in un premio dedicato a uno storico portacolori cieffedi (Wollow detto il mostro col Polli in cabina di regia), che ne hanno fatto un vero e proprio eroe di TAGLIACOZZO con undici vittorie sulla pista (l'ultima delle quali con Christian Di Napoli), cinque delle quali consecutive che diventerebbero sette se si computasse nel conto la vittoria mancata per una corta testa in una condizionata vinta da Mrs Nervi. Un omaggio a questo soggetto con la voce dello speaker abruzzese che così commenta l'ultima vittoria sulla pista, in data 1.07.2012: "Siamo ai cinquanta finali. Ormai duello finale tra Trafalgar Square e Amico di Marzia che all'esterno ci prova, ma è Trafalgar Square che fino alla fine riesce a farcela, evidentemente portato già a puntino questo magnifico cavallo che qui, davvero, ne ha vinte tantissime. Ha reagito a tutta retta agli attacchi di Amico di Marzia e si è salvato di una testa."

Un nome però legato soprattutto a una storica piazza londinese, nota un tempo per la presenza di grosse quantità di Piccioni e poi teatro di battaglie aeree tra questi e i falchi, così chiamata in ricordo dell'epica battaglia navale di Trafalgar in cui l'ammiraglio Nelson, detto dagli amici Don Orazio, fece polpette delle flotte franco-ispaniche. Ventisette navi per l'inglese, come il numero storico di Gilles Villeneuve, contro trentatré navi avversarie agli ordini del francese Pierre Charles Silvestre de Villeneuve. Una battaglia tra le più memorabili della storia dell'uomo andata in scena nel cuore dell'oceano atlantico non troppo distante dalle coste di Cadice. Ed ecco appunto l'elemento nostalgico, quell'Ocean che ricorda l'unica vittoria nel Gran Premio Merano conseguita dalla famiglia Pugnotti, ma anche il nome del cavallo con cui ha debuttato, peraltro vincendo, il francese Marc-Antoine Billard, il protagonista di questo articolo.

BILLARD e un allenatore che gioca a interpretare
MULLINS si godono il loro
STORMINATOR che ha sterminato i rivali
nella GRAN CORSA SIEPI DI ENGHIEN
principale successo nella carriera del fantino.
(Foto paris-turf.com)

