martedì 27 gennaio 2015

PRESENTAZIONE QUINTA GIORNATA DI CORSE IN OSTACOLI


SIAMO TRA LE MARRANE FANTASMA, SIGNORI MIEI, GABBIE, FASCINE, BATTUTE IN TRONCHI, CAMBI DI DIREZIONE, SVOLTE SECCHE DI PALIESCA MEMORIA, PENDENZE E DISCESE REPENTINE, SIEPONI... E' IL CROSS, RAGAZZI.

A cura di Matteo Mancini.


Passaggio del laghetto nel Pr. Cuomo
Prova finale Campionato Scuole di Merano 2014.
(Foto di Matteo Mancini).

Dopo una scialba quarta giornata di corse in ostacoli, dedicata ai Gran Premi della stagione locale (ce ne saranno altri), riprende a salire il livello tecnico e l'interesse delle corse in programma. Nulla togliere al duello Sol Invictus - Signor Tiziano, peraltro reso assai meno interessante dalla clamorosa caduta di Emmanuel Reinhardt in un salto d'assaggio (famosa siepe mobile, un tempo l'intero tracciato era costituito da siepi mobili), manco fosse l'interprete di Maratory. Ciò detto e sperando che Locky Taylor possa riprendersi dal brutto infortunio che lo ha azzoppato a vittoria in tasca, veniamo alla riunione prevista per la giornata di dopo domani.
Si parte, come al solito alle 14.00, Premio Leap Year, cross country sui 3.200 metri, il primo della stagione. Disciplina tra le più spettacolari nell'ambito ostacolistico che a Pisa fa correre la memoria a tempi passati, quando i cavalli sparivano tra gli alberi e tagliavano la strada per immergersi nelle strutture opposte alla pista tradizionale, fuori dall'ippodromo, nel lato nord, quello zona monti, per intenderci. Dunque una deviazione non paragonabile a quella che percorrono i concorrenti del Nazioni, quando, pur sparendo alla vista, vanno a rasentare il campo di Polo restando comunque all'interno del Maia, ma assimilabile, pur se invertita nel concetto, all'attraversamento della pista in trotto che effettuano i cavalli schierati nei cross dell'impianto San Artemio di Treviso dove,  ogni anno, si svolge il Premio Duca d'Aosta, una delle prove di cartello della stagione.  
Quest'anno, grazie all'impegno lodevole (bisogna dare i meriti a chi se li merita) del Col. Satalia (indimenticabile cavaliere di un lotto di Gentleman che all'epoca era davvero mostruoso, con personaggi come il marchese Guglielmi, Mario Turner, Argenton e poi, dopo, i vari Remo Romano, Agazzi, Facchini, Marco Bozza e via via con i vari Massimo Bresolin, Marco Damiani, Paolo Bugatella, Agostini-Novello, Volante e chi più ne ha più ne metta, mi piace ricordare anche un trio di amazzoni come miss Jacqueline Freda, Cecilia Gatta e la sig.ra Satini che io seguivo sempre quando schierava Czador non capendo il motivo per cui corresse con la giacca rossa) vedremo impegnati in pista i gentleman, come compete a una disciplina quale il cross-country, da sempre riservata agli appassionati e poi, per motivi assurdi, passata ai fantini. Credo che iniziative come questa, che a Merano hanno riscosso un successo pazzesco (con campi partenti vicini alle quindici unità), dovrebbero essere incentivate, perché sono occasioni per avvicinare nuovi potenziali proprietari e spronarli a entrare in un mondo che, rispetto a un tempo, si è a dir poco inaridito (dimostrazione evidente la XXX Gran Corsa Siepi di Pisa). Prima di passare al campo dei partenti, visto che si parla di Cross, devo mensionare due proprietari/cavalieri presenti in altre corse, ma che alla disciplina hanno dedicato tempo e passione. Gladio Romano Cirini, che ricordo, tra gli altri, con l'ex Siba Top Africa (da My Top, cavallo vincitore del Derby di Roma nei primi anni '80) e che giovedì sarà presente nel Premio San Pierino con Secolo Mercuriano (nome quest'ultimo che lascia riecheggiare nella memoria la figura mai sbiadita nel tempo dei Ceciarelli, che si aggiudicarono con R.J.'S Fighter l'edizione datata 1992 del Cross di Torino per i colori della scuderia Mercurio; tra l'altro Mercuriano è pure il nome di un cavallo del Col. Satalia destinato però alle corse in piano), e Lazzaro Cetra di cui ricordo soprattuto il cavallo dal mantello bianco Cedrica che ricordo in pista ai tempi delle Medie, quando rientrato da scuola, lo vedevo correre in tv in quelle fredde giornate romane quando la temperatura rasentava lo zero (di solito era sempre la prima corsa del programma). La giubba cremisi nero-cerchiata, mi pare anche di Danton Uccellaia, sarà in pista con Major Conquest alla settima corsa dedicata a un altro personaggio storico dell'ippica di Barbaricina ovvero Ildo Tellini. In questa corsa peraltro figureranno anche i nomi di Mercuri-Morazzoni, per il training di N.Simondi (non mi ero dimenticato, ovviamente, del "buon" Mauro Simondi, altro protagonista assoluto dei cross prima e poi tra i fantini a cavallo tra gli anni '80 e '90), per loro sfilerà in pista Oro Jet.
Dopo tutta questa filippica, necessaria per presentare una corsa in cross, veniamo ai partenti.

