martedì 20 gennaio 2015

Presentazione Terza Giornata di corse in ostacoli.


DA ARCADIA A CORINTO, IL COAST TO COAST DEL TRIO IN OSTACOLI PARTE DA UNA DISPUTA TRA TRIPOLI E TRITONE

A cura di Matteo Mancini.

Peloponneso protagonista nell'ipotetico terra-luna culturale in programma giovedì prossmo venturo all'ippodromo di San Rossore, il senso di marcia è quello che va da Arcadia a Corinto nella speranza di chi punti di sbancare il banco di Mr.Vegas.
Ventisei i cavalli in pista da dividere in tre prove, due sono al debutto assoluto nella specialità, uno al debutto in Italia per un totale di 17 al debutto stagionale. C'è anche chi, come Maratory, non ha saltato neppure un appuntamento (in giusto ossequio al nome che le impone la maratona, tanto per rispettare la premessa filo-greca). 
Tra i fantini si rivede Dominik Pastuszka, terza monta in scuola Favero mai sceso in pista in Italia nel 2015. Assente ancora Ivan Cherchi, ritorna invece l'allievo Manuele. Confermato, con due monte, El Rherras.
Tra gli allenatori spunta il dodicesimo uomo, Simone Pugnotti (figlio d'arte nonché ex fantino in ostacoli). Un cavallo risulta, da programma, allenato da Ilaria Saggiomo che fino ad adesso ha sempre presentato come allenatore Raf Romano (con il quale è in stretti rapporti familiari).

Paolo Favero ha tritato tutti nelle prime due giornate.

La riunione parte alle ore 14.00 subito con una prova che ci interessa da vicino. Premio Pasrullah, ascendente riservato ai cavalli di quattro anni, sui 3.500 metri della pista in siepi. Pochissimi gli iscritti, appena quattordici, probabilmente a causa delle difficoltà di qualifica dei possibili pretendenti con ancora poche corse per poter esser accettati dall'occhio vigile del periziatore. Logica conseguenza il ristretto campo dei partenti finali. Sono sei i cavalli che scenderanno in pista, salvo ritiri, per aggiudicarsi i 4.250 euro messi in palio dalla società Alfea.
Probabile ruolo da favorita netta della corsa, tanto per cambiare, per la scuderia Favero. Difficile fare gioco o sperare in colpi a sorpresa. Likhita è la cavalla da prendere di riferimento per chi intenda cercare di vincere la corsa e, sulla carta, è anche difficilmente battibile. La numero uno dello schieramento vanta un discreto stato di forma, è recente quarta sull'anello pisano nel giorno dell'epifania davanti in modo a netto ai pretendenti più accreditati che si troverà ad affrontare giovedì. Il peso imposto dall'handicapper non è proibitivo, in più avrà in sella il leader della classifica fantini Jozef Bartos. Base immancabile per accoppiate o trio.

Combattuta la valutazione circa il potenziale guasta feste della situazione. Paolo Favero vanta una seconda freccia che potrebbe sorprendere, ma che nel lungo periodo si è dimostrata inferiore a Likhita. Il riferimento va a Il Re Tritone alla sua prima stagionale e assai in tema in un contesto greco-mitologico. Cavallo a volte problematico, è reduce da due prove tutt'altro che brillanti. Fermato all'ultima uscita, scartato alla penultima quando era in linea per un piazzamento (finito comunque davanti a Lorenzo d'Arcadia seppur col vantaggio del peso). Salvo un caso, ha sempre subito la compagna di colori, talvolta subendo distacchi importanti. A contendere la potenziale piazza d'onore, con speranza di giocarsi la vittoria, è Lorenzo d'Arcadia a cui Giuseppe Satalia applica i paraocchi. Cavallo che fa della discontinuità il proprio biglietto da visita, ha già corso in modo deludente a Pisa in categoria lievemente superiore. Attenzione però... Ha i numeri per poter vincere, ed è su di lui che deve puntare chi intenda "forzare la mano del gioco". Certo la quota non sarà alta, però potrebbe essere una scommessa oculata. Il paraocchi, a mio avviso, potrebbe beneficiare e potrebbe aiutare il cavallo a stare più concentrato. A mio avviso, da quel poco che ho visto dagli spalti e dai monitor, potrebbe guadagnare qualcosa con un'andatura di testa o qualora qualcuno andasse a fare selezione davanti. Serio pretendente allo scettro del premio Pasrullah. Ha già battuto Likhita, a Merano, ma diverge della femmina per una minore costanza di rendimento. Io però sono un amante del brivido per cui...

