sabato 27 febbraio 2016

Prima Giornata corse SANT'ARTEMIO, TREVISO, GALOPPO.



PEPE RADDOPPIA NEL PAPI PER LA GIOIA DEL PAPA' CON UN TAHINI DA LECCARSI I BAFFI.

Secondo successo consecutivo per il cavallo che porta il nome di un noto burro di sesamo. Il sauro interrompe il poker di vittorie firmato da Favero che non può ribellarsi nonostante Y me Rebelo. Vince anche il Mosca, praticamente in mano.

TAHINI
al tondino a Pisa nel 2016.
(Foto di Matteo Mancini).



A cura di Matteo Mancini
Prima giornata di sei in scena al Sant'Artemio di Treviso con tre prove in ostacoli e altrettante in piano che hanno visto in pista potenziali ostacolisti. Terreno pesante aggravato da una leggera ma costante pioggiarella.
Tahini, della Statek-Chyse, conferma il buon periodo di forma facendo suo il main event di giornata (Pr. Papi Clemente), una condizionata per cinque anni e oltre sui 3.500 metri in siepi preparatoria alla XIII Corsa Siepi di Treviso. Tornato sotto l'egida di Josef Vana jr (per gli amici Pepe), sostituito senza rimpianto da Jan Kratochvil nel precedente impegno, il sauro ha lasciato sfogare la compagnia tenendosi tranquillo in ultima posizione per buona parte della prova. Davanti uno scatenato e impreciso Nomev, alla seconda uscita sui salti e poi crollato alla distanza, braccato dal favorito Y me Rebelo. Svolta della corsa dopo il secondo salto della siepe collocata sulla dirittura opposta a quella di arrivo. Davide Columbu non riesce più a sostenere il mal gestito Nomev, preso nella morsa dei due compagni di allenamento Y me Rebelo e Arjen con Tahini, in seconda linea, a seguirli, lasciandosi dietro il rientrante Le Temujin e la debuttante nella specialità Von Teese, mai in corsa con quest'ultima neppure mai citata dal telecronista. È Arjen con Dominik Pastuszka a provare la fuga in curva. Il vincitore della XII Corsa Siepi di Treviso, non apparso ancora al meglio della condizione, non ha però modo di piegare le resistenze dei due rivali, che lo passano agilmente all'ingresso in dirittura, sfilandolo uno all'interno (Y me Rebelo) e l'altro all'esterno. “Corsa che si anima e diventa bellissima” abbozza lo speaker, ma il triello diviene presto duello. Joe Bartos e Y me Rebelo si apprestano al salto finale con un paio di lunghezze di margine sull'ospite ceco, ma nel tratto piano non c'è più tempo per regalare pennellate d'autore. Tahini stacca alla distanza, pur allargando verso la tribuna, col rivale che controlla Arjen, gli altri dispersi. Seconda vittoria stagionale per cavallo e fantino, Josef Vana jr. Cavallo che potrebbe diventare importante nello sviluppo di stagione (in linea per piazzamenti in pattern race), soprattutto alla luce delle abilità dell'allenatore Josef Vana sr miracoloso nel recupero dei cavalli anziani. Ricordiamo questo soggetto in gioventù alla corte dell'asso tedesco Woehler, pluripiazzato a tre e quattro anni in listed race in Germania. Sesto nel derby tedesco (Gr.1) davanti a signori avversari, quinto in Gruppo 3 nell'ultima prova in patria poi una lunga assenza dalle piste e il passaggio nelle scuderie di Josef Vana. Il rientro anonimo in Repubblica Ceca in prove in piano. A sei anni il debutto vincente in ostacoli, proprio a Merano, di circa sette lunghezze avanti a Chiaromonte. Benino, ma non troppo in patria dove semina per la pista Khalshani ma viene stralciato da Luminator. I Vana lo propongono a Strasburgo in una prova da oltre 10.000 euro al primo, viene anche appoggiato dagli scommettitori, ma cade. Torna in Italia nella Gran Corsa Siepi di Grosseto dove viene offerto a un'ingiustificata quota astronomica, ma chiude terzo davanti a Luminator e dietro ad appena tre lunghezze da Dar Said (terzo e secondo nel GP Merano). Finisce di nuovo vittima di infortunio, ma appare tonico a Pisa nel 2016 e si conferma oggi a Treviso. Attenzione, signori...: se Vana lo scorso anno è riuscito a trasformare Taquari, qua, a nostro avviso, ha materiale assai più qualitativo pur se (verosimilmente) fragile. Vedremo...
Chiude secondo Joe Bartos, vincente nel cross misto d'apertura riservato anche ai gentleman e al comando della classifica di settore con cinque sigilli. Lotta aperta tra gli allenatori. Sale a quattro affermazioni Josef Vana sr contro la doppia quota toccata dal rivale Paolo Favero vincente nelle altre due prove di giornata dedicate agli ostacolisti, oltre che in due prove piane con le affermazioni del debuttante in Italia Marital (col bravo ceko Marcel Altenburger), in condizionata sui 1.650 metri (prova vinta da Favero anche lo scorso anno con Swanwick Shore), dopo lungo inseguimento, in coppia col compagno di colori Lindaro (poi calato all'epilogo e giunto quarto), al grigio Glasser protagonista di gran selezione, e del costantissimo Red Pilgrim difficilmente battibile, alla vigilia, nell'ultima prova di giornata a vendere sui 2.350 metri (primo successo stagionale per il gentleman Riccardo Belluco). Nella restante piana dominio assoluto di Madame of Desert della "Mosca Atomica" Ferramosca, praticamente mai richiamata al maggiore impegno e rallentata negli ultimi duecento metri in handicap di minima corso da contro favorita del deludente Biondo d'Irlanda

