domenica 4 settembre 2016

Sulla strada per il GRAN PREMIO MERANO, edizione 2016.



DICIOTTO ANNI DOPO IL SUCCESSO DI YANNICK FERTILLET IL GRAN PREMIO MERANO E' ORFANO DEI PRIMI CINQUE CLASSIFICATI DELLA STAGIONE PRECEDENTE.

Sorpresa per l'assenza del vincitore uscente Kazzio, per un Gran Premio Merano che vede "il muscolare" Le Costaud pronto alla sfida degli Irlandesi, ma attenzione al "Grande Maestro". Trepidazione per l'arrivo della scuderia vincitrice dell'ultimo Grand National di Aintree, mai apparsa in Italia.


CLARCAM con i colori della
GIGGISTOWN HOUSE STUD mai apparsi in
Italia e vincitori
dell'ultimo GRAND NATIONAL di Aintree.
(Foto Sportinglife.com).

Commento di Matteo Mancini.
Le strade che conducono al Gran Premio Merano hanno già allungato le loro linee allacciando ponti invisibili, ma presenti, tra quattro Stati: Italia, Irlanda, Francia e Repubblica Ceca. Resta alla finestra, alquanto curiosamente, il trainer campione uscente, Pavel Vovcenko (per la Germania), che stranamente non iscrive nessuno dei suoi allievi nei due main event del meeting meranese, pur avendo in pista due candidati alla Gran Corsa Siepi di Merano (eccellente corsa di Koffy Lady nell'Azienda Soggiorno di Merano, tale da darle possibilità di vittoria anche nel Gruppo 1, vitale pure Falconettei) nella giornata immediatamente successiva al giorno di chiusura delle iscrizioni. Tattica o altra scelta? Difficile dirlo, di certo è possibile pagare un supplemento e farsi ammettere alla corsa anche in una data successiva a quella indicata come l'ultima utile per decidere il da farsi. 

Quarantadue iscritti, una decina meno rispetto all'anno scorso. Spicca subito l'assenza di tutti e cinque i soggetti che lo scorso anno terminarono nei primi cinque posti. Un clamoroso terremoto, peraltro non giustificato dalle new entry di quattro anni dato che dei quarantadue solo un soggetto è un classe 2012 e per giunta dato come sicuro non partente (ci crediamo assai poco). Pertanto una situazione che si qualifica quale eccezionale negli ultimi venticinque anni e che, qualora si concretizzasse, avrebbe un unico precedente ovvero quello di diciannove anni fa, l'edizione del 1997, quando Yannick Fertillet, con l'outsider Nommeo, impedì a Or Jack di migliorare il record di vittorie consecutive portandolo da tre (record ancora imbattuto) a quattro. Nell'edizione successiva, ovvero quella del 1998, nessuno dei primi cinque classificati fu dichiarato partente. Una situazione, ironia della sorte, che si era già verificata quattro anni prima proprio in corrispondenza della prima vittoria nel Gran Premio di Or Jack, con la differenza però che il secondo classificato dell'edizione precedente, Miocamen, fu dichiarato partente e poi ritirato sul campo. E proprio quest'ultimo vinse, in condizioni analoghe, il primo dei suoi due Gran Premi (nel 1990), in un'edizione in cui nessuno dei primi cinque piazzati dell'edizione precedente fu dichiarato partente.
Questo dunque il primo dato che salta all'occhio. 