Difficile per gli altri tre. Recife ha una buona occasione per ripetere la discreta prestazione di Grosseto, quando però cadde sull'ultima siepe rischiando l'osso del collo. I limiti della portacolori Siba sono però evidenti e non le giocano a favore neppure in questa categoria. Discorso simile per New Gold in continuo progresso di prestazioni, ma sempre lontano dalla vittoria. Ha già battuto Recife a pari peso (giovedì riceve un chilo e mezzo) e persino Locky Taylor trionfatore la scorsa settimana. E' un altro su cui si potrebbe sperare in un'ipotetica trio, se fa un exploit potrebbe acciuffare un clamoroso terzo posto, proibitivi piazzamenti migliori. Candidatura comunque intrigante col vantaggio del "pesino". Vedremo se riuscirà a compiere l'escalation di cui fu protagonista Resque Remedy, vecchio portacolori di casa Romano (Remo).
Maratory, sebbene abbia corso anche lei in progresso e sebbene in piano si sia fatta vedere al marcatore, è ingiocabile.

Il Pronostico del Mancho: Lorenzo d'Arcadia, Likhita.

Per trio o accoppiate da quota: New Gold.
Unica a esser stata sempre in pista nel 2015. (Foto M.Mancini).

Contenuti tecnici più interessanti nel Premio Silet, terza corsa su medesima distanza e medesimo percorso, ma questa volta a vendere. Undici al via, poco meno del quarto degli iscritti. L'impressione di gennaio è che siano tutti contro Barnabo, cavallo in grande forma, della premiata forneria Favero-Bartos. Il numero due dello schieramento ha corso alla grande a epifania (davanti a Tahini e Salar Fircroft) e ha stravinto a Grosseto in compagnia analoga alla seguente. Ha altresì regolato di dieci lunghezze Romis a Milano, con quest'ultimo che ha passeggiato contro Magica Vita e Nicketommaso lo scorso giovedì. E' il mio favorito netto.

Tra i rivali, le candidature più convincenti sembrano essere quelle dei vecchi e curati Alaska Trip e Taquari. L'allievo di Francesco Contu ha corso molto male nella Gran Corsa Siepi di Grosseto, ma qua torna nella sua attuale categoria dove ha strafigurato sempre a Grosseto stralciando Romis di otto lunghezze (chissà cosa ne penseranno Bartos e Querci che nel dopo corsa di giovedì, vinto dal D'Altemps, ipotizzavano a caldo scenari futuri importanti per il baio). A mio avviso, al momento, è meno rodato e meno qualitativo di Barnabo, ma se non accuserà problemi fisici sarà lì a giocarsela. Interessante Taquari, rientrato a Grosseto a dicembre dopo sei mesi di assenza e ripresentato da Vana in quel di Pisa. L'ultima volta è finito a sedici lunghezze da Barnabo, peraltro sul molto pesante, ma dovrebbe essere in stato di forma crescente. Difficile che vinca, ma può correre alla grande. Molto pericoloso, soprattutto perché Vana per ora ha fatto da allenatore passivo, inoltre dovrebbe avere quota.

