sabato 7 gennaio 2017

Responso prima giornata ostacoli, San Rossore, Pisa.


SAGGIOMO, COLUI CHE CREDE NELLA FILOSOFIA.

Il duo Saggiomo presenta Panta Rhei ed Ermetico in onore al criptico Eraclito, soprannominato per il suo modo di esprimersi come L'Oscuro, e, tra un Negroamaro e l'altro, centrano il Furton mentre tutto scorre, soprattutto il resto del programma.

Il rientro vittorioso di
PANTA RHEI
(Foto Matteo Mancini).

A cura di Matteo Mancini.
Partita ufficialmente la stagione 2017 nella fredda ma soleggiata epifania andata in scena a Pisa. Terreno buono, vento quasi assente ma pubblico non numerosissimo nonostante le iniziative in favore dei bimbi con doni e altri omaggi organizzati dalla società Alfea. Grande assente di giornata lo speaker Sandro Marannini sostituito dal professionale Enrico Querci che, a suo modo, nel corso della giornata definirà cavallo di altri tempi il campione Roches Cross, poi vincitore del Premio Doretto. Poco prima della partenza della corsa, infatti, ricorderà come l'allievo di Vana sr abbia battuto in quel di Grosseto persino Mister Magoo (celebre vincitore a Merano nel main event assoluto nel 1971), degno di una fusione tra gli altri due allievi di casa ceka ovvero Mister (Westminster) e (Big) Mago. Al di là degli aneddoti legati alla presenza sul posto, andiamo subito a vedere le tre prove che ci interessanto.

Partenza subito con una condizionata per quattro anni, sui 3.500 metri in siepi, con tre portacolori Favero più un quarto allievo contrapposti a un soggetto preparato da Josef Vana sr e uno di Fabio Saggiomo di ritorno sulle siepi dai tempi di Sol Invictus (circa quattro anni fa). Favori del pronostico tutti per la scuderia, con Prepotent e Silk Gem apparsi in gran forma a Grosseto. 14/10 circa la quota, con la scommessa piazzata da preferirsi alla vincente. Voci al tondino però tutte a favore di Almost Human, fratellastro dello steepler Alcydon Fan, dato da alcuni scommettitori come sicuro vincente in barba a quanto da noi detto in sede di presentazione circa i rischi legati alla tenuta di gara data anche l'assenza dalle piste di svariati mesi e l'attitudine alla velocità piuttosto che al fondo. "Devi vedere come salta... con questo ha detto che ci vince tutti i Gran Premi della riunione" testuali parole che, lo confessiano, ci lasciavano alquanto perplessi, ma non avendo visto gli allenamenti mai dire mai come direbbero i fan griffati Chimax. 3 a 1 abbondante la quota, davvero molto bassa per un soggetto del genere. Ruolo del quarto atteso per Panta Rhei (4 a 1), a nostro avviso preferibile tra i tre debuttanti (come avevamo detto in sede di presentazione), e oggetto di un gioco di cui era stato protagonista nella mia pagina facebook nella giornata del 5 gennaio. Sotto la scritta "Stasera presentazioni Siepi di Pisa" citando i film Un Sacco Bello e Un Genio, Due Compari e un Pollo avevo infatti scritto, tra un commento e l'altro: "Ah pirata... prenditela con l'Eraclito detto l'Oscuro... Ogni riferimento agli allenatori che avevano in mano Veratro è puramente casuale... Oh, un glielo dite perché quello che ha vinto è il Veratrum... Come hai fatto a metterci un Falco!? un lo sai chi dirige...? E' una barzelletta!" E dopo questo gioco nel gioco andiamo a vedere cosa è successo.

