giovedì 22 gennaio 2015

Tabellino terza riunione ostacoli. Ippodromo San Rossore, Pisa.


IL NITRITO DEL RE TRITONE TERRORIZZA ANCHE LA MAGNA GRECIA... E' SCONTRO TRA TITANI.

A cura di: MATTEO MANCINI.
E' inutile che mettiate gli avatar... sono io il vero IL RE TRITONE!
Paolo Favero non cambia passo: uno, due; uno, due; uno due.
(Foto di M.Mancini)

Piove nella nottata di mercoledì e il cielo non promette niente di buono. La via che porta dal tempio di Atene all'arena dove il figlio di Spartacus cercherà di lanciare la rivolta allo strapotere di sua maesta Paolo Favero passa da Arcadia e poi da Via Garibaldi, uno che in Magna Grecia ha saputo onorare la bandiera senza il rischio di vedersi contestare un 186 c.d.s. per aver ingurgitato qualche bicchiere di Marsala di troppo. 
In mattinata qualche lieve folata di vento, forse chissà se indotta dalla lettura mattutina de il Jarvee Infestato di William Hope Hodgson e dal pronto ritiro di Ombra del Vento del Favero nostrano Gladio Romano Cirini, portano il cielo a graziare il prato degli Escoli. Il terreno passa da molto pesante e pesante e il sottoscritto può recarsi sul campo senza il rischio di prendere un malanno. Sulla scia del Carnacki, armato del volume Laghat - Il Cavallo Normalmente Diverso e di macchina fotografica, timbro il cartellino per la terza presenza stagionale.

Un solo ritirato per il reparto ostacolistico, si tratta del mezzo-sangue Star de Cochet che rinvia così il proprio rientro in pista dopo quattro anni di astinenza. Subito pronti a scendere in pista i cavalli del Premio Pasrullah, ascendente sui canonici 3.500 metri della pista in siepi, riservato ai cavalli di quattro anni. Sei al via, con Paolo Favero a scrutare tutti dall'alto forte dei suoi cinque su cinque e pronto a dare "pane e torta", come dicono a Pisa, agli avversari e non certo per festeggiare un successo altrui. Implacabile la quota al totalizzatore, sotto il 2. Lorenzo d'Arcadia è la scelta degli scommettitori per il ruolo di antagonista designato. Del resto l'ipotetico scontro in vista del Premio Corinto non poteva che iniziare con due che in fatto di Grecia sono in tema: Il Re Tritone da una parte, con la più quotata Likhita (dal sottoscritto definita difficilmente battibile) e un esponente di Arcadia dall'altra. Maratory, ultimo cavallo per i bookmakers, conquista il record di cavallo in pista più volte consecutivamente nel 2015, tre su tre, e non paga tenta subito di raddoppiare l'impegno disarcionando Reinhardt (J.D.) al primo ostacolo di assaggio, lasciando interdetto il re degli allenatori d'ostacoli che osserva il tutto sotto la postazione di Mister Marannini, più di lato il sottoscritto. Dunque inizio di giornata subito all'insegna del giallo, a invertire l'episodio di epifania che aveva visto Kolmarkaj emulare Elizabeth Taylor (non a caso avevo un Pile quel giorno sotto il giubbino). Intanto per Maratory corsetta in libertà lungo il tracciato cross (senza toccare i 42 km), area riservata alla capretta (c'è da stupirsi, perché si dice che la cavalla non soffra troppo di solitudine), qualche ciuffo d'erba brucato in qua e in là poi, dopo il piacere, il dovere... Ricondotta ai nastri di partenza, con la giubba verde di Roberta Scala intaccata dal fango, si va agli ordini dello starter. 

Paolo Favero guarda dall'Olimpo i quattro rivali come uno ZEUS 
di "Panteriana" memoria pronto a scatenare i suoi fulmini.
Nell'ordine New Gold, Maratory, Lorenzo d'Arcadia e Recife.
(Foto M.Mancini).