Tra gli altri merita una segnalazione il grigio Magica Vita, in pessimo stato di forma pre-invernale, ma vitale giovedì scorso quando ha pagato molto bene piazzato (oltre 4). La linea con Romis lo pone dietro al duo Barnabo-Alaska Trip, motivo per cui lo metto dietro ai due, può tuttavia giocarsi la terza moneta specie se ritorna sui livelli di ottobre (allora potrebbe anche fungere da sorpresa). Lo monta Dominik Pastuszka.

Compito assai arduo per gli altri sette, tra cui tre rientranti fermi da lungo periodo e due debuttanti nella specialità protagonisti di risultati poco esaltanti nelle piane. Nicketommaso, per la qualità che ha, ha corso alla grande giovedì scorso. Stampato a pochi metri dal palo da Magica Vita. Ha in sella il francese Sylvain Mastain, in gran spolvero in queste prime riunioni, e sulla carta meriterebbe maggiore considerazione. Mi lasciano perplesso le precedenti prestazioni, a dir poco imbarazzanti, motivo per cui lo annovero tra le sorprese e nulla più. Non credo possa ripetersi, perché la corsa di giovedì ruotava attorno al duello (che poi non c'è stato) Romis-Achen, qua ci sarà maggiore selezione.

Poche chance per Smart Casual con il "povero" Raf Romano ancora una volta alle prese con uno degli ultimi cavalli del campo. Cercherà la quarta-quinta moneta. Non è arrivato lontato da Taquari a Grosseto, comunque circa venti lunghezze dietro a Barnabo. Impegno severo.

Curiosità per il debutto di La Bella Donna per il training di Ilenia Nero, solitamente brava a presentare cavalli in ordine e in grado di entrare nel marcatore. Il livello in piano della cavalla, impegnata in categorie gentleman, non è incoraggiante anche se spesso piazzata. Situazione analoga, per non dire peggiore, per l'altra debuttante ovvero Saarinen, cavalla di livello inferiore rispetto a quella allenata da Ilenia Nero, battuta persino a Capalbio. Se la prima potrebbe stuzzicare qualche scommettitore a caccia di quotone, l'allieva di Simone Pugnotti rientra tra gli estremi outsider.

Liebe Boy rientra da un anno e mezzo e già all'epoca non aveva dato segni di grande classe. Ideale quota da 100 contro uno. Più qualitativo Mordicchio, assente anche questo da un anno e mezzo e impegnato in altre specialità (cross e steeple), la sensazione è che farà un giro di pista per riprendere contatto con le competizioni. Grossa sorpresa la presenza del mezzo-sangue di nove anni Star du Cochet, importata dalla Francia da un appassionato di siepi come Alfredo Di Gesaro (proprietario di cavalli come Indovino e Neroloto), che è assente dalle piste da quasi quattro anni. In precedenza ha corso solo tre volte in piste di provincia francese e con pessimi risultati. In preparazione per i cross-country? Altra quota da 100 contro uno.

Il Pronostico del Mancho: Barnabo, Alaska Trip, Taquari.

La scelta di Ilenia Nero per il Premio Corinto (Foto di Matteo Mancini).

Siamo giunti all'evento clou del programma, preceduto da una condizionata in piano per cavalli di tre anni dove risultano dichiarati partenti due cavalli griffati Magog, allenati da Paolo Favero e probabili prossimi protagonisti in siepi: El Draque e Multiplier (quest'ultimo già apparso a Roma).
Spazio però al Premio Corinto, prova in steeple-chase per cavalli di cinque anni e oltre sui 3.500 metri.
Nove al via dopo le trentaquattro adesioni iniziali, corsa su cui gli scommettitori potranno spremersi le cervella (come si direbbe in un ipotetico film) per l'assenza di un gruppo di favoriti netti.
Interessante banco di prova per la portacolori di Christian Ghiotti, che come si vede nella foto ha già l'acquolina alla bocca. Albina debutta sugli ostacoli alti, ma ha corso in buona compagnia in siepi dove ha battuto in qualche circostanza un signor cavallo come Signor Tiziano. Non si può indicare come favorita della corsa, diciamo solo che a me piace parecchio anche per la scarsa fiducia che ripongo sugli avversari più idonei a una vendere. Fa eccezione Darakti che rientra dall'estate e che ha corso, con i pari età, in importanti categorie (vincitore dell'Ezio Vanoni, Gr.2). Certo, la modesta prova offerta da Shame (cavallo che l'ha battuto) giovedì scorso e la scelta di Bartos di salire su Kamikaze de Teille mi lasciano parecchio interdetto. Non vorrei che fosse reduce da qualche piccolo acciacco, certo se le categorie sono categorie...