Ara Gold controlla gli avversari dal primo all'ultimo metro di gara nella prova che inaugura la riunione veneta. Condizionata aperta ai gentleman, ce ne sono due (Riccardo Belluco e Andrea Lancini), sui 3.900 metri in cross. Il grigio, in preparazione al suo eventuale secondo Amedeo Duca d'Aosta, ben interpretato da Joe Bartos, ha moderato il ritmo all'avanguardia per oltre metà del tracciato, togliendosi di dosso la ruggine invernale, accompagnato da Crack Chichi e Monjoliano, col rivale dichiarato Priory Bay a tenerlo a tiro. In pista altri tre soggetti però impegnati a giocarsi la quinta moneta, col solo Dzacheron impegnato nel cercare di stare sui primi per la prima frazione di gara. Graduale progressione finale con i tre Favero inseguiti dal solo ospite ceko. Curva finale con Ara Gold inseguito da Priory Bay nell'eterno duello Favero-Vana sr o Bartos-Vana jr se preferite. Ci crede e ci prova Priory Bay contro il più blasonato avversario, i due saltano sulla stessa linea l'ultima conclusiva. Il grigio però, favorito (dati i valori tecnici) dal rapporto di peso egualitario rispetto al rivale, riparte arroccato in corda e batte l'avversario di tre lunghezze. Una prova però non esaltante che deve esser migliorata nelle proporzioni per il figlio di Goldeneyev. Terzo, vicino, Monjoliano. Crollato alla distanza Dzacheron, ultimo sul palo dietro ai mezzosangue Udine de Champfeu (al debutto in Italia) e Union du Bosc. Quarto un ridimensionato Crack Chichi, apparso in forma fin troppo esaltante a Pisa.