Cronaca: Dopo l'antipasto costituito dalla birichinata di Maratory, si può lasciare cadere gli elastici. Lorenzo d'Arcadia, come da copione, si porta in vantaggio. Il figlio di Red Rocks sfoggia un paraocchi giallo e verde per cercare di beneficiare di maggiore concentrazione. Davide Satalia modera l'andatura di testa senza esagerare nel ritmo. Lo segue Maratory nella morsa Favero, quindi Recife e New Gold, a contatto, in coda. Sulla curva di fondo percorsa a mano contraria, Il Re Tritone e Likhita rilevano Maratory per il resto schema inalterato con Reinhardt che cerca di riportare sotto la baia. Alla siepe mobile Recife e New Gold sfilano Maratory e tentano di portarsi sul trio di testa sempre capitanato da Lorenzo d'Arcadia. Sulla dirittura opposta a quella di arrivo, il duo Favero va a pressare il leader, è minaccioso anche Recife, perde invece mordente New Gold seguito da Maratory. Il Re Tritone forza l'andatura e prende l'onere di scandire l'andatura. Accelerazione violenta all'imbocco della curva finale, risponde subito Recife che prende qualche metro a Likhita e Lorenzo d'Arcadia. Il Re Tritone entra in dirittura al comando, Recife tenta l'attacco ma non stacca, all'interno si profila la sagoma fucsia di Likhita, più all'esterno Lorenzo d'Arcadia con a un paio di lunghezze Maratory, battuto New Gold. Tre a lottare a fruste alzate, ma Likhita ha stamina e spunto da vendere. Allunga in corda sotto la spinta di Jozef Bartos, lasciando gli altri due a lottare con il compagno di colori che mantiene la medesima andatura di Recife conservando la lunghezza e mezzo di vantaggio fin sul palo. Quarto Lorenzo controlla Maratory. Lontano New Gold rallentato dall'interprete. Rosati Colarieti, allevatore del coraggioso Laghat, aggiunge una tacca ai successi ottenuti dai suoi prodotti moltiplicando così gli introiti.

Il Commento di Matteo Mancini: Likhita mantiene le promesse e vince in scioltezza. Bartos ha lasciato sfogare gli avversari per poi piazzare lo spunto decisivo in dirittura di arrivo. Era la favorita netta e non ha tradito il ruolo che anche noi gli avevamo affibbiato. Bene Il Re Tritone in seconda piazza. Il figlio di Mr.Vegas questa volta non ha giocato scherzi strani e si è rivelato assai combattivo. Buon piazzamento per Recife, evidentemente a suo grande agio sul terreno pesante (in condiizoni similari aveva corso bene anche a Grosseto). Il Siba è andato vicino a conquistare la piazza d'onore avendo la meglio su Lorenzo d'Arcadia e dimostrandosi molto più qualitativo del solito. Il portacolori di Satalia, invece, pare non aver beneficiato affatto del paraocchi, deludendo ancora una volta. In progresso, ma le qualità sono quelle che sono, Maratory che conquista, alla sua terza corsa, i primi euro stagionali. Pessimo New Gold che a detta del suo allenatore non fa il pesante. Il figlio di Nonna Virginia è uscito di scena quando si è iniziato a fare sul serio, rallentato, è finito lontano da Maratory. Da rivedere sul terreno buono.

Alla Cassa: LIKHITA, IL RE TRITONE, RECIFE.

Premi: Vittoria per Paolo Favero, proprietà e training, e per Jozef Bartos.

Esito Pronostico Mancho: Presa la base su cui fare gioco (Likhita). Per il resto difficile puntare date le quote basse. Delude New Gold anche se Raf Romano, prima che i cavalli scendessero in pista, ai microfoni di Querci assicurava il buon stato di forma ma la scarsa attitudine al terreno.

NEW GOLD non gradisce il terreno, parola di Romano.
Sullo sfondo lettori del blog dispensano pareri, ma non su questa corsa.
(Foto M.Mancini).