Sei al via con campo partenti più variegato del solito. Paolo Favero chiama all'appello due pedine, mai in pista in questo 2015 ma attive a Grosseto a fine stagione. Per scardinare il dominio del trainer fucsia (11 a zero l'implacabile rullino di marcia nella classifica degli allenatori), un altro nato proprio con i cross-country quando si dice vendette un motorino per acquistare Gran Gin destinato proprio a questa specialità e suo primo cavallo, ci proverà Tweety Kash che avrà in sella Bonacina (patentino FISE, credo), uno dei migliori gentleman della specialità e unico, tra i protagonisti del Premio Leap Year, a esser in gara il giorno dell'inaugurazione della pista in cross avvenuta nel 2008, con presenza sul posto di rappresentanti dell'ippodromo di Pardubice, per il gemellaggio con San Rossore, dove si svolge la più spettacolare prova di categoria (il Velka). Quell'edizione vide l'affermazione di Sir Baharre dell'Avv.Schileo, con un numero incredibile di Raf Romano che alla gabbia di siepi riuscì a rimanere in sella a Sergente Garcia (correrà in modo incolore a Pardubice qualche mese dopo, insieme al Re del Nazioni, Fatal Mac, ma in corsa diversa) dopo esser stato staffato. Sempre in quella prova vi furono non pochi problemi alla piegata secca, a circa metà curva iniziale (piegata simile a quella del Casalone che immette al muro in gomma, dove cadde Decybel II al suo debutto italiano in ostacoli dopo aver corso in piano con gli anglo-arabi), quando vi furono due scarti determinati dall'erronea impostazione pitturata dai jockey e da un'andatura un po' troppo arzilla.
Ebbene Tweety Kash, per il trainer proprio di Raf Romano, avrà l'onore di candidarsi come antagonista del duo Favero, con buone possibilità di vittoria. La cavalla ha corso alla grande a Grosseto dominando con corsa di testa e avendo ragione, in modo largo, di Uvea (otto lunghezze) e di Opaleo (vincitore in steeple a Pisa). Ha corso a Pisa in modo non generoso (di più) ma pagando dazio alla distanza, la categoria qua però è alla sua portata. Può vincere.