Sedici allenatori rappresentati, nove stranieri più Josef Vana a fare da decimo e sei italiani. Livello qualitativo tutto sbilanciato sul versante estero. Potrebbe esser la prima per l'irlandese Gordon Elliott, che mai ha corso in Italia, e che ha iscritto tre cavalli, due dei quali della scuderia vincitrice dell'ultimo Grand National di Aintree (la corsa più importante al mondo in ostacoli, pur essendo un Gruppo 3) ovvero la Giggistown House Stud, una delle più importanti scuderie del panorama ostacolistico anglo-irlandese, ma anch'essa mai scesa ad assaggiare gli ostacoli italiani. Ha sede nell'Irlanda orientale, poco lontano da Dublino.
Interessanti tutti e tre i soggetti che, al di là del rischio di non ambientarsi ai non agevoli percorsi italiani, potrebbero recitare ruolo da primi attori. È vincitore di due Gruppi 1, in Irlanda e ad Aintree, Clarcam, piazzato poi in ulteriori prove frequentate da medesime compagnie. Soggetto molto qualitativo, un po' opaco in estate ma da tenere d'occhio. È un portacolori della Giggistown anche Lord Scoundrel, meno blasonato del compagno ma più in forma. Cinque vittorie in undici uscite in chase, curriculum scarso in rango pattern race, ma attenzione a sottovalutarlo: ha battuto il compagno di colori in una prova a Galway, Irlanda, dove sono finiti nei primi sei posti, su oltre venti partenti, cinque soggetti tutti iscritti al Gran Premio Merano con il solo intruso Devils Bride, l'orgoglio o la vanità del diavolo, a frapporsi, in quarta, tra i due blocchi di sfidanti in territorio italiano. Ideale scontro tra i due allenatori irlandesi Elliott e Mullins. Il premio era il Thetote.com Galway Plate, handicap di valore. Cinque lunghezze abbondanti a racchiudere i sei rivali con Lord Scoundrel davanti a due allievi di Mullins ovvero i qualitativi Alelchi Inois (altro temibile potenziale concorrente) e il mitico Ballycasey che ha pure preso parte, cadendo, a due edizioni del Grand National di Aintree compreso l'ultimo vinto dalla Giggistown. Quinto e sesto posto per Clarcan e la terza scelta per Merano di Elliott: "il cacciatore di spettri" Shadow Catcher che ha corso appena due volte nel 2016, senza entusiasmare, ma è su buoni piazzamenti nel 2015 con due terzi posti in Gruppo 3.

Dai colori vincitori dell'ultimo GRAND NATIONAL di AINTREE
a chi ha corso la prova per due volte: BALLYCASEY
la possibile scelta di Willie Mullins.
(Foto Sportinglife.com)

Due gli allievi di Willie Mullins. Li abbiamo appena accennati. Non manca la qualità, soprattutto sul versante di Alelchi Inois che verrebbe a recitare il ruolo di primo attore. Per Mullins sarebbe la seconda incursione nel gran premio, dopo la sfortunata edizione dello scorso anno che ha visto decretare, da parte di diversi appassionati presenti in tribuna, l'estremo saluto a Perfect Gentleman, caduto fatalamente sul talus. Da ricordare poi la sfilata guidata da Hurricane Fly, uno dei più forti cavalli allevati in Italia, forse il più forte, a essersi fatto valere con una serie infinita di vittorie nei gruppi 1 ostacolistici anglo-irlandesi e che Mullins ha portato a sfilare a Merano per la gioia degli appassionati e degli organizzatori.
Di prestigio il nome della “seconda scelta” Ballycasey che sembra però lontano dai suoi tempi d'oro, ma non fraintendete: questo era un signor campione. Vincitore in Gruppo 1 nel 2014, due partecipazioni al National... Nome carico di fascino e potrebbe giocarsi carte importanti in corsa. È reduce da una vittoria, vitale. Se Mullins lo dichiarasse partente l'Alto Adige avrebbe che da scrivere...

Moderato Guillaume Macaire che presenta l'impressionante Le Costaud che ha dominato il Grande Steeple chase d'Europa e ha rifinito in scioltezza a Clairefontaine. Si presenterà con il ruolo del favorito, ma attenzione sopra agli irlandesi, perché se si dovessero adattare al percorso potrebbero rivelarsi cattivi clienti.
Il “biondo” è accompagnato dalla vecchia conoscenza Allen Voran, già ammirato nel Merano anni fa e rimasto al prato per due anni. E' rientrato molto bene nel 2016, è probabile la sua presenza in corsa. Interessante per un piazzamento, difficile possa vincere.
Iscrizione anche per l'unico quattro anni dei quarantadue ovvero il vincitore del Vanoni (Gr.2) Quick Davier, fresco acquisto di Troger. Allenatore e proprietario assicurano che non correranno, dirottando il cavallo sull'Argenton, eppure il profilo (confermato dalla fiducia di Romano, convito di far una bella gara con Dominato nel Gran Premio) sembra da artista: sarà verò... dopo miss italia viene un papa nero, cantavano i Pitura Freska... se così fosse, agli avversari non parrebbe vero non vederlo partente. Un potenziale piazzato in meno.