Ritmo iniziale molto blando. E il verde sgargiante con banda centrale verticale più scura di Giulio Vitolo, al debutto assoluto in ostacoli, ad andare davanti. Lo rappresenta Panta Rhei. Seguono i tre fucsia, quindi Almost Human che lascia in coda il terzo debuttante in ostacoli Belmont Black con i colori di Richard Stampfl. Tutti su una linea all'attacco della diagonale discendente con il solo Panta Rhei davanti a dettare la via sempre ben raccolto nelle mani di Raf Romano. Sulla curva della segreteria si delineano meglio le posizioni con la leadership che rimane inalterata, seguono poi gli altri due debuttanti Belmont Black e Almost Human a precedere i tre Favero chiusi da Silk Gem. 
Panta Rhei prova a piazzare una lunga progressione all'ingresso in dirittura con gli altri cinque tutti ancora in quota. Ai quattrocento metri dal palo, Panta Rhei ha acquisto disceto margine da Belmont Black in fase calante e su cui si affaccia deciso Prepotent con a rimorchio Rosalegre Silk Gem. Cede alla distanza in modo evidente Almost Human. Prepotent prova a lanciare l'affondo al rivale attaccante poco prima dell'ultima, non sembrano in condizione di intervenire gli altri se non Silk Gem in lunga rimonta. Panta Rhei però non flette nel tratto piano finale e allunga dal pericoloso avversario su cui finisce forte Silk Gem. A distacco gli altri con una positiva Rosalegre a infliggere distacco pesante ai due debuttanti. Solo quinto lo straparlato Almost Human. 

Dunque ha fatto quello che ha voluto Panta Rhei senza alcuna pressione e senza mai andare in affanno. Ha reso più leggero il percorso sui 3.500 metri optando per una prima parte di gara dai ritmi soporiferi per poi piazzare una lunga progressione tale da permettergli di finire con ancora benzina nei serbatoi. Prepotent ha cercato di piazzare lo scatto nel finale per andare a prendere il front runner, ma questo soggetto sembra aver perso quasta caratteristica dal rientro. Come le volte scorse si è presentato bene in retta, ma poi è rimasto sul passo senza aver i mezzi o la forma per cambiare azione. Terzo un Silk Gem lasciato, forse, troppo dormiente da Mastain. Crollati alla distanza gli altri due debuttanti.
Dunque vittoria che segna il ritorno vincente di Fabio Saggiomo nel mondo dell'ostacolismo dopo quattro anni di assenza: non vinceva dal novembre del 2012 (successo firmato Sol Invictus). Debutto subito invece vincente per i colori di Giulio Vitolo, alla settima vittoria in assoluto, ma alla prima in ostacoli, in quarantadue corse con debutto avvenuto l'undici luglio del 2015 con un soggeto da reality show ovvero Tu Si Que Vales. Un rapporto tra Vitolo e Panta Rhei che crediamo essere molto forte, trattandosi di uno dei suoi primi cavalli ufficiali, peraltro il primo a dargli la vittoria in assoluto in quel di Roma in data ventiquattro novembre 2015. Curriculum, per questo proprietario penso campano, già interessante soprattutto per merito dei piazzamenti in pattern race di Triticum Vulgare, giunto terzo nel Divino Amore (L) e quarto nel Primi Passi (Gr.3).
Da rilevare poi la prima vittoria in assoluto in ostacoli per un figlio dell'ex Godolphin Kingsfort, ritirato in razza nel 2012 presso la Azienda Agricola Cansana al tasso di monta di 5.000 euro, calato nel 2015 a 2.000 euro. Linea genealogica tutta da scoprire per Panta Rhei, che aveva già vinto per due volte in piano non vantando però una discendenza da ostacolista. La mamma Paparazza, di cui ricordiamo un certo Patos d'Amore nato l'anno prima di Panta Rhei dal seme di Falco, è una cavalla di famiglia francese che ha corso senza costrutto a tre anni. Non vanta una dinastia che si sia disimpegnata sui salti.
Fa poi piacere parlare dell'allevatore, che si è instascato poco meno di 2.000 euro, Renata Ramondini Talon ovvero l'erede del marchese Artus Talon Sampieri, ricordato quale il detentore della giubba più antica di Italia (giubba arancione con doppia banda orizzontale e berretto turchese). Dunque la Saggiomo passa dal marchese scuola Vulci (che noi ricordiamo sempre per Veratro) al marchese che ha vinto la Gran Corsa Siepi di Roma del 1959 con Re di Quaglie, ma anche il Derby di Roma nel lontanissimo 1902 con Tocsin. Dunque, come avevamo anticipato in sede di presentazione, un nome centrale nell'ipotetico manuale della storia dell'ippica italiana con alle spalle una storia di circa 160 anni, dapprima sotto il nome di Razza Volta dal nome del quartier generale di Volta Reno, nel comune di Argelato, provincia di Bologna. Gli eredi Talon erano assenti, in vesti di allevatori, dal mondo dell'ostacolismo da circa sedici anni quando Tarantola prese parte a una siepi di Treviso, giungendo quinta. Un nome quest'ultimo, probabilmente, in omaggio alla seconda perla dell'allevamento ovvero quella Tarantella, figlia di Tristezza e sorella di Tocsin, che seppe cogliere un bis eccezionale nel Premio Presidente della Repubblica negli anni 1902 e 1903.
L'ultima vittoria in ostacoli griffata Talon risaliva all'otto giugno del 1997 nell'improbabile, per la disciplina, tracciato di Chilivani con Juan Les Pins. Quindi addirittura venti anni fa. Prima di questa vittoria si ricorda il penultimo successo firmato in quel di Milano il diciotto maggio del 1996 da Tropea, portacolori Manganelli (uno degli allenatori di fiducia dei Talon), figlia di due cavalli che sembran voler omaggiare in toto la città di Livorno essendo Alan Ford (grande eroe dei fumetti che apparteneva a una scuderia livornese) e Triglia (classico simbolo di Livorno). Da evidenziare poi le vittorie in ostacoli, credo le ultime, dei colori Talon in via diretta, quindi anche come proprietari, con il plurivincitore Timoteo, capace anche, a inizio anni novanta, di piazzare una serie consecutiva di sei vittorie tra piano e ostacoli.
Un ultimo cenno al nome del vincitore del Furton, chiaro omaggio al filosofo presocratico Eraclito, detto l'oscuro per il suo procedere in chiave metaforica e tale da rendere spesso incomprensibili i suoi testi. Il suo, come si dice nei volumi di storia della filosofia, era un stile da oracolo e "l'oracolo non dice, né nasconde, ma accenna" e così il nostro filosofo si mise a parlare per enigmi. Panta Rhei esprime il massimo concetto di questa scuola di pensiero in virtù del quale non esiste oggetto che non subisca continuamente delle modifiche e pertanto non è possibile bagnarsi per due volte nello stesso fiume. Panta Rhei ovvero, come dicono i Negroamaro, Tutto Scorre.