L'implacabile Favero punta su Missed Approach, a cui viene destinata la monta di Riccardo Belluco. Altro nome storico della disciplina, la sua famiglia, per i colori Marbell, era solita scendere in pista in corse del genere (il padre di Riccardo correva credo in ostacoli, mentro lo zio in piano). Due cavalli su tutti, di cui ho nitida memoria: Bel Hardi e Bal de Pres. I Belluco erano altresì allevatori dei loro cavalli (il citato Bal de Pres è un'eccezione) e avevano la caratteristica di rendere riconoscibili i loro prodotti apponendo la sigla "Bel" agli stessi, facendo peraltro il verso a un loro "emule" come Mario Iob (o Job, come compariva in alcuni giornali) il quale invece utilizzava la siga "BAI" di seguito ai nome dei propri prodotti, quasi tutti griffati Trapezio o Amado (se non ricordo male).
Missed Approach è un cavallo strano, è caduto spesso sull'ultima siepe e quasi sempre quando era in condizione per lottare per la vittoria. Coincidenza sicuramente, ma non offre grandissime garanzie. Ha la monta dalla sua, Riccardo Belluco è forse il migliore del momento in ostacoli (tra i gentleman), ed è quotato anche in piano. Lo scontro diretto con Tweety Kash è a suo netto sfavore ed è già stato battuto anche da Uvea. Quest'ultimo è un cavallo molto più regolare di Missed Approach, è forse anche più qualitativo. L'ho spesso preferito a Opaleo. Favero gli cambia monta e colori, al posto del giallo-arancio D'Altemps, ci sarà il fucsia integrale, mentre in sella credo che faccia il debutto con questi colori Pavel Peprna, cavaliere coraggioso spesso in pista contro i fantini. Ha anche corso in competizioni di rilievo, spesso non figurando. A mio avviso è meno qualitativo del Belluco, ma non è certo un improvvisato. Motivo per cui preferisco Uvea alla scelta Belluco, e lo indico quale mio controfavorito.

Tra gli altri tre curiosità per Sopran Best, nervosissimo qualche settimana fa al tondino, addirittura accompagnato da due lad. Caduto alla fence non per colpa sua, è difficilmente valutabile. La sensazione è che sia dietro ai tre di cui sopra, ma con un po' di fortuna potrebbe ambire a un piazzamento. Se ha quota si potrebbe valutare per l'inserimento in qualche accoppiata. La monta è destinata a Patelli che fino a ora ha corso nel 2014 solo sette volte, cavalcando sempre Ti Parlo con cui ha ottenuto come migliori piazzamenti tre quarti posti (non male visto il cavallo). Di certo, questa volta, avrà a disposizione un miglior soggetto, ma non sarà facile per lui. Buona occasione per crescere in pista.

Durissima per gli altri due. New Girl avrà a condurla Lancini, viene da due fermati. Ruolo da estremo outsider. Idem per Quiquoqua per la monta del veteranissimo Ranieri, il più esperto tra quelli in pista presenza storica nei cross di Novi Ligure, e non solo di quelli. Il cavallo, alla clamorosa età di 15 anni va in pista per avvicinare il record di Sober Mind (credo il cavallo più anziano a essere sceso in pista negli ultimi 20 anni, avendo corso fino a 16 anni), storico cavallo della Cavalleria Militare che disputò persino un Derby di Roma (monta di Frankie Dettori) vincendo poi in cross meno di quanto avrebbe meritato. Tra l'altro, tra le amazzoni che lo hanno montato c'è anche Teodolinda Di Napoli, altro nome storico nei cross e anch'ella allevatrice dei propri cavalli tutti marcati con la provenienza "da Procoio".  

Pronostico Mancho: Tweety Kash, Uvea.

QUIQUOQUA seguito da Bonacina su Doux Amer.

Dopo questa presentazione a maglie allargate, come giusto che sia per una prova Gr-Amaz-Pat. Fise soprattutto in ricordo dei bei tempi, passiamo alle restanti corse.
Pausa con il Pr. San Pierino, prova che vede al via oltra al rappresentante Cirini, anche un portacolori della Razza Dormello (scuderia di Ribot, per i poco ferrati) e per Abdel Haq Basem, appassionato egiziano ricordato in post precedenti, aventi in comune la passione per gli ostacoli e la presenza dei cavalli nel derby di Roma. La Dormello ne ha vinti a bizzeffe, il primo con il grigio (credo il primo grigio ad aggiudicarsi la corsa) Van Dyck, Basem ne ha corso uno con Seminole Shield. Giovedì le due scuderie schiereranno rispettivamente For Me Only e Lady San Rossore, per le monte di Andrea Mezzatesta e A.D.Migheli.