Pausa con una vendere per velocisti, Premio Ovac, preceduta da una prova sui mille metri con la speranza di vedere questa distanza anche al San Rossore. La prova sembra aver dato esito positivo. Quest'oggi però ci si deve "accontentare" dei 1.200 metri che registrano un assolo di Via Garibaldi che non può tradire la premessa con cui si è aperto questo post. Il cavallo di Stefano Burchi si rende protagonista di un assolo che nemmeno Jimi Hendrix in Foxy Lady sarebbe stato capace di emulare, in questo modo, almeno, si sarebbe espresso Carlo Verdone, rivolgendosi a Margherita Buy. Tuttavia l'entusiasmo del comico romano sembra non andare troppo a genio al pubblico, sebbene la compagna delle avventure di cinematografica memoria suggerisca un azione quanto mai subliminale (Buy)... l'asta per la vendita, per 7.000 euro, va infatti deserta. Querci, quasi prevedesse l'evento, pronuncia il fatidico "invenduto!" senza alcuna sorpresa.
Prima di tornare nella nostra specialità, poco prima c'era stata anche una batteria di qualifica, con cavalli misteriosi, non credo riconducibili a scuderie di vertice, a percorrere la pista in siepi con un epilogo a colpi di frusta. Vedremo presto i protagonisti in questione scoprendone anche i nomi e il resto.

Spazio ora al Premio Silet con un allenatore neo brevettato che arriva a salutare l'entourage del blog. Spumina e bevuta al bar del campo, in ricordo dei successi dei vari Ronting, Buonden, Lanoline, Fonte delle Fate e Blue Wells (figlio della mitica Luc Fen, saltatrice di nulla), stretta di mano e foto ricordo. Arriva poi anche il momento delle dediche e degli autografi, proprio nella giornata in cui in pista c'è un qualcuno il cui nome ha una certa assonanza... Roba che nemmeno nella serie de I Cavalieri dello Zodiaco che si sfidavano al cospetto della turchese chioma della Dea Athena... con Pegasus a voler fare la prima donna, del resto Ronting, senza fare troppo il Mattaccino con tutti quegli scarti finali, lo conosceva assai bene.

Nuovi allenatori pronti a sfidare lo strapotere Favero?

Per battere il Paolo nazionale, per usare un'espressione alla Marannini, si scomodano persino i piloti di moto GP. Debutta nella specialità il rosso crociato in bianco (anche se la giubba non è quella, visto che il momento Dormello si registrerà alla sesta corsa) Saarinen per Simone Pugnotti, dodicesimo allenatore a salire sul ring senza che si sia in un Royal Rumble, dal momento che il turno di Wrestler non è ancora arrivato. Ci prova anche lui, in ricordo delle imprese dei vari Ocean e Malopo Fiamma, ma per ora i malloppi hanno avuto un unico destinatario. Altissima la quota, ultimo cavallo del campo. Favori del pronostico, non è una novità, tutti per il trio di ostacolistica memoria... No, niente a che fare con Alexandre Dumas, il re è sempre lui: Paolo Favero. Passiamo alla cronaca.

Ilaria Saggiomo e Raf Romano schierano un cavallo a testa. La sella però 
reclama l'ex top jockey costretto, nel giorno in cui si realizza l'ipotesi di Giorgio
Moscuzza, a ripensare al suo vecchio LUPETTO dato che alla ricordata sesta ci sarà MARMOTTA.
(Foto M.Mancini).

