lunedì 21 maggio 2018

Responso 13° Giornata, Maia, Merano.


IL METEORITE HOME PLEASE OSCURA LA STELLA CAPIVARI E CHIUDE COL COMPAGNO DI ALLENAMENTO ALMOST HUMAN UN'ACCOPPIATA VANA SR DA 73 A 1

Clamoroso epilogo nel Val di Non: il reduce da sonore sconfitte a vendere Home Please batte un profilo da campione quale Capivari, costretto dal proprio interprete a viaggiare nel traffico. Altra doppietta Vana sr tra i giovani con l'uno-due Saxo Sol-Fly Filo Fly. Successi nelle siepi di Paolo Favero e Ilaria Saggiomo.

L'Aichner che non ti aspetti,
invedibile a vendere, HOME PLEASE
prende tutti in castagna in una prova preparatoria
ai gran premi.
(Foto di repertorio di MATTEO MANCINI).

A cura di Matteo Mancini
Il tradizionale lunedì di Pentecoste dava avvio alla stagione meranese. Giornata soleggiata, terreno buono e soprattutto molti partenti a rendere incerte tutte le prove, sia in piano che in ostacoli. Costituiva un'eccezione, sulla carta, il Premio Val di Non, condizionata di blasone per anziani sulla distanza dei 3.800 metri sul percorso piccolo in steeple. Duello annunciato tra il campione Capivari, alla prima in giubba Aichner, e il ritrovato Recently Acquired, chiamato a riscattare la caduta nelle prime battute di gara nel Grande Steeple Chase di Milano. 9/5 la quota dell'ex francese, soggetto capace di vincere in Gruppo 1 ad Auteuil in siepi e di dimostrarsi su egregio stato di forma a inizio anno riportando il Prix du Comte de Nice (L) e perdendo per una testa nel Grand Prix de la Ville de Nice (Gr.3) sulla pista in steeple di Cagnes-sur-Mer. Impressionante il rating francese, un valore superiore di sette punti rispetto a quello del netto trionfatore del Grande Steeple Chase di Milano. Lecito attendersi un assolo, Recently Acquired permettendo. Il portacolori Olisova chiudeva al betting da controfavorito alla quota di 3,5 a 1. Gioco anche su Almost Human, strabattuto al rientro a Milano da Recently Acquired ma a grande agio sulla pista. A distanza di anni, inoltre, si registrava la curiosa presenza di un fratellastro per linea materna nella medesima corsa. Roberto Cova faceva infatti rientrare dallo scorso autunno l'esperto Alcydon Fan, fratellastro più anziano di Almost Human, che chiudeva al gioco all'inspiegabile (data la caratura di livello del soggetto) quota di 35 a 1.
Ruoli dunque ben definiti che venivano clamorosamente disattesi dalla pista. Con eccezionale e pazzesca inversione dello stato di forma brillava il meteorite, ci sembra il caso di dire, Home Please. Otto anni di lungo corso e di allevamento tedesco, vincitore in Italia solo in categoria vendere, il compagno di colori di Capivari si presentava all'appuntamento con il ruolo di bilancino. Lontano da mesi dal miglior stato di forma, scendeva in pista dopo imbarazzanti prove in siepi nella primavera milanese rese, oltretutto, in categoria vendere e con distacchi subiti dai vincitori compresi tra le ventitre e le ventinove lunghezze. Addirittura incapace di andare oltre un quarto e un sesto posto. Classico profilo di soggetto fuori categoria designato al ruolo di vittima sacrificale nello scacchiere tattico della corsa. Jiri Kousek, terza monta in casa Vana sr, lo sparava al comando fin dal primo metro di gara dove il baio si destreggiava in una maniera difficilmente comprensibile dopo le ultime uscite. Il compagno di colori Capivari ne prendeva la scia, seguendolo per tutto l'arco della corsa ma in modo poco convinto. Dominik Pastuszka (al posto di Vana jr), in sella al grigio generato dal fondista Yeats, si faceva clamorosamente anticipare dopo il salto del muro dal compagno di allenamento Almost Human, che lo aggirava dall'interno all'esterno, e da Recently Acquired, fatto emergere con preciso acume tattico da Josef Bartos. Non contento Pastuszka si faceva sfilare anche da Alcydon Fan su cui l'irlandese Thomas Garner optava per la corsia esterna. Lo stesso speaker Manigrasso era abile, in diretta, a cogliere la clamorosa indecisione del fantino polacco, sottolinenado il troppo tergiversare. Pastuszka si trovava così costretto a riprendere in mano il grigio prima del verticale, perdendo punta di velocità e venendo superato dai tre sopracitati avversari tutti proiettati alla caccia di Home Please. La frittata si completava con l'assurdo tentativo di recuperare i metri persi, forzando un inesistente varco interno all'ingresso in dirittura. Home Please, attaccato sull'esterno da Almost Human, chiudeva (con correttezza) la porta in faccia a Capivari che si trovava costretto a interrompere nuovamente l'azione. Pastuszka spostava allora verso sinistra il quotatissimo grigio su cui piombava in pieno spunto Alcydon Fan, che aveva così modo di cancellare i metri regalati per la traiettoria esterna. Errori tattici letali quelli commessi da Pastuszka amplificati, pensiamo di poter dire, dall'esser stati compiuti in sella a un cavallo dotato di un passo unico e capace di incrementare l'andatura da provetto passista ingambandosi in estrema calma e sul passo. Ne approfittavano allora i tre avversari con Almost Human della Jokr, tenuto all'estrema attesa nella prima parte di gara da Jan Kratochvil, che dava la concreta illusione di aver risolto a proprio favore la contesa. Il cinque anni saltava in testa l'ultima siepe, ma subiva l'inaspettato ritorno di un infinito e mai domo Home Please, tutto arroccato in corda. Vibrante epilogo tra i due allievi di Vana sr con l'estremissimo outsider Home Please che strozzava l'urlo in gola alla Jokr, ritornando sotto in un modo vigoroso e inspiegabile alla luce delle precedenti prestazioni. L'otto anni recuperava così metri su metri fino a battere l'avversario, autore comunque di pregevole prova e sempre positivo in quel di Merano. "E' stata una corsa davvero incredibile" commentava Manigrasso e ne aveva ben donde, dati i valori in campo. Ottimo terzo, specie se valutato lo stato di rientrante, Alcydon Fan, a contatto e a grossa quota piazzata (6 a 1), davanti a Capivari in un'imbarazzante quarta posizione meritevole, in altri contesti, dei sonori fischi al dissellaggio. Pensare un soggetto come questo battuto da Home Please è, a dir poco, non ce ne vogliano, un'offesa al mondo dell'ippica.
Quinto terminava bene un'attendista Sbarazzino, in affanno nella prima parte di gara e impiegato in punta di dita alla ricerca di un piazzamento sull'eventuale calo degli avversari. Calo che si manifestava ai danni di Recently Acquired. Il pupillo di Lydia Olisova si presentava bene in dirittura di arrivo, ma accusava un grave calo finale soprattutto nel tratto piano che consentiva a Sbarazzino di sopravanzarlo per l'ultimo piazzamento utile per andare a premi. Ospiti senza voce in capitolo gli altri cinque, fatta eccezione per un brillante Silver Tango, tenuto sui primi da Raffaele Romano prima di esser improvvisamente fermato sulla dirittura opposta a quella di arrivo.