Nella seconda prova in ostacoli tutto come preventivato da ippicaostacoli. Roches Cross (8/5) dimostra di esser di un'altra categoria. Prende la testa fin da subito e, tenendosi come suo solito largo, la mantiene senza patemi, controllando nel finale il compagno di allenamento Mister Westminster apparso rigenerato dall'uso dei paraocchi. Decimo successo in Italia per la Jasna. Finisce a una dozzina di lunghezze di distacco Secular Society, che a Grosseto aveva illuso Paolo Favero di esser di categoria perdendo per una spanna la Gran Corsa Siepi di Grosseto. Josef Bartos ha cercato di duellare col favorito, correndo per cercare la vittoria ma i valori in campo si sono espressi in modo evidente in dirittura di arrivo. Quarto, con buon speed finale, Lunatorio impegnato con uno schema di gara più parsimonioso rispetto al suo consueto. Quinto, ma con un rientro molto interessante, Mentore. Pollioni non lo ha spremuto e il cavallo è apparso molto brillante fino all'ultima siepe dove ha pagato il rientro. E' comunque finito vicino a Secular Society e questa, penso, sia una notizia tutt'altro che disprezzabile. Imbarazzante oltre i limiti della decenza Love Marmalade che se a Grosseto aveva perso un ferro qua, forse, ne ha persi quattro. Già in debito sulla diagonale discendente, frustato e richiamato al maggior impegno da Pastuszka, è crollato già al primo terzo della dirittura opposta a quella di arrivo in evidente stanchezza tanto da rischiare anche la caduta. Ha ultimato il percorso in una modalità da maglia nera con Pastuszka ancora a frustarlo. Davvero una delusione poiché l'intervista del suo allenatore dopo la Gran Corsa Siepi di Grosseto aveva fatto sperare in una possibile e concreta sorpresa.