Cronaca: Testa-coda Romano-Saggiomo. Smart Casual prende l'iniziativa, con Romano che rispolvera le piacevoli sensazioni di casa Favero, cadenzando senza rivali davanti. Ritmo tranquillo. Il Ceko Taquari in corda, con dietro il trio fucsia, più esterni Alaska Trip e il rientrante Mordicchio, precedono Saarinen lungo lo steccato, in scia La Bella Donna e a chiudere il compagno di colori del leader Liebe Boy.
Alla diagonale discendente scivola in coda La Bella Donna già in grossa crisi, per il resto posizioni inalterate sebbene Smart Casual aumenti il passo, avendo all'interno Taquari e all'esterno Barnabo. Tutti ancora piuttosto raccolti all'imbocco della penultima curva, ferma intanto in coda La Bella Donna poco prima di metà della dirittura opposta a quella di arrivo. Smart Casual persiste nell'azione di testa, Barnabo largo è accompagno da Magica Vita, col grigio molto brillante. In quota Taquari, per vie interne Nicketommaso. Saarinen capeggia gli inseguitori che iniziano ad accusare il ritmo determinato dall'accelerazione di Magica Vita. Il grigio prende la testa prima dell'imbocco della curva finale. Si trascina dietro Taquari e molto largo Barnabo. Raf Romano cerca di conservare benzina per Smart Casual. Provano a intervenire anche Nicketommaso e Alaska Trip. Gli altri non pervengono. All'ingresso in dirittura, Bartos si volta a controllare la situazione, tenendo ben salde nella mani le briglie di Barnabo ormai pronto a rilevare il compagno di colori al comando. Galoppa in terza bene anche Taquari che mantiene la linea dello steccato, più attardati gli altri col duo Smart Casual e Nicketommaso, seguiti da Alaska Trip che azzarda la progressione a largo di tutti.
Dominik Pastuzka a braccia e frusta in sella a Magica Vita prova a respingere Barnabo che è facile all'esterno, quindi Taquari in difficoltà con all'interno Smart Casual che ha badato bene a non finire la benzina prima della fine. Alaska Trip si sposta verso l'interno, ma è ormai lontano dai piazzamenti importanti. Sull'ultima siepe Barnabo salta con agilità e vola via l'ottimo Magica Vita che ha ancora qualcosa da spendere per respingere Taquari e Smart Casual chiamato all'ultimo sforzo da Romano. Si riceve male, invece, Alaska Trip che disarciona Maceli. Barnabo passa ma non stacca, sembra quasi pararsi, agevolando il ritorno di Magica Vita. Arrivo serrato, Bartos costretto alla frusta la spunta sul compagno, terzo uno stoico Smart Casual che ha energie per avvicinare il duo, distanziando in modo netto Taquari. Quinto, non lontano, Nicketommaso, gli altri alla spicciolata con Saarinen ad aprire la processione.      
     
Il Commento di Matteo Mancini: Barnabo vince come avevamo pronosticato, ma che fatica dopo l'ultima siepe proprio quando sembrava dover piazzare l'allungo secco. Magica Vita cresce ancora, dopo la buona prova di giovedì scorso, e fa una grande corsa come dimostrano le lunghezze rifilate a Nicketommaso. Quest'ultimo, come avevamo preventivato spiegandone le ragioni (dal nostro punto di vista), non si ripete e arriva laggiù dove gli compete. Ottimo Smart Casual interpretato alla grande da Romano che ha dosato e controllato le forze e, con un cavallo che una volta ogni tanto in questo 2015 gli ha saputo rispondere, ha ottenuto la migliore piazza possibile per lui. Un Taquari a luci e ombre (come dimostra il vezzo dei lad dell'allenatore, soliti sfilare con occhiali da sole) non interrompe la crisi iniziale dell'allenatore Vana che, tuttavia, avrà sicuramente modo di riscattarsi. Gli altri? Mai visti. L'unico a provarci, dopo gara attendista, è stato Alaska Trip che si sarebbe forse giocato la quinta posizione, un po' pochino... Male La Bella Donna, fermata prima ancora dell'accelerazione operata da Magica Vita. Saarinen davanti ai rientranti.

Alla Cassa: Barnabo, Magica Vita, Smart Casual.

Premi: Vittoria per Paolo Favero, proprietà e training, e per Jozef Bartos.

Esito Pronostico Mancho: Vincente, presa la base su cui fare gioco.

El Rherras in sella al debuttante in siepi SAARINEN, un nome avvezzo
alla velocità, non ha dubbi nel chiedere l'applicazione dell'articolo 142 c.d.s
a Paolo Favero. «Quelli vanno troppo veloci!!!»
(Foto M.Mancini).