Si torna a saltare con la terza prova, in scena alle ore 15.10. Discendente per cinque anni e oltre sui 3.500 metri, anello in siepi. Sette al via, ma corsa con vari spunti di interesse.
Il mio favore del pronostico va a Barnabo. Ha già battuto Romis, anch'esso in pista, e ha corso bene a Pisa. E' alla sua terza uscita (è la seconda per l'avversario, sempre di casa Favero).  I due sono entrambi in buona forma. Il sei anni è giunto a tre lunghezze da Signor Tiziano, poi ha vinto a vendere. Il D'Altemps ha vinto regolando Magica Vita, battuto anche da Barnabo. Tra i due si ripropone la rivincita del Premio North Bay (cavallo vincitore del Merano con in sella un gentleman ovvero Massimo Caimi, titolare della Sc.Sagal, altro grande dell'ostacolismo italiano capace di imporsi anche in fantini) disputatasi a Milano e risoltasi con Romis  giunto a 10 lunghezze dal rivale ricevando due chili. Il mio favore va dunque a Barnabo e la sensazione è che gli scommettitori, data la scelta di Favero di mettere Bartos sul D'Altemps, punteranno maggiormente su Romis. 

Attenzione però agli avversari, perché la corsa ha gli ingredienti per non ridursi a uno scontro a due. Il marchese Guglielmi (già ricordato poco sopra, oltre che mossiere di varie carriere in Piazza del Campo) ripropone Salar Fircroft. Il grigio, che avrà in sella Raf Romano, viene da due prestazioni deludenti (tra cui la Gran Corsa Siepi di Grosseto). A Pisa è finito dietro a Barnabo di sette lunghezze circa (rallentato, in verità), quindi è difficile poterlo pronosticare quale favorito. Tuttavia ha classe anche per poter ribaltare il responso del Premio Furton. Lo indico quindi come possibile sorpresa, sperando che lo stato di forma sia in crescita, e lo antepongo a Romis.

Il cliente più pericoloso per Favero, però, è Notti Magiche, cavallo su cui il proprietario Eros Ostanel (altro gentleman che ha animato diversi cross country una decina di anni fa) ripone grande fiducia. Ha corso alla grandissima il Premio Tagliabue a Milano, finendo vicinissimo a un duo di egregio valore costituito da Veloce e Khalshani (vincitore poi della Gran Corsa Siepi di Grosseto). E' risultato iscritto fin dalla prima riunione di Pisa, Ostanel l'ha preservato. E' il cavallo da giocare vincente per chi voglia rompere la monotonia Favero, perché ha i numeri per vincere specie se il terreno dovesse essere pesante. La monta è riservata a Dirk Fuhrmann.

Ruolo da estremi outsider per gli altri tre. Si rivede Size, cavallo di qualità ma rimasto fermo un anno e mai risultato pericoloso fino ad adesso. Favero l'ha persino iscritto in vendere in piano. Well Dressed, sempre per i colori Favero, ha un pesino allettante (riceve dai sette agli otto chili rispetto ai quattro che ho indicato come pretendenti alla vittoria) ma si è comportato male sulle siepi. Più indicato per i cross o gli steeple.
Corsa difficilissima anche per il polacco Alpha Prim finito a grosso distacco a Grosseto nella Gran Corsa Siepi, lo monta il gentleman Peprna.

Pronostico Mancho: Notti Magiche, Barnabo, Salar Fircroft (per eventuale tris).

MISSED APPROACH vince a Milano. (Foto recuperata su Internet).