Grande ammucchiata nella reclamare aperta ai quattro anni. Addirittura dodici in pista con Favero che schiera per la prima volta nel 2016 un poker di compagni di colore. Livello piuttosto scarso, debuttano in Italia i ceki Le Cirque, un qualitativo figlio di Galileo della Statek Blata Cescky, e Gotscha su cui fa la prima comparsa in Italia il fantino Josef Borc. Debutto nella specialità per Monti Reale preparato dal duo Ilaria Saggiomo e Raf Romano per i colori già portati in auge a Merano da Makarenko. Attenzione poi a Muffarreh che cambia colori e passa da un Gruppo 2, corso da ultimo della guardia, a una reclamare. Favorita la scuderia capitanata dal binomio Counterproof - Bartos, con Kamaran, cinque a uno, nel ruolo del contro favorito, a seguire Le Cirque a sei e Vespro Place a sette. Torna a montare per Paolo Favero Ivan Cherchi ingaggiato per condurre il rientrante Katros
È l'estremo outsider Nusayef ad assumere l'onere di scandire l'andatura, pur procedendo a ritmo ridotto. La femmina ha subito a ridosso un terzetto griffato Favero e viene superata al terzo ostacolo da Katros, seguito da Muffarreh ed Entente, sui primi il regredito Moncerrati (pessimo a Pisa dopo promettente debutto milanese) e la compagna di allenamento Nostalgia di Fano. Opta invece per l'estrema attesa Counterproof a chiudere il lungo serpentone, pur tenendosi per corsia interna, in vista del passaggio davanti alle tribune. Tre di Favero davanti, Jan Kratochvil porta sotto Kamaran imitato da John Paul Brennan e Vespro Place. Grave esitazione sulla siepe posta sotto la tribuna per Monti Reale, in pancia al gruppo. Il debuttante prende in pieno l'ostacolo andando addirittura a sfondarlo come di solito capita di vedere negli hurdle inglesi. Piegata di fondo con i tre di Favero davanti, sfilano all'interno Kamaran e Vespro Place rubando così metri ai battistrada. Si mantiene larga Nusayef. In difficoltà, in coda, Nostalgia di Fano e Le Cirque che perdono contatto dal gruppo superati da Counterproof. Inizio della dirittura opposta a quella di arrivo. Cala Muffarreh ingoiato dal plotone. Katros sempre leader su Entente, quindi Kamaran e Vespro Place. In quota Moncerrati, si porta sotto Counterproof. In difficoltà anche Nusayef, sopravanzata da Gotscha e da Monti Reale, ferma in coda Nostalgia di Fano lasciando la maglia nera virtuale a Le Cirque. Si attacca la curva finale, Entente rileva il calante Katros ancora però in condizione di stare in quota. Si prospetta la concreta minaccia incarnata da Vespro Place che galoppa molto bene in seconda posizione. Provano a farsi sotto anche Kamaran e Moncerrati in scia a Katros, a distacco Counterproof e gli altri. Dirittura di arrivo. Ufo Brennan chiama all'ultimo sforzo Vespro Place, davanti c'è ancora il maiden e mai piazzato in tredici prove, se si eccettua un terzo posto a Wolverhampton in una corsa dove secondo si piazzò un soggetto omaggiante una celebre ala destra locale (Scalzo), Entente. Kamaran, in terza, si sbarazza di Katros prima dell'ultima, col Favero che inizia a vedere le luci della fatica accendersi in tonalità accecante. Più indietro si butta di dentro Counterproof su Moncerrati che alza bandiera bianca e viene rallentato da Columbu come già successo a Pisa. Indietro di dieci lunghezze c'è Le Cirque. Duello finale Entente vs Vespro Place. Col figlio di Halling, passato dalle mani dei Satalia a quelle di Bianco, che va all'attacco per colorare di nero l'avversario. Entente però non demorde, attenzione all'interno allo spunto d'arrivo di Kamaran sospinto da Kratochvil, quindi Counterproof e Katros non in condizione di intervenire. Battute finali trionfali per Dominik Pastuszka che centra la terza vittoria stagionale, la prima in carriera per Entente che ricordiamo caduto in modo preoccupante sulla penultima siepe di Pisa nel giorno del debutto in Italia (rimase a terra per qualche secondo). Kamaran, zitto zitto, rimonta e batte bene Vespro Place, per la quarta un finale pazzesco di Le Cirque che finisce a velocità multipla sbarazzandosi di Counterproof sul fil di palo giungendo così a ridosso del podio (recuperate circa dieci lunghezze nel tratto piano ai migliori del lotto). Corsa da evidenziare con tonalità da starlight per questo allievo di Vana sr, ultimo staccato in curva e da seguire attentamente alla prossima.

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