Alle porte del Premio Corinto si concretizza lo Scontro tra Titani e, vista anche la presenza di Saarinen, si innesca la miccia delle piste motoristiche con il Premio Micciarelli. Al tondino la creme della creme. Da una parte i cannibali delle piane, la Dioscuri srl, dall'altra il cannibale delle siepi Paolo Favero che presenta una coppia Magog mica da ridere. Poi mister Dylan Mouth, vincitore dell'ultimo Derby di Roma, che schiera Ora dei Desideri, non mancano i vincitori dello Storico Premio Pisa (almeno per l'ideatori del blog) del 1982, la scuderia Incolinx, quando qualcuno scese in pista con i colori di un ipotetico fan di Jimi Hendrix e quando in pista c'erano anche due giubbe similar Favero e similar Magog (quest'ultima indossata da un certo Lester Piggott). E poi angeli dispettosi, come mostra la foto poco sotto pubblicata, scuderie come la First Racing e chi, appassionato di grandi giornalisti ippici poco sopra ricordati, pensa bene di fare da Ferramosca. Otto al via. Il sottoscritto, naturalmente, punta ora sul duo Favero, perchè è quando il gioco si va duro che...
Favorito netto, manco a dirlo, il titano dei titani, mister Villa che nella settimana in cui c'è stato l'anniversario di uno che di sport motoristici ha fatto la storia, tale GILLES VILLENEUVE, fa sellare Ora dei Desideri per il debutto stagionale del top jockey delle piane FABIO BRANCA. Arriva anche il premio per il vincitore del Premio Pisa dello scorso anno, Salford Secret, consegnato a Riccardo Santini data l'assenza del grande regista, anche di western scopiazzati da Quentin Tarantino (riferimento a Kill Bill), Mario Lanfranchi, anch'egli protagonsita dell'ultimo derby di Roma. Non venitemi a dire che non è uno scontro tra titani questo... Roba da Draghi multigiocatori, anzi da ogni stagione come da El Draque e Multiplier, freschi arrivi dalle aste inglesi in casa Ambruschitz (uno che ha i colori in pista da oltre settanta anni, tra l'altro anche a San Rossore, sponda Gasparini se non erro). E ora passiamo alla cronaca della corsa... anzi no, dimenticavo che questo è un blog dedicato all'ostacolismo.

REBEL ANGEL, della Soc. All M, tiene fede al suo nome, mostrandosi
in posa indisponente e coprendo l'Incolinx. "Di che colore era il cavallo di Garibaldi e di mister x?"
Chiedere all'Arcano.
(Foto M.Mancini).

Premio Corinto, giusto sbocco dopo uno scontro tra titani, sebbene la disciplina sarebbe dovuta essere un'altra data la sceneggiatura vergata da Beverly Cross, la prima più indicata per le siepi (peraltro fattrice di uno abbastanza aggressivo visto saltare a Merano: JAWS), il secondo pronto ad andare in scena giovedì prossimo quando ci sarà il cross-country riservato ai gentleman riders. E se Perseo in sella al suo Pegaso se la ride di gusto sfidando Medusa, sia nei polverosi volumi di mitologia greca sia nella patinata celluloide cinematografica della Legendary Pictures (noi preferiamo, anche per comunanza di nascita, quella datata 1981, chiaramente), ritorniamo nel percorso tradizionale ippico ancora sui 3.500 metri, questa volta in steeple-chase. In pista Darakti, cavallo vincitore di Gruppo in ostacoli, proprio come lo era la scorsa settimana Shame. La logica direbbe che è il cavallo da battere, ma non il totalizzatore. La quota è alta per le qualità del cavallo, vuoi per la pessima figura di Shame mercoledì scorso (cavallo che ha anche battuto Darakti) vuoi per la scelta di Favero di dirottare Bartos su Kamikaze. C'è dunque spazio per gli scommettitori per fare gioco, curiosità anche per Albina sebbene si mormori che non faccia il terreno. Katchaba è il favorito per gli scommettitori, paga non troppo anche Kamikaze de Teille. Favero intervistato glissa su Darakti: "Potrebbe pagare il rientro", quindi spende parole lusinghiere per Albina ("In siepi ha fatto vedere buone cose, vediamo come si adatta in questa nuova specialità") e per Liberge allenato dall'amico Eros Ostanel ("Grande qualità, il giorno che se lo ricorderà sarà lì a giocarsela, chissà...")