Debutta il 21 dicembre del 2009 in costa azzurra, nell'impianto di Cagnes-sur-Mer, non certo per ricordare Los Canos de Meca da dove si potevano udire le grida e gli spari della battaglia di Trafalgar e dove tutt'oggi qualche sognatore può ancora percepirne sibili trasportati da un vento che soffia dal nulla rimirando il deserto d'acqua che accarezza la terra bruciata ai confini dell'africa. Un debutto che abbiamo detto non essere citazionista anche se avviene in sella a Madra Ocean, un cinque anni comprato dal padre di Billard e affidato al bravo allenatore francese, scuola Ecurie Centrale, Civel. Billard vince per dispersione la prova, con un margine di dodici lunghezze sul secondo, aggiudicandosi i 15.000 euro abbondanti del Prix du Mont Vial. Si piazzerà in seguito in Listed e Gruppo 3 con questo soggetto che morirà, a seguito di una caduta, ad Angers nel febbraio del 2011. Il 2009 si chiude con altri quattro ingaggi, ma nessuna ulteriore vittoria pur avendo la soddisfazione di montare e di piazzarsi col cavallo di zorro: Tornado de la Vega.
Non è degno di particolare ricordo il 2010 che Billard inizia molto bene a epifania, con una nuova vittoria a Cagnes-sur-Mer in sella a Moneypenny, perdendosi poi senza riuscire più a vincere se non con una doppietta marcata negli ultimi due mesi dell'anno con i primi successi a Enghien e in un impianto periferico dal nome un po' beffardo per la stagione: Machecoul.
Nel 2012 Billard inizia a fare sul serio, centrando due vittorie importanti, per lui le principali fin qui marcate, con un cavallo il cui nome sembra essere un'azzeccato suggerimento a Tarantino: Take This Waltz. Quentin potrebbe dire: «Per vincere l'oscar?» e il ferrato Quinton, sorridendo sotto i celati baffi e chiamato a rispondere come persona a conoscenza dei fatti, risponderebbe: «Ma che Oscar, ha a che fare con Enrique, caso mai, giusto per vincere 25.000 euro a premio che proprio Oscar non è essendo il secondo un Prix de Cadettes.» Si tratta di vittorie che iniziano a legare Billard all'allenatore Bertran de Belanda con cui instaurerà un duraturo sodalizio che permetterà al giovane jockey di chiudere la stagione con undici successi, molti dei quali conseguiti nei primi quattro mesi dell'anno. Purtroppo il 2012 segna l'anno nero del fantino, penalizzato da un infortunio che lo tiene lontano dalle piste per circa sette mesi dopo la caduta a Dieppe da Last Step, manco fosse caduto da una scalinata è il caso di dire. Vince solo cinque corse, l'ultima con Golden d'Orn a La Roche Posay. Il rientro nel 2013 è faticoso, vince la prima corsa dopo svariati tentativi a Enghien su Fani, a fine aprile. Passano circa cinque mesi per la seconda, nel periferico Angouleme, grazie a Black Mamba, altro tarantiniano d'oc (soprannome della Beatrix, ci pare, non la Marie però che in sella sapeva starci tres bien) e ci pare giusto dato che il quattro febbraio, giorno di debutto in Italia di Billard, arriva anche Hateful Eight per chi all'ippodromo dovesse preferire i cinema. Alla fine sono appena tre le vittorie che ne fanno la peggior stagione per il fantino. Dalla lettura delle statistiche qualcuno potrebbe iniziare a storcere la bocca, ma ecco che si concretizza la ripresa e la risposta da proverbiale colpo di coda. Nel 2014 Billard ottiene più monte e monetizza la fiducia degli allenatori ripagandoli con 21 vittorie (contro le 23 fin qui maturate), suo record stagionale. Instaura soprattutto un grande affiatamento con Storminator, allievo di Jean Paul Gallorini da Stormy River, con cui vince tre corse e ottiene un secondo posto, aggiudicandosi il Prix de Besancon (L) e la sua prima corsa di Gruppo ovvero il Prix Leopold d'Orsetti - Gran Corsa Siepi di Enghien (Gr.3). Vince poi un handicap di Auteuil da 40.000 euro circa al primo, in sella a Non Inderdit, allievo del singor Trapenard. Giunge terzo nel Prix de Compiegne (Gr.3) sempre per Jean Paul Gallorini che lo ingaggia per cavalcare Le Grand Luce, il binomio chiude a quattro lunghezze scarse dal vincitore. Prende poi parte, senza fortuna, al Grand Steeple Chase d'Enghien. Il resto è storia recente con le 20 vittorie marcate nell'anno appena concluso e con astinenza iniziata con il Ramdam non di religiosa memoria ma di provenienza Ahdaaf, con data 25.11.15 nello Chalet. La vittoria più significativa quella ottenuta nel Prix James Hennessy (L), a giugno nel tempio di Auteuil, con Djagble presentato da Bertran de Balanda.

Questo il personaggio che sarà protagonista, per la prima volta in Italia, di due prove all'impianto di San Rossore di Pisa nella giornata di giovedì prossimo venturo. Trafalgar Squadre e Scocosita i due soggetti affidati alle mani di Billard, cinquataquattro vittorie in carriera in Francia maturate in sei stagioni, con ruoli tutt'altro che agevoli.


TRAFALGAR SQUARE il soggetto
e i colori con cui BILLARD
debutterà in Italia, salvo ritiri.
Sullo sfondo, con l'otto, ALBINA anch'essa in pista
(Foto Matteo Mancini).


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