Arriviamo ora al Premio Balorain, siepi maidens o a vendere sui 3.500 metri in siepi, nonostante quanto si possa pensare dal premio è la corsa, sulla carta, più interessante fino ad adesso di tutta la riunione ostacolistica pisana. Dico questo perché, per chi come me non è addetto ai lavori sulla pista, diviene difficile avanzare pronostici. Dieci al via, di cui sette debuttanti. Paolo Favero ne schiera due più due (colori Magog), rapporto di scuderia anche per Eros Ostanel, i restanti quattro sono affidati alle cure rispettivamente di Giuseppe Satalia, Di Dio, Raf. Romano e Contu.
Tra i già visti abbiamo Fata Birichina, discreta nell'unica apparizione fin qui disputata finita dietro al trio Favero che poi si è ben comportato nelle successive corse. Il giovane Davide Satalia, incomprensibilmente ignorato dagli allenatori nonostante i buoni successi ottenuti nella scorsa primavera, avrà la voglia e il morale dalla sua. La cavalla si è comportata bene, certo gli avversari sono un'incognita. La preferisco a Il Re Tritone che si è adattato bene al tracciato non palesando le incertezze di Grossetto, è comunque finito a sette lunghezze da Likhita.
Ruolo sulla carta da estremo outsider per Sopran Pokeer che avrà però in sella Raf Romano, che appare anche come allenatore. Il sauro ha corso da kamikaze al debutto in Italia, calando a traguardo lontano. Sulla carta è da alta quota.
Difficile esprimersi in modo compiuto sugli altri. Possiamo limitarci a descrivere le sensazioni.
Paolo Favero destina la sua prima monta su Constantine  per i colori della Magog di Axel Ambruschitz, fresco vincitore della Gran Corsa Siepi di Pisa (che edizione a ranghi ridotti però!?). Il cavallo è stato comprato in Inghilterra a fine ottobre a un prezzo medio. Velocista, non vince da giugno 2013, fino a ora non ha fatto vedere grandi cose in pista. Difficile pronunciarsi. Il compagno di colore After the Goldrush è stato pagato duemilacinquecento sterline in più, ma Favero gli destina Sylvain Mastain. Una sola vittoria in carriera, a giugno, a Windsor. Anche per lui il livello non sembrerebbe esaltante, ma le siepi sono un'altra cosa.
Solar Focus arriva dall'Irlanda dove non ha mai vinto, pagato non poco per i risultati ottenuti (9.000 sterline), correndo dai 1.400 ai 2.600 metri. Favero lo affida a quella che dovrebbe essere la terza monta di casa (Vana Jr).
Sulla stessa linea dei cavalli Magog si sistema anche Zaiman, allevato nientemeno che dall'Aga Khan. Dovrebbe essere la prima scelta di Ostanel, per la monta di Davide Columbu. Tre corse in carriera, un solo piazzamento a Sligo sui 2.000 metri. Pericoloso. Meno qualitativo, sulla carta, Little Bruv portato a casa da Ostanel a prezzo bassissimo. Otto corse, un solo piazzamento sulla lunga distanza. Ruolo da outsider, visti anche Intermath e Simpathyforzedevil.

Completano il campo dei partenti Tramonto a Ivry, cinque uscite in piano dove non ha mai figurato neppure in categoria minima. Lo presenta Francesco Contu per i colori della Topeeka. Sulla carta è da quota alta. Chiude il campo dei partenti Carioca Black di Tiziana Di Dio per la monta di El Rherras. Cavallo vincitore di due corse alle sue prime due uscite di carriera, poi rimasto fermo per cinque mesi (probabile acciacco fisico), ripresentato senza figurare in due reclamare. Sulla carta è poco meno di una sorpresa.

Pronostico Mancho: E' quasi come giocare un terno a lotto, perché i giudizi sono per oltre la metà in busta chiusa. Indico come cavallo da avere come riferimento Fata Birichina, quindi Constantine per la monta e Zaiman (per la famosa "legge" dei grandi numeri: che l'Ostanel li abbia toppati tutti per la prima? Speriamo di no!).

Batteria di qualifica di CARIOCA BLACK, è quello con paraocchi,
in sella El Rherras.
Da non confondere, per gli amanti dei pali, con Careca che era un bel sauro con lunga lista bianca sul muso, 
lo ricordo con Il Bufera nella contrada della Lupa, corse poi svariati anni dopo in un'altra carriera,
(Foto: Matteo Mancini).

Previste poi tre corse in piano dedicate ai Santi (Matteo e Michele) e al già citato Ildo Tellini. Per gli appassionati di ostacolismo, cito, per cronaca e oltre ai già detti, i cavalli Casta Fides (ultimo prodotto in pista dell'allevatore Frascatani, fratellastro per linea paterna di Sol Invictus e con in sella un allievo che porta il cognome di un precedente cavallo allevato da Frascatani), Saviana compagna di colori di Filippide con la monta di El Rherras e Panna protagonista del disarcionamento di Kolmarkaj nella prima corsa in scena a epifania.
    

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