Cronaca: Ritmo allegro, proprio come avevamo preventivato. Tweety Kash al comando, marcata da Liberge e da Kamikaze de Teille subito sui primi. Katchaba è quarto, coperto Darakti, pimpante Valsugana, segue Villegle.. In coda Crack Chichi e Albina. Dopo il muro Valsugana, scivolata in coda, è già alla frusta, mentre davanti Liberge pressa Tweety Kash. Andatura veloce, tanto che Darakti entra subito in scena in terza posizione, davanti a Kamikaze. Salta male la fence Villegle che però resta in piedi costringendo tuttavia El Rherras a mulinare il frustino. In coda, ad alcune lunghezze, Valsugana preceduta da Crack Chichi. Al passaggio davanti alle tribune, Tweety Kash aumenta l'andatura seguito da Katchaba e da Liberge, con Darakti in schiena a seguire Kamikaze coperto all'esterno da Albina che risponde alle sollecitazioni di Kratochvil. Crack Chichi toccato da frustino da Mastain. Paga l'accelerazione Valsugana che ferma poco dopo la penultima curva. Di lì a poco ferma anche Liberge, forse per l'appalesarsi di un problema alla vista non evidente. Prima della curva Darakti tenta di rompere gli indugi lanciando la volata lunga. Tweety Kash gli risponde provando a resistere. Legge tempestivamente la situazione anche Kratochvil che lancia Albina in quarta corsia, di dentro si profila Kamikaze. I quattro saltano appaiati l'ultima siepe posta all'inzio della curva finale. Dietro ai quattro emerge Crack Chichi, pagano dazio Villegle e Katchaba che desiste. In curva i quattro davanti non vogliono mollare le rispettive posizioni. Si manda e si frusta, senza tatticismi. Darakti passa all'ingresso in dirittura, Tweety Kash beneficiando dello steccato è seconda, Albina terza marcata da Kamikaze. Crack Chichi e Villegle non lontani provano a intervenire, col baio che non salta bene il siepone in vista dell'ultima. Darakti e Albina duellano nel tratto piano che porta alla siepe finale. L'allieva di Ilenia Nero prova l'aggancio, ma non guadagna terreno. Si profila invece a largo la giubba arancio-gialla di Kamikaze che si rivela in forma nonostante il ritmo indiavolato imposto dall'ormai calante Tweety Kash finito nel mirino dell'ex Australia Crack Chichi. La scelta di Bartos ha anche il tempo di cambiare traiettoria portandosi tra Darakti e Albina, con Crack Chichi che ha ricucito il gap. Tutti bene sull'ultima, Kamikaze sceglie addirittura la linea interna per andare all'affondo di Darakti che resiste colpo su colpo, a largo Albina è lì ma non riesce a guadagnare metri. Quarto, a un paio di lunghezze Crack Chichi. Quinto, senza più benzina, Tweety Kash finita a distacco.

Il Commento di Matteo Mancini: Bella corsa, con andatura sollecita come avevamo detto nella presentazione di ieri l'altro. Kamikaze de Teille non mostra le difficoltà che avevamo palesato, anzi... chi ha subito l'andatura del portacolori di Remo Romano è stato il favorito Katchaba con Vana ancora una volta fuori dalla zona montepremi. Darakti mostra la qualità che avevamo evidenziato, a differenza di Shame della scorsa settimana, ma non stravince regalando comunque la prima vittoria stagionale a Dominik Pastuzka. Benissimo Kamikaze al posto d'onore, evidemente gradisce il tracciato e sfoggia una forma come raramente ha avuto. Albina forse frettolosa o forse penalizzata dal terreno ha comunque corso alla grande, cercando con coraggio la vittoria. Ottimo, data la lunga lontananza dalle piste, Crack Chichi che dopo la passerella di Grosseto ha corso per vincere ben montato da Mastain. Tweety Kash da giocare in cross, delusione Katchaba.