Nell'altra prova in steeple, la seconda stagionale per i quattro anni, giocava un ruolo importante l'inesperienza dei saltatori. L'impegnativo percorso meranese mieteva vittime a ripetizione, lasciando la soluzione del Valle Aurina a una lotta in famiglia, ancora una volta, in casa Vana sr. La spuntava il qualitativo Saxo Sol, alla prima vittoria in carriera, davanti al redivivo Fly Filo Fly. 
La corsa veniva caratterizzata dalla duplice caduta sul terzo ostacolo delle femmine Shiloh e Ribanina, ma soprattutto dall'irruenta azione di testa di Ne Pas Subir, il vincitore della Prova d'Assaggio di Pisa, che confermava la sua eccessiva foga, creando grattacapi a Davide Columbu in cabina di regia. L'allievo di Ilaria Saggiomo, di gran carriera, aggrediva i sieponi con impeto, determinando una lunga e intervallata fila indiana. Il grigio, tenuto sotto controllo da Saxo Sol, già brutto sul secondo salto del doppio travone, pagava a caro prezzo il salto del muro collocato sulla dirittura opposta  a quella di arrivo. Ormai insidiato dai due Vana, centrava in pieno l'ostacolo facendo sobbalzare in sella Columbu con consenguenziale rottura della staffa. La problematica si rivelava non di poco conto, tanto da costringere il fantino a terminarne prematuramente la corsa. Sui due Vana, all'esterno, si affacciava allora pericoloso il polacco Haad Rin, reduce da lodevoli prove in Polonia con vittoria debordante a Wroclaw, che però rovinava in modo scomposto sul verticale franando a terra. Fly Filo Fly, dopo aver seguito il compagno di allenamento Saxo Sol, cercava allora di chiudere la partita giocando in anticipo sul medesimo. Palesava i temuti limiti l'inspiegabile favorito al betting Padrinho, in costante affanno per tutta la prova. Il pupillo di casa Stampfl non riusciva ad agganciarsi alla coppia di testa e perdeva, nella parte finale, la scia. Saxo Sol, bene in mano, affiancava uno stanco Fly Filo Fly sull'arginello per disporne comodo e in totale controllo con una rotonda vittoria di sei lunghezze.
Inspiegabile prova di Musique de la Nuit che pare proprio non gradire la pista. La portacolori di Troger restava in coda, a gran distacco, fin dall'inizio e non seguiva, uscendo dai giochi fin da subito senza praticamente prendere parte alla corsa se non in modalità galoppo di esercizio.