Il riferimento per chi voglia vincere
LE COSTAUD
(Foto Ippodromomerano.it)

E a proposito di Miss Nero, Ilenia Nero iscrive, era d'obbligo dopo il piazzamento nel Creme Anglaise (L) davanti alle due prime punte Favero, i prestigiosi colori della Razza Dormello Olgiata, colori associati alla storia dell'ippica mondiale grazie ai trionfi di Nearco (specie in riproduzione, basti citare Northern Dancer) e Ribot ma sono solo due nomi per elencarli tutti occorrerebbe un Tissot grosso così, che non vincono la classica dell'ostacolismo dal 1968, quando l'indisciplinato Pigalle (soggetto impossibile da far correre in piano per le sue pazzie alla vista delle gabbie) vinse alla stregua di un uragano tanto che, dagli addetti, viene considerato il cavallo più forte mai visto sugli steeple di Merano. Per Nelly Darrier, questo il nome del candidata che ha il peso-onore di portare in pista il bianco crociato di rosso, sembra una sfida tendente all'impossibile. Non è detto che corra, ma l'orientamento sembra esser quello. La Dormello Olgiata manca dalla corsa da cinque anni, quando Asselin chiuse con una caduta la sua quarta partecipazione al gran premio (quinto come miglior piazzamento nel 2008).

E dal mito di Pigalle ad A Pigalle. No, non è un refuso signori e neppure una ripetizione, mica siamo a scuola, qua... Si tratta dell'ultimo acquisto, in Francia, della Tania-Vana. Non ha impressionato a Velka Chuchle, batttuto alla grande dal Fafinta. Apre la lista degli allievi di Josef Vana sr. L'allenatore ceko è alla caccia del suo terzo successo dopo la doppietta (2013 e 2014) di Alpha Two, iscritto anche per questo 2016 ma apparso appesantito e non dichiarato partente nell'ASSI (difficile che corra e anche qualora lo facesse sarebbe una sorpresona). Obiettivo difficilissimo da centrare. Speranze orientate sul più concreto Fafintadenient, pessimo nel Grande Steeple Chase d'Europa, ripresosi in patria, con un occhio però anche alla Gran Corsa Siepi di Merano che lo vede detentore in carica (agguerritissimi intanto sia Sol Invictus che Chiaromonte, pronti a gridare vendetta, con il Vana Chicago che ha sventolato bandiera bianca, almeno così sembra). Vedremo cosa deciderà la Statek Chyse, anche qua la qualità non manca, ma la linea con Le Costaud sembra implacabile in favore del francese. La sensazione è che faccia il Merano, poiché Vana ha poco di meglio al momento. Sarà partente anche Mazhilis che ha stupito l'entourage, ma soprattutto il pubblico nel Creme Anglaise vincendo la sua prima pattern. Qua avrebbe un ruolo da estremo outsider, ma i premi sono fino all'ottavo posto quindi potrebbe cercare un piazzamento ben retribuito. Chance di correre poi per Alcydon Fan, eroico nel Grande Steeple Chase d'Europa meno brillante nell'Assi, se sta bene Vana e Cova lo manderanno sicuramente nella mischia. Presenza ornamentale per il sesto iscritto Strike, qua fuori categoria.

La scommessa di PAOLO FAVERO e di
AXEL AMBRUSCHITZ
HIGH MASTER
(Foto di Matteo Mancini).

E lo Zar Favero da Sinigo? Sei candidati anche per lui, con il solo High Master, a nostro avviso, che potrebbe far miracoli (ma ne occorrerebbe davvero uno). Il Magog è apparso in difficoltà nell'apprendimento della nuova disciplina, ma in siepi ha dimostrato di essere il miglior quattro anni della stagione scorsa e sicuramente superiore rispetto agli altri cinque compagni eletti da Favero a candidati alla corsa. La vittoria nel Premio degli Assi (Gr.3), fa un po' ritornare il sorriso in casa Magog, ma deve venire ancora avanti per ambire a un podio. Si è un po' perso Little Bruv, vincitore di Argenton 2015 e scorso Grande Steeple Chase di Milano, peraltro ritirato nel Premio degli Assi e con monta di Bartos dirottata sul Magog. L'impressione è che Favero inizi a crederci meno, ma è un'impressione. Durissima per gli altri, con l'esperienza di Company of Ring da preferire abbondantemente ai crosser Mighty Mambo e Allycat (due belle vittorie consecutive in cross per lui, per me va al Nazioni) che sono di altra categoria e disciplina. Affascinante la soluzione Ara Gold, ma significherebbe rinunciare a un ruolo da primo protagonista nel Nazioni