SAREERAH
torna a vincere per la settima
vittoria firmata Lydia Olisova
(Foto Matteo Mancini).

Prova finale che ci ha dato una bella soddisfazione. Sempre su facebook, dopo aver presentato il programma, pubblichiamo il riferimento nostro e quello di hurdle & chase e scriviamo: "Non capisco perché non menzioni Sareerah... Staremo a vedere". Noi indichiamo nostro favorito Secret Sinner, quindi Giannettoni e la discontinua Sareerah che ad alcuni fan del blog, poco prima della corsa, dipingiamo con questi tratti: "Questa potrebbe anche vincere, come non piazzarsi... Cavalla molto discontinua... Per me la base è Secret Sinner, che a Grosseto ha corso molto bene". Ed ecco che dopo il consulto e i ringraziamenti del caso vediamo i nostri fan dirigersi a giocare Sareerah (rigoroso piazzato).
Al betting, come avevamo preannunciato, si rivela una corsa divisa in due tronconi. Riceve gioco, oltre ai tre da noi scelti, anche il Magog L'Industriale, addirittura controfavorito del nostro indicato. A 4 Giannettoni, a 5 Sareerah, oltre il 20 a 1 gli altri.
E' proprio la cavalla della slovacca Lydia Olisova (anche lei al settimo successo, tutti in ostacoli, il primo però in terra Toscana dopo le vittorie a Milano e Merano) a prendere presto la testa rilevando Zimza. Il passaggio di testimone avviene sulla diagonale dell'arginello, per intenderci. La figlia di Teofilo (buon periodo per lui dato anche il successo, di alcune settimane fa, di Broughton, altro suo interessante discendente) scandisce buona andatura e, insieme a Zimza, prende discreto margine. Si fa invece imprigionare a centrogruppo Secret Sinner, che dovrà faticare poi non poco per scrollarsi di dosso dei rivali incapaci di cambiar passo. Sapiente interpretazione dunque per Pastuszka che approfitta alla grande delle incertezze di Josef Vana jr forse convinto di dover correre contro L'Industriale, sempre tenuto a circa due lunghezze di vantaggio, e su un irriconoscibile Giannettoni partito nelle retrovie e finito penultimo a eccezionale ritardo. Sulla metà della dirittura opposta a quella di arrivo, Sareerah arriva a guadagnare qualcosa come quindici lunghezze su Secret Sinner preceduto ancora da soggetti come Zimza, Ermetico e Cherry Hill. Sareerah entra in dirittura con vantaggio rassicurante, soprattutto perché, tra gli inseguitori, L'Industriale è l'unico che da l'impressione di poter guadagnare qualcosa. Calano invece Zimza ed Ermetico, non ci sono gli altri fatta eccezione per Secret Sinner che per vie interne aggira i calanti avversari e si prepara per un tardivo finale. Vana jr spinge alla disperata Secret Sinner che dopo l'ultimo ostacolo mangia qualcosa come sei lunghezze alla front runner che si salva di un'incollatura per la prima vittoria stagionale da allenatore per Paolo Favero. Terzo è L'Industriale (alla Razza del Sole va il primo premio allevatori)con Zimza ed Ermetico a oltre dodici lunghezze (un'enormità per un ascendente) a completare l'elenco di coloro che strappano un premio. Pessimi il top weight Winged Dancer, crollato alla distanza come la volta precedentee autore di una dirittura al rallentatore, ma soprattutto Giannettoni, mai così brutto e incapace persino di mostrarsi nella prima parte di gara (evanescente). Irreversibile Strategic View ormai da mesi banale comparsa nel circuito dell'ostacolismo dopo il promettente dubutto nel Caimi.

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