Del resto non mi convince neppure Kamikaze de Teille (paraocchi da programma!?) che ha corso molto bene giovedì (ma se pagava 23 al totalizzatore una ragione c'è), perché con questi avversari troverà grossi problemi. Prevedo infatti una corsa dal grande ritmo con un front runner probabilmente scatenato. Soluzione questa che, unita alla scorrevolezza della pista e a un tracciato non troppo impegnativo per la specialità, potrebbe arrecare non poche difficoltà a Kamikaze de Teille, il quale ottiene la monta di Bartos ma anche una scala pesi severa.

Si contenderanno l'onere di guidare il drappello il duo Katchaba e Tweety Kash, due cavalli non eccelsi ma in buono stato di forma. E' proprio Katchaba a guadagnarsi la mia primaria attenzione. Il cavallo allenato da Vana è quello su cui fare affidamento, anche se potrebbe avere delle noie per la presenza di Tweety Kash. Viene da una vittoria a vendere a Grosseto, passerella davanti a Kamikaze. Tweety Kash, in cross, ha avuto però facile gioco sul ceko (pagando sempre cifre astronomiche) ed è inoltre trattato alla grande al peso (tre chili e mezzo a favore). Il pericolo potrebbe venire dal tracciato, molto più simile a una siepi che a un cross. La baia offre quindi meno garanzie rispetto all'ospite dell'est Europa.

Un occhio di riguardo al Siba Liberge. Il figlio di Librettist ha deluso al debutto nella specialità, ma con questi avversari può dire la sua anche lui, sebbene lo stato di forma non giochi dalla sua. E' difficilmente indicabile quale base su cui fare gioco, però... attenzione.

Meno convincenti le candidature dei restanti tre. Crack Chichi è rientrato a Grosseto passeggiando per la pista, senza mai entrare nel vivo. Avrebbe le qualità per ben figurare, ma su di lui grava un grosso punto interrogativo. Sarà tornato quello di una volta? Oggeto misterioso. Soluzione similare per Villegle, ma minore qualità. Dopo un rientro in piano, l'alliveo di Di Dio è finito disperso per la pista a Grosseto senza dare segnali di interesse. La monte di El Rherras, unita alle prestazioni, determinerà alta quota. Difficilmente giocabile. Peggiorano le cose con Valsugana: estrema outsider.

Come ho scritto è una delle corse meno intelleggibili tra le otto fin qui analizzate.

Pronostico Mancho: Albina, Katchaba, Darakti.

Albina per la novità e di contro per gli avversari poco convincenti;
Katchaba per la forma;
Darakti per la qualità in estate superiore anni luce.

2 commenti:

  1. Un simile articolo avrebbe bisogno di palcoscenici più importanti tipo giornali e riviste specializzate, ma Matteo Mancini, umilmente ci fornisce queste notizie utili e ben dettagliate nei minimi particolari sulle tre corse in ostacoli che si svolgeranno a Pisa il 22 gennaio 2015, lo scommettitore avrà una base in più ai suoi concetti, basti dare uno sguardo a quanto sopra scritto per rendersi conto della dedizione e competenza in materia di questa persona, c'è da aggiungere all'articolo una sola cosa "bravo"
    Robycecc

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