Alla Cassa: Darakti, Kamikaze de Teille, Albina.

Premi: Vittoria per Paolo Favero, proprietà e training, e per Dominik Pastuszka

Esito Pronostico Mancho: Preso il primo e il terzo, con una base di uno dei due presa anche ipotetica trio. E' saltato Katchaba.

Il vincitore DARAKTI. (Foto M.Mancini).

Convegno ostacolistico concluso all'insegna di Paolo Favero che fa tre su tre anche in fatto di accoppiate. Il trainer di adozione meranese manca solo l'appuntamento in piano, ma si era già giustificato prima della corsa un po' come gli studenti quando vengono chiamati alla lavagna dal prof. e sanno di non aver studiato a sufficienza: "Faccio questa e poi ritorno al mio lavoro..." Curioso sentire la replica, seppur silente di qualche suo avversario: "No, dai Paolo... E' bello che tu riesca ad affermarti anche in piano, perché non tenti di nuovo! Dovresti dedicarci maggior tempo..."

Omaggio alla sesta corsa per il signor Rinaldi, non quello di Febbre da Cavallo il Manzotin che i tre protagonisti vorrebbero castigare, ma un uomo di fiducia della storica Dormello Olgiata, scuderia del grande Pigalle (che nome però... un purista e un dotto come Tesio non avrebbe apprezzato, forse...sebbene la lettera iniziale del cavallo sarebbe stata a lui cara, soprattutto se unita alla disciplina relativa). Ed ecco che in pista, accanto a qualcuno di assonanza dal retrogusto Rosati Colarieti, tanto per fare una chiusura in perfetta linea con la prima corsa, abbiamo un trio di ostacolisti puri, con un quarto a osservare la corsa dopo il ritiro del proprio allievo. A sfidare Hove, di proprietà di qualcuno legato a chi gli ostacoli li ha fatti davvero tanto da presentarsi ad Aintree (non da spettatore), ci sono il difficile Drounais di Ilenia Nero e Valdivizze di miss Irish Boy Patrizia Scollo. L'esito della corsa... dimenticate che questo è un blog per ostacolisti.

Nella giornata dei registi e dello Scontro Tra Titani, tributo in ricordo anche 
a Mister TERZO ROUND
che il signor Rinaldi forse ha conosciuto.
(Foto M.Mancini).

Appuntamento a giovedì prossimo, noi prima per la presentazione della quarta riunione ostacolistica italiana sempre a Pisa, sempre a San Rossore. Spazio ora alla libreria...

Un grazie all'autore, beh... se il titolo del libro lo si leggesse all'inglese
suonerebbe un po' così... Legat.
Grazie ancora per il primo!

4 commenti:

  1. Ancora una volta ineccepibile il commento alle corse...ma anche il contorno non è da meno, significativa la foto al "grande" Gryzna" mi scuso se non ho scritto bene il nome, ma beniamino del pubblico pisano era atteso un doveroso riconoscimento a questa persona umile e simpatica a tutti, ricordo quando nella Gran Corsa Siepi di Pisa (se non erro) arrivò secondo con Lanoline, i tributi, gli applausi e l'ovazione al rientro furono tutti per lui anziché al vincitore, sinonimo di persona amata e cara al pubblico pisano come nessun altra persona....
    Robycecc.

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  2. Mitico Gryzwna, speriamo di vederlo presto in pista, se non da fantino, da preparatore (ora possiamo anche dire da allenatore), magari con qualche elemento di discreto livello. Un in bocca al lupo al buon Henryk!

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  3. Non era la gran corsa siepi, purtroppo, ma una corsa di preparazione. A Gryzwna va il merito di esser riuscito a far partire quel cavallo, LANOLINE, che con lui riusciva a correre. Cavallo molto difficile, diventato riottoso in vecchiaia. Molteni tentò anche di cambiare monta mettendoci sopra il Mastain, quello che monta con ottimi risultati da Favero, ma con lui non partiva. Idem con il Fuhrmann.

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  4. Grzywna, correzione anche per me... :D

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