DESPERADOS
autore di gran finale nella vendere. E'
atteso alla riproposizione in categoria 
superiore.
(Foto Matteo Mancini).

Meno interessanti, per la qualità, le altre due prove, ma attesissime per il gioco. Due veri rompicapo, specie la prova sui 3.000 in siepi per i novizi di quattro anni e oltre. Molti stranieri provenienti dall'est e linee tutte da definire. Vinceva in gran stile il Magog Balashakh, favoritissimo al betting nonostante le prove a luci e ombre a Milano. L'allievo di Paolo Favero dominava letteralmente la corsa, prendendo l'iniziativa senza tanti ragionamenti e tirando via fino a cogliere la prima vittoria in carriera. Anche qua giocava un ruolo importante l'inesperienza di svariati partecipanti. In particolare risultavano scompostissimi e difficili da moderare Jankin e il polacco Remus. Entrambi con intercedere a strapponi, si rendevano protagonisti di salti da brivido effettuati nelle prime posizioni per poi cadere in modo rovinoso nella prima parte di gara. Quest'ultimo, addirittura, pur saltando indisturbato da scosso effettuava un salto suicida sulla diagonale discendente, staccando e tuffandosi a terra con tremenda caduta al suolo. Una modalità che, in diversi anni da spettatore delle corse a ostacoli in Italia, mai mi era capitato di vedere. Non era dato sapere l'esito, ma la sensazione era di un urto non di poco conto.
Provava a contenere l'azione decisa di Balashakh l'ospite polacco Haruza che Marcel Novak poneva in capo al gruppo davanti al controfavorito Do Your Best e a Meyandi, con gli altri in maggiore difficoltà, tra questi l'esperto Icarium artefice di un salto da brivido sotto le tribune e poi penalizzato dalla perdita delle redini. Balashakh si rendeva intangibile per tutta la prova e riscattava a chiare lettere le prove milanesi. Haruza era netta seconda, mentre più indietro, dalle posizioni siderali, emergeva il dormelliano Dalton che approfittava del grave calo di Icarium e Meyandi. In regresso Do Your Best, brutto debutto per Time is Precious. Nella corsa cadeva e si infortunava Vana jr sbalzato dalla sella di Marywil.

Assai più prevedibile il responso della vendere per anziani, dove facevano valere il buon stato di forma Anima Mundi e Desertmore Hill, subito a contendersi la testa ma sorpresi all'epilogo dall'eccezionale finale di Desperados. L'allievo di Ilaria Saggiomo, capace di migliorare in modo importante sulla pista di casa, rinveniva lungo lo steccato con grande piglio e stamina rimontando un Anima Mundi che sembrava aver ormai messo in cassaforte la vittoria. Apprezzabile a vista d'occhio la rimonta negli ultimi cento metri. Davvero una bella vittoria. Chiudeva quarto, artefice di più che apprezzabile rientro, Spettacolo per i nuovi colori di Luca Ghiotti. Male gli altri.
Confermava il momento no Brunch Royal, tenuto sui primi da Novak ma sparito al momento della verità e in grave affanno in retta. Non entrava invece in azione il qualitativo Youmshine impegnato in un semplice galoppo di rientro, ma da seguire per la prossima.. 

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