Ne iscrive addirittura cinque Cottin (quinto nella classifica 2016 degli allenatori in Francia), che vanta una sola partecipazione, da non piazzato, con Lucky d'Anjou nel 2013 oltre le presenze al seguito dell'Ecurie Centrale prima affidata a Civel e poi allo scudiero De la Motte. Interessante prospetto Perle de Clermont che però, con molta probabilità in caso di trasferta, sarà dirottato nella Gran Corsa Siepi di Merano. Ha vinto il Listed a Enghien, deluso sugli ostacoli alti. 
È invece Karelcytic il pezzo grosso, terzo lo scorso anno nel Grande Steeple chase dei 4 anni di Auteuil (Gr.1). Rating altissimo, superiore a Le Costaud. Lascia un po' perplessa la forma stagionale, ma questo è un altro che se dichiarato partente finirebbe col calamitare le attenzioni degli scommettitori. Non all'apice della forma Achour, ex Ecurie Centrale, vincitore nel 2015 in Listed in Francia, ma precipitato di rating. Completano Adagio des Bordes (vincitore ad Auteuil) e il meno qualitativo Vapalo (caduto a Waregem a traguardo lontano).

KARELCYTIC
l'asso di Cottin, tra i francesi è quello con maggior rating
(Foto turfcom.info)

Presenza massiva poi di un altro allenatore francese: Yannick Fouin, ottavo in classifica in Francia. Quattro iscritti, tre dei quali anche nella Gran Corsa Siepi di Merano. Comeken il probabile candidato a esser dichiarato partente in caso di scelta di adesione alla corsa. Soggetto autore di tre vittorie consecutive in categoria crescente, dalle reclamari alle listed. Difficile pensare che si tratti di un campione, vista la provenienza nella stagione dalle reclamari. Più affidabile Roli Talisker, ma potrebbe essere il destinato alla Gran Corsa Siepi di Merano dato che predilige molto più le siepi rispetto agli ostacoli alti. News Reel non sta attraversando un bel periodo di forma. Mediocre l'Aqps Another Dragon

Non manca Patrice Quinton che iscrive i primi due del Grande Steeple Chase delle Fiandre (vinto per la sesta volta consecutiva a fine agosto) col grigio Taupin Rochelais, lo scorso anno quarto nella Gran Corsa Siepi di Merano, che merita la massima considerazione avendo battuto, lo scorso anno in Belgio, Kazzio ed essersi riconfermato in bello stile. Probabile presenza anche del compagno di colori Varabad du Buisson che potrebbe venire avanti rispetto a Waregem. Il baio infatti ha accusato la distanza dopo aver forzato la mano e aver cercato la lunga progressione per la vittoria. Dovrebbe avere margini di miglioramento.

Un allievo anche per il numero undici degli allenatori francesi, classifica 2016, Philippe Peltier che propone un figlio di Falco: Kyalco. Si tratta di un piazzato in listed, non eccelso il rating. Difficile che venga.

Un cavallo a testa per i “piccoli” allenatori d'oltralpe Bertin che schiera il cavallo col minor rating francese tra gli iscritti (Queyran, comunque secondo a Waregem in una gara di contorno al Grande Steeple locale) e Carayon col secondo cavallo col minor rating francese: Carlain, peraltro in forma tutt'altro che smagliante. Presenza, per entrambi, poco probabile.

Completa il vincitore del Richard (Gr.3) Dominato, che Raf Romano ha saputo ben sviluppare ma che qua ci pare al cospetto di rivali alquanto agguerriti e che forse potrebbe giocarsi una primaria possibilità nell'Argenton invece di prender parte a questa corsa. Da valutare quanti stranieri arriveranno, se vengon in pochi potrebbe valere il tentativo caso contrario io farei l'Argenton. Iscritto anche Ciro Vincenti, ormai però lontanissimo da una condizione tale da permettergli di avere velleità di piazzamento in questa compagnia. Peraltro in difficoltà lo scorso anno, quando stava meglio, e fermato a traguardo lontano.

Proibitivissima per Kauto Sweety (Satalia), le cui categorie sono altre, Larsen Bay e Collar an Tie (Taber) nonché per Thibodeau (Bebbu), difficile immaginarli partenti in ogni evenienza, venga chi venga.

Aspettando KAZZIO
il grigio TAUPIN ROCHELAIS
a tenere in alto il nome del GRANDE STEEPLE CHASE DELLE FIANDRE
(Foto France-Sire.com).

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